Nel rapporto tra la Formula 1 e la Formula E, l’approdo di piloti provenienti dal Circus ha da sempre costitituito uno straordinario volano per la serie elettrica
I piloti della Formula 1 che hanno scelto di proseguire le loro carriere in Formula E sono stati per la serie elettrica una grandissima opportunità, sia in termini sportivi che mediatici. Nella stagione appena conclusa hanno preso il via ad almeno una gara sei di loro. Nello specifico, ai veterani Jean-Eric Vergne, Sebastian Buemi, Lucas di Grassi, si sono affiancati Stoffel Vandoorne, Nyck de Vries, Pascal Wehrlein.
Il tema dirimente del legame tra l’elettrico, lo sport e i nuovi mercati globali, inoltre, potrebbe declinarsi fino a portare delle sorprese inaspettate. Secondo alcuni recenti voci, infatti, Zhou Guanyu, Logan Sargeant e addirittura Yuki Tsunoda sarebbero al centro dell’interesse della dirigenza della Formula E.
Del resto, con la transizione energetica, l’Asia e gli Stati Uniti hanno rinforzato la loro postura nel sistema internazionale. Un confronto politico ed economico che le competizioni motoristiche, a partire dai calendari, non possono che assumere come riferiemento.
Le aspirazioni e il futuro
L’Amministratore delegato della Formula E Jeff Dodds, ha affrontato queste tematiche ponendo l’accento sui legami tra i due Campionati.
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A proposito dell’alfiere dello Stake F1 Team KICK Sauber e del suo Paese natio, il manager ha dichiarato, parlando a RacingNews365: “La Cina è un mercato interessante per noi. Abbiamo per altro visto come Zhou abbia scatenato l’entusiasmo della folla. Ha attirato un gran numero di spettatori a Shanghai, dove tutti lo supportavano“.
Poi, ha aggiunto: “Laddove abbiamo grandi sistemi commerciali, come quello cinese o americano, penso che avere piloti di quella nazionalità crei una base di spettatori interessati. All’improvviso si ha infatti qualcuno per cui tifare. Che si tratti quindi di Zhou, di Tsunoda in Giappone, di Sargeant dagli Stati Uniti, o di altri, averli in Formula E sarebbe positivo“.
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Dodds, inoltre, ha spiegato i benefici degli approdi dal Circus. Così: “Costoro portano nuovi spettatori, facendoli aumentare. Si tende così all’obiettivo finale di qualsiasi serie motoristica. Per noi i piloti della Formula 1 sono attraenti. E’ infatti un Campionato con maggiore visibilità rispetto al nostro.
E ancora: “Perciò, se si trasferiscono da noi, suscitano l’interesse di chi non ha mai considerato o conosciuto la Formula E. Magari iniziano a guardarla per capirne di più. Non mi scuserò mai per aver portato più pubblico a questo sport“.
Soprattutto, però, nel concludere, l’Amministratore delegato ha ribadito le proprie convinzioni circa la ‘sua’ griglia attuale. In tali termini: “Detto tutto ciò, non è che andiamo a caccia dei piloti della Formula 1 per cercare di convincerli a venire qui. Analizzando il collettivo, come ho già detto, sosterrei i nostri ventidue piloti contro qualsiasi altra serie al Mondo. Formula 1 compresa”.
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Copertina: Motorsport.com Credits