Uno sconsolato Carlos Sainz riflette sulle prestazioni Ferrari nel GP del Messico di F1, alla quale è mancato un qualcosa.
Carlos Sainz, con l’animo un po’ spento, racconta le sue sensazioni a Sky sul GP del Messico di F1 e le prestazioni della Ferrari. Le due SF-23, partite in prima e seconda posizione, monopolizzando la prima fila, non sono andate oltre il terzo e quarto posto in gara. Un risultato in linea con le aspettative della vigilia, ma certamente deludente visto il sabato.
Il Mondiale 2024 continua ad essere imprevedibile, almeno per chiunque non si chiami Max Verstappen. Se Mercedes, ad esempio, aveva sofferto fortemente in qualifica, per poi rinascere in gara, in Ferrari si è fatto l’esatto opposto. Charles Leclerc e Carlos Sainz avevano monopolizzato la prima fila, al sabato, lasciando sognare i tifosi della Rossa per una (possibile) vittoria, nel Gran Premio.
La situazione si è ribaltata già in partenza: lo spunto di Sainz non è eccezionale e lo spagnolo è costretto a lasciar scorrere sia Verstappen che Perez. L’olandese affianca Leclerc, che viene attaccato anche dall’altra Red Bull del messicano, con cui poi entra in contatto in Curva 1. Se Perez fosse stato un pizzico più conservativo, Red Bull si sarebbe forse ritrovata in prima e seconda posizione al termine del primo giro.
Le parole di Sainz dopo il GP del Messico
Il passo gara è mancato del tutto, nel confronto con Red Bull e Mercedes. Danni alla vettura di Leclerc a parte, le SF-23 si sono rivelate (relativamente) performanti su gomme gialle, per poi crollare sulle dure, dopo la ripartenza. Nonostante le mescole più durature, le due Ferrari hanno continuato a perdere terreno su Hamilton, su medie, e persino rischiato la rimonta di Lando Norris, anche lui su medie.
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“Non è stata una bella gara – ha dichiarato Sainz ai microfoni di Sky Italia – Penso abbiamo visto chiaramente che in gara manca qualcosa rispetto a Red Bull e Mercedes. Ieri abbiamo fatto la pole position dando tre decimi a Mercedes, oggi loro hanno dato tre decimi a giro a noi. Diventa difficile tenerli dietro, così. Ci siamo riusciti con Russell, ma con Hamilton era impossibile“.
“Per me già il primo stint è stato difficile, con le gialle già danneggiate dal Formation Lap, avendo dovuto alzare tanto il piede per via delle temperature del motore. Per il secondo stint abbiamo corretto il bilancio e con le dure eravamo un po’ più veloci, ma nulla di speciale. La Mercedes può permettersi di mettere le medie e arrivare a fine gara, noi no. Ci stiamo lavorando per l’anno prossimo“.
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