Dopo la confusione della prima gara, a Città del Messico la TAG Heuer Porsche dovrà rilanciare le ambizioni di Pascal Weherlein in Formula E e confermare quelle di Antonio Felix da Costa
A Città del Messico, nel secondo E-Prix stagionale della Formula E – il primo in un circuito permanente – la TAG Heuer Porsche si troverà ad affrontare una doppia direttrice. Per altro, dopo aver primeggiato lo scorso anno all’Hermanos Rodrìguez con Pascal Wehrlein. Proprio il tedesco tornerà in vettura dopo l’incidente di San Paolo che avrebbe potuto avere ben altre conseguenze.
Da qui, prima che la pista, ci sarà da valutare anche la componente psicologia rispetto al valore della competizione. Competizione che per altro, per le Gen3 Evo sarà probante nella misura in cui ci sarà una condotta tendenzialmente più di gestione che di velocità pura. Almeno rispetto alla differenza tra autodromi permanenti e quelli cittadini.
Antonio Félix da Costa ricomincerà invece dal secondo posto del Brasile e da una vittoria, di fatto, sfumata nelle battute conclusive. La 99X Electric partirà tra le vetture favorite e una buona qualifica moltiplicherà le possibilità di una gara di vertice, fermo restando tutte le variabili coinvolte.
Le parole dei protagonisti
Prima che si accendano i motori in Messico, i principali protagonisti della TAG Heuer Porsche hanno parlato, direttamente al portale della compagine di Stoccarda.
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Florian Modlinger, responsabile del programma Porsche in Formula E, ha dichiarato: “Siamo sollevati dal fatto che Wehrlein si sia ripreso. Tuttavia, prima di lasciarci alle spalle l’incidente, è importante che tutte le persone coinvolte ne traggano le conclusioni per migliorare ulteriormente la sicurezza del veicolo“.
E sulla gara: “Abbiamo un bel ricordo del Messico. San Paolo, inoltre, mi ha reso ottimista sul fatto che siamo di nuovo ben posizionati. Il nostro ritmo è stato molto forte in Brasile, su tutte le Porsche. Speriamo che questa volta non ci siano interruzioni. Le due di San Paolo sono state probabilmente più vantaggiose per gli altri che per noi, anche se António Félix da Costa era ancora vicino alla seconda posizione”.
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Così Wehrlein: “Sono contento di poter guidare di nuovo in Messico. In effetti, l’incidente di San Paolo è stato grave e ne sono uscito con alcune ferite. Le festività natalizie mi hanno aiutato a recuperare, permettendomi di tornare all’attacco. A parte l’incidente, in Brasile è andata bene e, nonostante non abbia fatto i migliori giri in qualifica, sono riuscito a conquistare la pole position”.
Poi, ha aggiunto: “Questo ci ha dato fiducia, soprattutto perché in passato siamo stati spesso molto forti in Messico. Vorrei ringraziare la squadra di soccorso di San Paolo e il nostro team che sta preparando la mia Porsche per il Messico”.

Antonio Félix da Costa potrà contare su una base più solida. Per lui, sarà decisivo anche il clima intorno alla pista. In tale ottica: “I tifosi, l’atmosfera e la pista che attraversa lo stadio hanno reso il Messico uno dei migliori eventi della stagione per me. Nel corso degli anni è diventata una delle gare più popolari tra le squadre. Quindi, non vedo l’ora di partecipare“.
E sui precedenti, il nativo di Cascais ha rimarcato: “A parte gli ultimi due anni, sono sempre andato forte in Messico e vorrei salire sul podio anche questa volta. Mi sento bene, siamo una squadra forte e la macchina ci permette di avere un buon pacchetto. Sia per le qualifiche che per la gara“.
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