I promoter del GP degli USA di F1, ad Austin, starebbero rivalutando il format Sprint Race in chiave vendita dei biglietti.
I promoter del GP degli USA di F1, ad Austin, stanno riconsiderando il format Sprint Race, dopo il “flop” nelle vendite dei biglietti. Nel weekend, infatti, non è stato registrato un aumento degli spettatori rispetto al passato, pur ospitando l’ormai famoso e frenetico formato sprint. Che questo tipo di eventi non stiano portando i risultati sperati?

Il weekend del GP degli USA non è certo stato privo di sorprese. Dalla pole di Leclerc al venerdì alla (bella) rimonta di Verstappen la domenica, le emozioni non sono certo mancate. Che sia stato o no merito del format Sprint Weekend non possiamo dirlo, ma certamente avere tre giorni pieni d’azione può aiutare a mantenere alta la tensione e l’attenzione.
Secondo il promoter dell’evento, Bobby Epstein, però, la questione va analizzata meglio: “Siamo sorpresi non abbia favorito le vendite dei biglietti – ha spiegato ai media – Bisogna capire fino a che punto i tifosi apprezzano l’evento, oltre allo sport. È ancora da capire se la Sprint Race è un qualcosa che i fan stanno apprezzando o è qualcosa di controverso“.
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“Ci sono persone a favore e persone contrarie“, continua Epstein, che non esclude possa aver avuto un impatto negativo anche il dominio di Verstappen. “Non puoi dire cosa abbia pesato maggiormente. Certo, se la domenica registra un’affluenza molto alta come l’anno scorso, forse è una risposta. Perché l’affluenza della domenica è così alta se c’è il fattore Verstappen?”
“Il problema è che il sabato, quest’anno, ha registrato dati leggermente inferiori allo scorso anno. Eppure c’era una Sprint Race. Lavoreremo con la Formula 1 e lasceremo decidere loro quale sia la scelta giusta, ma siamo felici di cedere la Sprint Race a qualcun altro, a rotazione“.
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