La Huyndai potrebbe entrare in Formula E e avrebbe avviato dei confronti con la McLaren per divenirne fornitore
La Hyundai potrebbe entrare in Formula E, stringendo un accordo di collaborazione con la McLaren. L’ha riportato The Race sottolineando come i colloqui siano comunque avvenuti con tante diverse squadre. Con la compagine di Woking, però, si sarebbero molto dilungati.
In questi termini, la compagine sudcoreana potrebbe rafforzare il proprio impegno nelle competizioni FIA, dopo i rally (WRC), il turismo (TCR World Tour) e l’Endurance (nel WEC, dal 2026, col marchio Genesis). Per la scuderia britannica, si tratterebbe di un cambiamento importante. In effetti, fin dall’esordio nella serie – nel 2022 – la compagine di Woking ha sempre corso con propulsori Nissan.
Tuttavia, al netto delle prospettive, è molto difficile che la Hyundai riesca ad esordire costruttore per l’inizio dell’era Gen4, nel 2026. Tra l’altro, la casa asiatica non si è nemmeno ancora registrata. Più probabile, allora, che l’accento sia posto sul 2028, alla metà del prossimo ciclo di regole.
Incognite contratti
Sul lato ‘squadre’, la McLaren ha un accordo di fornitura con la Nissan valido fino al 2026. In ogni caso, in vista del futuro, ha già avviato le prime discussioni. Con la stessa casa giapponese, come pure con altri costruttori registrati per il primo ciclo di omologazione dell’era Gen4, che inizierà nel 2026.
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Stante l’avanzamento dei colloqui, sempre secondo The Race, la McLaren sarebbe la prima favorita per una potenziale alleanza per il secondo ciclo di omologazione Gen4, che inizierà nel 2028. Questo, ovviamente, qualora il programma della Hyundai trovasse piena attuazione.
Contestualmente, tuttavia, qualche scambio di livello iniziale ci sarebbe stato anche anche con esponenti della Penske, rappresentanti della DS Penske. Qualora DS Automobiles (leggasi Stellantis) rinunciasse alla Gen4, la compagine statunitense dovrebbe trovare delle alternative.

Per Jeff Dodds, l’Amministratore delegato della Formula E, tuttavia, rispetto ad eventuali nuove domande di ingresso, il presupposto resta un altro. Ossia, la razionalizzazione della complessa composizione dei costruttori, negli sport motoristici internazionali. Il tutto, ancor prima di analizzare il panorama e le singole situazioni in sé.
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