Il Mondiale di F1 vola in Qatar e la Ferrari va a caccia di conferme su un altro circuito “nemico”: ecco cosa serve per battere Mercedes.
La F1 fa tappa in Qatar, su un circuito ancora nemico della Ferrari: la lotta per il secondo posto nel Mondiale Costruttori, però, è apertissima e le Rosse devono battere Mercedes. La chiave sarà trovare una buona gestione delle gomme, nel caldo del deserto qatariota e fra le tante curve ad alta velocità.

Ferrari arriva in Qatar con più dubbi che certezze. Se, da un lato, le prestazioni della SF-23 dimostrano dei netti miglioramenti, dall’altro la monoposto si è rivelata sempre piuttosto imprevedibile. Dopo Suzuka, con il nuovo fondo provato e approvato, si potrebbe immaginare un’altra performance positiva. A Losail, però, nulla sarà confermato fino alla domenica.
Il Lusail International Circuit è caratterizzato da curve veloci e dal lunghissimo rettilineo del traguardo, poche decine di metri più corto del corrispettivo di Monza. Una conformazione che rappresenta il solito mix agrodolce per il Cavallino Rampante: se la SF-23 apprezza la velocità sul dritto, soffrirà certamente i curvoni qatarioti, perlomeno rispetto alla RB19 e, forse, anche alla MCL60.
La battaglia con Mercedes, però, è quella che su cui punta Maranello. La McLaren è ancora lontana e arriveranno tracciati meno favorevoli alle macchine Papaya, anche se Leclerc avverte: “Se si confermano anche in Qatar, dovremo preoccuparci“. Le Frecce d’Argento, invece, sono a pochi punti di distanza e il sorpasso nel Mondiale Costruttori deve essere priorità per le Rosse.
Il passo gara sarà fondamentale
Frederic Vasseur è cauto, ma non nasconde una certa fiducia: “Sarà una verifica severa per la SF-23. Il lavoro al simulatore diventa fondamentale, avendo una sola sessione di Prove Libere. Abbiamo imparato molto sul come gestire il nostro pacchetto, andiamo in Qatar con l’obiettivo di continuare la lotta per il secondo posto nel Mondiale Costruttori”.
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La chiave della vittoria (perlomeno quella della sfida con Brackley) sarà il passo gara. La SF-23 ha a più riprese dimostrato di poter andare molto forte sul giro secco, salvo poi crollare con la gestione delle gomme. Un problema che affligge Ferrari dall’inizio di questa stagione ma che, dalla fine della pausa estiva, sembra sempre più svanire. A Suzuka, dove il caldo e l’asfalto avrebbero potuto giocare un brutto tiro mancino a Maranello, le cose sono andate piuttosto bene.
Con la Mercedes che, secondo Toto Wolff, non farà bene a causa dello Sprint Weekend, la tappa Qatariota diventa un’occasione d’oro per Leclerc e Sainz. Fare bene a Losail vorrà dire approcciare le prossime gare, alcune delle quali favorevoli al concept della SF-23, con più serenità. In vista di un 2024 in cui, si spera, Ferrari possa lottare anche con le Red Bull.
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