Shock dopo il Qatar: secondo Nico Rosberg, Pirelli aveva avvisato la FIA dei possibili problemi di Losail sei mesi prima della gara di F1.
La vicenda gomme del GP del Qatar di F1 assume i toni del giallo: secondo Nico Rosberg, Pirelli aveva avvisato la FIA dei problemi del tracciato già sei mesi fa. Un avvertimento ignorato dalla Federazione, che ha preferito non apportare ulteriori modifiche al circuito di Losail. Il tracciato, poi, è diventato teatro di un weekend disastroso, dal punto di vista organizzativo.

Dopo l’edizione del 2021 del GP del Qatar, che pure aveva sollevato qualche dubbio sull’idoneità del tracciato ad ospitare la Formula 1, gli organizzatori erano corsi ai ripari. In vista di questo Gran Premio, la superficie del circuito era stata riasfaltata e e i cordoli ricostruiti secondo le specifiche FIA. Ciononostante, il bordo piramidale è stato mantenuto, con tutti i problemi che poi ha creato alle gomme Pirelli.
Secondo Nico Rosberg, l’azienda italiana aveva avvisato la FIA del pericolo già sei mesi fa: “Ho sentito che Pirelli aveva avvisato la Formula 1, ma non sono stati ascoltati – ha riferito il tedesco a Sky Sports F1 – Questa è una delle ultime cose che ho saputo a riguardo“. Un’ipotesi in parte confermata dalle dichiarazioni di Mario Isola a Motorsport.com, secondo le quali “c’erano stati degli scambi, in merito, con la Federazione“.
La Federazione, scoperto il problema dopo le qualifiche del venerdì, ha agito restringendo i limiti della pista in Curva 11 e 12 e imponendo una strategia di minimo tre soste, in gara.
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Anche la pilota Naomi Schiff si è espressa in merito: “La cosa frustrante è che eravamo a conoscenza di questo problema già nel 2021. Molte cose sono cambiate da quella stagione, a partire dalle monoposto fino alle gomme. Magari Pirelli ha sopravvalutato le capacità delle proprie mescole, rispetto al 2021“.
Le prossime settimane potrebbero darci più informazioni a riguardo. Quel che è certo, è che la Federazione è uscita con le ossa rotte dal Gran Premio del Qatar. Oltre ai problemi alle gomme, i piloti hanno dovuto combattere contro il caldo torrido, che ha fortemente messo a rischio la loro tenuta fisica. Una macchia difficilmente cancellabile dalle mani della FIA.
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