Jaguar TCS è tornata da Giacarta con il terzo posto di Evans in Gara 2, ma anche con un altro incidente tra i suoi piloti, un episodio che la compagine britannica di Formula E aveva già vissuto in India
L’E-Prix di Giacarta di Formula E ha regalato a Jaguar TCS Racing solamente un podio, il terzo posto di Mitch Evans in Gara 2.
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Prima della tappa indonesiana, Evans era reduce – nelle precedenti quattro corse – da due vittorie, un secondo e un quarto posto. Per altro, la Jaguar I-Type 6 ha ormai raggiunto delle ottime prestazioni velocistiche.
Il confronto in vetta con Porsche era una realtà, tant’è che Cassidy e Envision si erano presi la testa nelle rispettive classifiche.
Difficoltà
Invece, Jaguar in Indonesia ha vissuto momenti non facili. Momenti che si sono tramutati in imbarazzo, quando Bird ha tamponato Evans nel finale di Gara 1, spedendolo contro le barriere. La stessa dinamica si era già verificata in India.
Che la situazione potesse essere difficile, al sabato, TCS lo ha desunto sin dalle qualifiche. Evans undicesimo, Bird sedicesimo e la sensazione di una Gara 1 complessa, viste le poche possibilità di sorpasso e i ‘soli’ 36 giri che avrebbero reso la competizione meno tattica del solito.
Infatti, al momento del contatto, Evans e Bird stavano correndo in ottava e nona posizione. Pochi punti, che però avrebbero fornito comunque un importante aiuto, soprattutto per la graduatoria costruttori.
Not again 🙈
Here's the moment Sam Bird took out teammate Mitch Evans…
Gulavit #JakartaEPrix pic.twitter.com/cVQ0vFMQd6
— Formula E (@FIAFormulaE) June 3, 2023
L’incidente di Gara 1 ha lasciato l’amaro in bocca. Il responsabile James Barclay ha già annunciato provvedimenti, se non altro per comprendere come la relazione tra i piloti possa inficiare sul lavoro della squadra.
Il riscatto di Evans in Gara 2
In Gara 2 – sulla distanza dei 38 giri – Jaguar TCS ha invece parzialmente recuperato. Fondamentali, ancora una volta, le qualifiche, con Evans terzo.
Il neozelandese ha lottato nelle posizioni di vertice, giocandosela, pur senza mai avere il ritmo di Gunther e di Jake Dennis. Il gradino più basso del podio – visto il vuoto fatto da Gunther e Dennis nella seconda parte dell’evento – è stato alla fine il miglior risultato possibile.
Molto meno memorabile, la domenica di Sam Bird. Quattordicesimo in mattinata, il britannico ha accusato un problema tecnico prima partenza. Un guasto, che lo ha estromesso immediatamente dal confronto.
“Questo fine settimana abbiamo faticato tantissimo. Il podio di Evans è stato per la squadra l’unico aspetto positivo, visti gli sforzi. Lavoreremo tutti duramente in vista di Portland“, queste le parole di Bird.
Da parte sua, Mitch Evans si è detto comunque ‘soddisfatto’. “Dopo Gara 1, tornare a casa con un trofeo e un sorriso è stato già un grande sollievo, oltreché una bella sensazione“, ha detto il classe 1994.
Il neozelandese ha precisato: “Ci mancava molto ritmo in gara e non avevamo la stessa energia di Max Gunther e Jake Dennis, ma sono comunque riuscito a gestire chi mi precedeva e a salire sul podio. Non vedo l’ora di correre per la prima volta all’E-Prix di Portland“.
Anche il responsabile James Barclay ha posto l’accento sull’importanza del podio. “Abbiamo lavorato instancabilmente per migliorare l’assetto della vettura e la gestione degli pneumatici durante il fine settimana. In Gara 2, Evans ha fornito una prestazione eccezionale sia in qualifica che in gara. Sono momenti come questi che sostengono le classifiche e il confronto in campionato. Sono molto orgoglioso della squadra“.
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Copertina: Official Jaguar TCS Racing Website Credits