Aston Martin vuole che la F1 sfrutti i nuovi regolamenti tecnici 2026 per standardizzare un’altra componente delle monoposto.
La F1 potrebbe ridurre ancora di più i propri costi, secondo Aston Martin, standardizzando il cambio. Luca Furbatto, capo progettista del team di Silverstone, ha ammesso che la scuderia inglese sta facendo pressione per la standardizzazione, ma sta incontrando una forte opposizione.

Il tema della riduzione dei costi, in Formula 1, è ormai all’ordine del giorno. Dopo l’introduzione del budget cap, le scuderie hanno dovuto cercare nuovi metodi per investire con raziocinio le proprie risorse. La standardizzazione di più componenti, oltre i già regolamentati cerchioni, tubi o pompe ad alta e bassa pressione, potrebbe essere una soluzione.
“Spingiamo per avere un cambio standardizzato perché crediamo abbia senso, con il tetto ai costi – ha spiegato Luca Furbatto – Realisticamente, non succederà nel breve termine. È possibile che la FIA raggiunga una sorta di compromesso, con delle indicazioni più precise sul design, che potrà essere più leggero e semplice“.
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Già nel 2019 la FIA aveva considerato un unico fornitore per i cambi, ma alla fine era stato deciso di mantenere la regolamentazione attuale dopo un’analisi tecnica ed economica. Furbatto, però, sostiene che le risorse risparmiate potrebbero essere investite verso altri ambiti, magari per migliorare lo spettacolo in pista.
“Sospetto che, fra qualche anno, ci guarderemo indietro e capiremo di aver perso un’occasione d’oro per agire nell’area della trasmissione – dichiara l’ingegnere – È un qualcosa che i fan neanche noterebbero, la tecnologia impiegata è la stessa per tutte le scuderie. I fondi risparmiati potrebbero essere investiti nell’aerodinamica, che è la parte che più spinge la griglia a compattarsi“.
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