Il circuito di Losail si è rifatto il look per riaccogliere la categoria regina del motorsport. Diverse sono state le variabili in gioco nelle qualifiche del GP del Qatar di F1, ma Max Verstappen risulta comunque inavvicinabile per tutti.
Max Verstappen fa sua la decima pole position del 2023. Si appresta così a conquistare il suo terzo titolo mondiale nella Sprint che si disputerà questo sabato. La McLaren si conferma al momento la seconda vettura più veloce in pista, ma entrambe le vetture papaya vengono beffate dai track limits. La Ferrari perde il passo man mano che la pista si gomma e per la scuderia di Maranello si preannuncia un weekend piuttosto complicato.

Vento, sabbia, asfalto nuovo e Sprint: un mix che mette in crisi team e piloti
Il Qatar riaccoglie la Formula 1 dopo un solo anno di pausa. Il circuito di Losail ha infatti ospitato per la prima volta la Formula 1 nel 2021, in sostituzione del GP d’Australia cancellato a causa del Covid. L’anno scorso è stato invece lasciato spazio ai mondiali di calcio. Ma se due anni fa il circuito era stato messo a posto in fretta furia per ospitare la categoria regina del motorsport, ora si è deciso di fare le cose in grande.
Le strutture del tracciato, compreso il paddock, sono state completamente rifatte, così come il tracciato stesso è stato riasfaltato. Nuovo anche l’ingresso della pit lane e gli stessi cordoli sono stati riprofilati dopo che nel 2021 avevano causato diverse forature.
Tutto molto bello verrebbe da dire, citando un noto telecronista italiano. Meno bella è però la situazione che hanno trovato i piloti una volta scesi in pista. Il tracciato si è presentato pieno di sabbia e l’asfalto completamente privo di grip, a cui si aggiungono continue folate di vento. Tutto ciò ha complicato e non poco la vita dei piloti, che hanno faticato enormemente per mantenere in strada le proprie monoposto.
Inoltre, la totale mancanza di categorie propedeutiche rende ancor più difficile la pulizia e la gommatura della pista. Quale peggior weekend per disputare la gara sprint? E invece il buon Domenicali, forse rimasto estasiato alla visione dei petroldollari (e come biasimarlo), ha deciso di disputare proprio qui uno dei sei weekend sprint della stagione.
In tutto ciò, dunque, piloti e ingegneri hanno avuto soltanto una sessione di prove libere per ottimizzare l’assetto della monoposto, prima dell’entrata in vigore del regime di parco chiuso.

La vera tempesta è Max Verstappen
Le tante variabili in gioco non hanno però intaccato le certezze di Max Verstappen. Mentre gli altri piloti lottavano contro le rispettive monoposto, la sua Red Bull era perfetta, come se Losail fosse il circuito posto nel suo giardino di casa.
Il distacco rifilato a Lando Norris, che poi si è visto cancellare il suo miglior tempo, è di quasi 3 decimi. Ciò nonostante l’olandese abbia dovuto abortire il suo secondo tentativo nel Q3, quando le condizioni della pista erano sicuramente migliori.
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Il sabato qatariota sarà dedicato completamente alla sprint, con qualifiche e gara, e quasi sicuramente incoronerà l’olandese campione del mondo per la terza volta. Gli basterà infatti arrivare al sesto posto, ma siamo sicuri che farà di tutto per aggiungere un’ulteriore vittoria.
Mentre Verstappen è tutt’uno con la sua RB19, dall’altra parte continua la crisi di Sergio Perez. Il messicano, beffato dai track limits, è stato addirittura eliminato in Q2, ma non si è mai minimamente avvicinato alle prestazioni del compagno di squadra.

Track limits, ancora loro
Che i track limits sarebbero stati un serio problema, su una pista con vie di fuga esclusivamente in asfalto, era abbastanza prevedibile. Alle premesse sono seguiti i fatti: a essere beffate sono state soprattutto le due McLaren.
Il team di Woking può attualmente godere della seconda monoposto più veloce in pista, alle spalle solo del missile Red Bull. Nelle qualifiche di Losail ha confermato l’ottimo stato di forma con il secondo posto di Lando Norris e il quarto di Oscar Piastri. Ad entrambi i piloti è stato poi cancellato il proprio miglior tempo e sono retrocessi rispettivamente al decimo e al sesto posto.
Il team principal, Andrea Stella, non ha cercato scuse, affermando che la regola dei track limits vale per tutti, ma l’aspetto peggiore di questa situazione è che la comunicazione è arrivata diversi minuti dopo la fine delle qualifiche, mentre i piloti erano impegnati a rispondere alle domande della stampa.
E per terminare il weekend mancano ancora una qualifica e due gare. La speranza è che non si verifichi nuovamente quanto accaduto in Austria, quando si è dovuto attendere ore e ore per avere la classifica finale della corsa, dopo il reclamo presentato dall’Aston Martin.

Mercedes trova ritmo, Ferrari lo perde
Con il titolo costruttori già matematicamente conquistato dalla Red Bull, la lotta più interessante nelle ultime gare sarà quella per la seconda posizione fra Mercedes e Ferrari. Le ultime gare hanno visto la scuderia di Maranello in netta rimonta, ma nel deserto del Qatar il team capitanato da Toto Wolff ripristina le gerarchia, quantomeno in qualifica.
Sulla carta, Losail è una delle tappe più sfavorevoli alla Ferrari tra quelle presenti in calendario. Il circuito è infatti da alto carico e presenta diverse curve lunghe veloci da raccordare e un unico lungo rettilineo, quello di partenza. Eppure il weekend non era iniziato male per la Rossa. Nonostante la pista sporca e senza grip, i due piloti avevano trovato subito un discreto feeling con la vettura che gli ha permesso di chiudere l’unica sessione di libere in seconda e terza posizione.
Con l’arrivo della sera e la pista che migliorava con il passare dei minuti, le SF-23 hanno man mano perso prestazione, segno che probabilmente i tecnici di Maranello non hanno compreso come sarebbero cambiate le condizioni ambientali e della pista e non hanno intrapreso la direzione giusta per quanto riguarda l’assetto.
Le difficoltà della Rossa erano abbastanza limpide, con i piloti che facevano infatti fatica a tenere in pista una monoposto con un posteriore piuttosto leggero. Vasseur ha anche parlato della difficoltà nell’accendere le gomme, le quali arrivavano fuori dalla finestra ottimale di utilizzo in curva 1.
In Mercedes è invece accaduto esattamente l’opposto. Le due W14 ha preso sempre più vita nel corso della qualifica e, approfittando delle sventure capitate alle McLaren, hanno ottenuto il secondo e il terzo tempo, con George Russell davanti a Lewis Hamilton.
In casa Ferrari, invece, è stato soprattutto Carlos Sainz a patire le difficoltà. Il vincitore del GP di Singapore è stato addirittura eliminato in Q2 e scatterà dalla dodicesima piazzola. Charles Leclerc ha invece ottenuto il settimo miglior crono che, in seguito alla cancellazione dei tempi di Piastri e Norris, si tramuta in quinta posizione sulla griglia di partenza.
[Credits immagine di copertina: Twitter Vivo F1]
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