Max Max Max SuperMax, un sabato da Oscar (stavolta davvero) e una Ferrari vecchio stile: ecco i Punti Chiave del Sabato del Qatar di F1.
F1 | I Punti Chiave del Sabato del GP del Qatar – Max Verstappen vince il suo terzo Mondiale, Oscar Piastri vince una gara (prima di Norris) e la Ferrari… Dov’è la Ferrari?
SuperMax Verstappen

Lo sapevamo. Tutti lo sapevano. Era nell’aria, era quotato a 1.01. Max Verstappen vince, nella Sprint Race qatariota, il suo terzo Mondiale di fila. Citare i suoi record è superfluo, contare le sue vittorie lo è ancora di più. L’inno olandese, difatti, ormai lo conosciamo tutti quasi a memoria. Un campionato dominato dall’inizio alla fine, una terza corona che lo mette, almeno numericamente, sul livello di Ayrton Senna.
Il campione della Red Bull ha condotto una gara intelligente, cauta, dopo una brutta partenza nonostante il lato pulito della pista. Una piccola macchia che ha costretto Verstappen alla rimonta, complicata da un problema alle gomme segnalato dai box. Un punto, però, salta all’occhio: in un weekend da potenziale dominatore, la prima gara l’ha vinta…
…una McLaren!

Il team di Woking torna sul gradino più alto del podio, dopo averci provato a più riprese dal Belgio fino al Qatar. Una vittoria che coglie tutti impreparati: dagli avversari, che non si aspettavano una McLaren forte anche a Losail, allo stesso Lando Norris. L’inglese, infatti, dopo una bruttissima partenza, è stato costretto alla rimonta, cedendo gli onori della cronaca ad Oscar Piastri.
Il neozelandese vince e convince, con una prestazione paziente e matura. Ha aspettato che George Russell bruciasse le sue gomme morbide per attaccarlo e riprendersi la testa, costruendo anche un buon margine su Max Verstappen, in piena rimonta. Una gara che testimonia la bontà del progetto McLaren che, se avesse davvero risolto anche i problemi di efficienza aerodinamica, sarebbe a pieno titolo la seconda forza del Mondiale.
Ferrari, che succede?

Ci risiamo. In Qatar tornano tutti i problemi che a Maranello speravano di essersi lasciati alle spalle, dopo le prestazioni positive di Suzuka. Torna una macchina ipersensibile alle folate di vento. Torna una macchina che non sta in strada nelle curve veloci. Tornano anche gli screzi fra compagni di squadra, non contenti di questo o quel trattamento. E torna Mercedes, che batte entrambe le Rosse. La penalità di 5 secondi per Leclerc, causa track limits, è solo la ciliegina su una torta dal gusto opinabile.
Nella gara di domenica è difficile aspettarsi grandi cambiamenti. Ferrari dovrà salvare il salvabile, cercando quantomeno di coprirsi dall’assalto di Fernando Alonso, su un’Aston Martin in leggerissima ripresa, ma sempre più quarta (quinta?) forza in pista. Probabilmente sono le aspettative create dopo il Giappone ad aver tratto in inganno: Losail sarebbe stata una pista “nemica”, lo si sapeva. Purtroppo, il Mondiale Costruttori passa anche da qui.
Risultati Sprint Race
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