La Federazione non interverrà per fermare artificialmente il dominio in F1 della Red Bull e di Max Verstappen, parola di Ben Sulayem.
Il Presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha parlato del dominio in F1 di Red Bull e Verstappen, spiegando perché la Federazione non interverrà per rallentare la scuderia di Milton Keynes. Secondo Ben Sulayem, “punire il successo” sarebbe troppo severo e ingiusto, dati anche i tanti precedenti storici di grandi domini in Formula 1.

Il dominio di Max Verstappen è un caso molto difficile da gestire, per la Federazione. L’olandese ha vinto il suo terzo Mondiale Piloti consecutivo, in Qatar, continuando a macinare record dopo record. Con il campionato chiuso al sabato, durante la Sprint Race di un weekend comunque molto complesso, non sono pochi gli interrogativi che affolleranno le teste pensanti della FIA.
Mohammed Ben Sulayem, però, è sicuro: il successo non va punito. “I domini sono emersi molte volte, basta pensare a Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Come si può fermare? Sarebbe troppo severo e ingiusto punire il successo. Sono aperto a suggerimenti, se qualcuno pensa di avere un’idea che sia corretta e democratica. Siamo davvero tutt’orecchi“, ha spiegato il Presidente FIA ad Autosport.
La Federazione proverà, però, a facilitare ancor più i duelli e i sorpassi, a partire dal 2025. Con la reintroduzione dell’effetto suolo, l’obiettivo dichiarato era rendere più semplice seguire la vettura davanti. Gli aggiornamenti aerodinamici delle vetture, però, hanno via via attenuato questo “miglioramento”, rendendo difatti più complesso restare in scia, per le monoposto che seguono.
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Uno dei metodi seguiti dalle scuderie per migliorare le prestazioni delle proprie monoposto sono le tecniche di out-wash: i flussi aerodinamici “disturbati” vengono deviati verso l’esterno della vettura, ottenendo una riduzione del drag. Questo, però, se da un lato innalza le performance individuali, rende più complesso mantenersi in scia della macchina davanti.
“I team stanno diventando più intelligenti, ma noi dobbiamo esserlo di più – ha concluso Ben Sulayem – È positivo ci continuino a spingere e a cercare nuove soluzioni, altrimenti diventeremmo pigri. Non saremmo più creativi e non ci sarebbero più sfide“.
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