Il campionato 2024 – 2025 segna la Stagione 11 della Formula E, andiamo a vedere con una guida i team, i piloti, il format e il calendario
Saranno 22 piloti, 11 team e 6 costruttori a prendere il via nella Stagione 11 di Formula E mentre saranno 10 i paesi in calendario per un totale di 16 gare, una guida al campionato 100% elettrico.

La Formula E, dopo aver festeggiato i 10 anni nella stagione 2023 – 2024, si appresta ad entrare in una nuova fase della propria esistenza. Nella Stagione 11 la serie vedrà l’esordio di una nuova vettura, la Gen3 EVO, che si prospetta essere un passo in avanti notevole, di un nuovo costruttore come Lola in partnership con Yamaha, di un nuovo team come Kiro Race, di nuove piste come il Jeddah Corniche Circuit e Homestead-Miami Speedway e di un nuovo gruppo di giovani piloti esordienti come Taylor Barnard, David Beckmann e Zane Maloney.
Oltre alle novità non mancano le conferme di team, piloti e piste che hanno fatto la storia del motorsport o della Formula E. Tra queste c’è senza dubbio Monaco, che diventerà un double-header, e Berlino, ormai presente sin dalla Stagione 1. Dei team presenti sulla griglia nella stagione passata, 10 su 11 sono continuano la propria esperienza nella serie elettrica con solo il marchio Kiro Race che farà il proprio esordio dopo l’acquisizione di ERT, ex NIO. Per quanto riguarda i piloti, la Formula E vedrà ancora 8 dei propri 9 campioni sulla griglia di partenza: Sébastien Buemi, Lucas di Grassi, Jean-Éric Vergne, António Félix da Costa, Nyck de Vries, Stoffel Vandoorne, Jake Dennis e Pascal Wehrlein.
Team, piloti e livree della Stagione 11 di Formula E:
Jagaur TCS Racing: #9 Mitch Evans – #37 Nick Cassidy
TAG Heuer Porsche: #1 Pascal Wehrlein – #13 António Félix da Costa
DS Penske: #7 Maximilian Günther – #25 Jean-Éric Vergne
Nissan: #17 Norman Nato – #23 Oliver Rowland
Andretti Global: #27 Jake Dennis – #51 Nico Müller
Envision Racing: #4 Robin Frijns – #16 Sébastien Buemi
NEOM McLaren: #5 Taylor Barnard – #8 Sam Bird
Maserati MSG Racing: #2 Stoffel Vandoorne – #55 Jake Hughes
Lola – Yamaha ABT: #11 Lucas di Grassi – #22 Zane Maloney
Mahindra Racing: #21 Nyck de Vries – #48 Edoardo Mortara
CUPRA Kiro: #3 David Beckmann – #33 Dan Ticktum
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Team ufficiali e team clienti, chi sono?
In Formula E, nonostante l’errata idea che sia un campionato monomarca, esistono degli OEM, i costruttori. Avere telaio, aerodinamica, batteria e altri elementi prodotti da aziende esterne, e comune a tutti i team, permette ai costruttori di concentrarsi su altri elementi. Questi, com’è possibile leggere dal regolamento tecnico della serie, sono diversi ma i più portanti sono: Sospensione posteriore, powertrain elettrico posteriore (MGU, inverter e cambio), sistema di raffreddamento e software.
Nonostante la scomparsa del team ERT e conseguentemente del pacchetto Electric Racing Technologies, sulla griglia saranno presenti sempre 6 costruttori. La Stagione 11 infatti vedrà l’arrivo di Lola, in partnership con Yamaha, in qualità di costruttore. Jaguar, Porsche, Nissan e Stellantis hanno almeno un team ufficiale e un cliente. Lola – Yamaha e Mahindra saranno gli unici ad avere solamente due vetture, quelle del team ufficiale.
Jaguar: Jaguar TCS Racing – Envision Racing
Porsche: TAG Heuer Porsche – Andretti Global – CUPRA Kiro (Con una versione 2023-24 aggiornata ai regolamenti Gen3 EVO)
Nissan: Nissan – NEOM McLaren
Stellantis: DS Penske – Maserati MSG Racing
Il format del weekend, quante sessioni ci sono?
Il format, per chi si avvicina alla Formula E, può risultare particolare. Qualifica e gara, insieme ad una sessione di prove libere, si tengono lo stesso giorno. Il giorno precedente si tengono invece uno shakedown e una prima sessione di prove libere. Inoltre la maggior parte dei round sono dei double-header, ciò significa che ci saranno due gare e due qualifiche con il format che rimane però invariato, tranne per l’aggiunta di una terza sessione di libere prima di Qualifica 2 e Gara 2. A partire dalla Stagione 11 le sessioni di libere passano da 30 a 40 minuti, mentre rimane invariato lo shakedown che è di 7 minuti, la qualifica che dura in totale quasi un ora anche se con un format particolare e la gara che dura, indicativamente, anch’essa un ora.
La qualifica a gruppi e i duelli, come si ottiene la pole position?
In Formula E i piloti vengono divisi in due gruppi, chiamati A e B, a seconda della loro posizione nel campionato. Nel gruppo A i piloti in posizione dispari mentre in quello B i piloti in posizione pari. Ogni gruppo ha 10 minuti per fare il tempo, passano alla fase successiva i 4 più veloci e la potenza utilizzabile è 300 kW. La fase successiva è un format diviso in quarti di finale, semifinale e finale a eliminazione diretta, i piloti avranno un solo giro a disposizione. La potenza in questa fase sale a 350kW, con la Gen3 EVO significa che le vetture passeranno alla trazione integrale. Gli 8 piloti vengono accoppiati nei quarti di finale tramite la loro posizione nei gruppi. Per esempio il primo del Gruppo A, identificato come A1, incontrerà il quarto del suo stesso gruppo, quindi A4. I quarti sono quindi composti da: A3 vs A2 e A4 vs A1 per la parte superiore e B3 vs B2 e B4 vs B1 per quella inferiore. In finale si incontreranno quindi un pilota proveniente dal Gruppo A e uno dal Gruppo B. Ottiene la pole il pilota più veloce della finale mentre l’altro partirà secondo, la restante griglia in ordine di tempo.
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Attack Mode, come funziona?
Dalla Stagione 5, il campionato 2018 – 2019, la Formula E ha introdotto l’Attack Mode, periodi di potenza extra attivabili tramite il passaggio in una zona di tracciato specifica, fuori dalla traiettoria ideale e pensata per portare il pilota ad una perdita di tempo, chiamata Attack Zone. La durata della modalità attacco è variabile e decisa dalla FIA che la comunica il giorno prima dello shakedown e della FP1. Deciso dalla FIA è anche come il minutaggio deve essere diviso. Se in una gara l’Attack Mode è di 6 minuti, la FIA comunica anche i 3 modi in cui può essere usato, esempio: 2 minuti alla prima attivazione e 4 alla seconda, 3 minuti ambo le volte, 4 minuti alla prima e 2 alla seconda. I minuti di Attack Mode vanno esauriti entro la bandiera a scacchi, in caso contrario il pilota riceve un drive through, convertito in una penalità di 30 secondi se non è possibile scontarlo. La modalità attacco porta la potenza da 300kW a 350kW e, così come visto per i duelli di qualifica, significa che la monoposto passa alla trazione integrale.
Pit Boost, in Formula E torna il pit stop?
Il Pit Boost, precedentemente Attack Charge, è invece il discusso pit stop di ricarica rapida obbligatorio che avrebbe dovuto esordire nella Stagione 9. Dopo diversi test, portati avanti durante le Stagioni 9 e 10 e durante i test di Jarama, sembra che il sistema sia vicino a fare il suo esordio nella Stagione 11. La Formula E e la FIA non hanno ancora comunicato ufficialmente la propria decisione in merito, sembrano però esserci più sicurezze rispetto al passato. Nel caso venga confermato, i pit di ricarica rapida dovrebbero essere presenti solo in alcuni E-Prix.
Secondo regolamento, i piloti potranno rientrare ai box per la ricarica solamente in un determinato momento, che sarà delineato dallo stato di carica della loro batteria, mentre i team non potranno effettuare un doppio pit stop.
Il sistema di punteggio, chi conquista punti in Formula E?
Il modo in cui è possibile conquistare punti in Formula E non differisce molto dalla Formula 1, la differenza tra i due campionati riguarda la pole. Il pilota che ottiene la pole position conquista infatti 3 punti. Il giro veloce in gara, fatto segnare nella Top10, assegna 1 punto. In gara quindi ad andare a punti sono i primi 10, il vincitore conquista 25 punti mentre il 10° un solo punto. I punti per la Top10 in gara sono quindi: 25 – 18 – 15 -12 – 10 – 8 – 6 – 4 – 2 – 1.
Team e piloti conquistano punti sia per i loro rispettivi campionati sia per quello costruttore. Considerato che i costruttori forniscono un numero di clienti diversi, o non lo fanno come Mahindra e Lola – Yamaha, solo le prime due auto al traguardo di ogni marchio vengono prese in considerazione per l’assegnazione dei punti. Prendendo per esempio il penultimo E-Prix della Stagione 10 a Londra, le vetture Jaguar che hanno concluso in Top10 sono state 3 con Evans 2°, Buemi 3° e Cassidy 7°. Solo i punti conquistati da Evans e Buemi sono stati conteggiati ai fini del campionato costruttori.
Il calendario della Stagione 11, da San Paolo a Londra passando per Monaco e Tokyo
Per la prima volta dal 2017, l’Italia non sarà presente nel calendario di Formula E. L’E-Prix di Roma ha visto la sua ultima edizione nel 2023 mentre Misano non è stata confermata dopo il double-header del 2024. Tornano in calendario invece Miami e Giacarta mentre Gedda fa il suo esordio al posto di Diriyah. Londra invece, per il terzo anno consecutivo, ospiterà il finale di stagione.

Foto copertina: Malcolm Griffiths – Formula E
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