La stagione undici di Formula E va in archivio con l’ultimo weekend di Londra. Andiamo a vedere la classifica finale piloti, team e costruttori.
Un ultimo weekend della stagione di Formula E con tantissima azione in pista; a Londra è stato un assolo di Nick Cassidy che ha creato scossoni in classifica mentre Porsche si è aggiudicata gli ultimi due titoli.
Nick Cassidy chiude l’esperienza in Jaguar con due vittorie e il secondo posto in classifica
A Londra Pascal Wehrlein, dopo aver perso il titolo piloti a Berlino, aveva il compito di difendere il secondo posto. Tuttavia al London ExCel Nick Cassidy ha tirato fuori il weekend perfetto. Il pilota neozelandese ha chiuso con due vittorie e la seconda posizione in classifica piloti, beffando il tedesco.
Ottima prestazione per Nick De Vries; dopo aver saltato il weekend di Tempelhof il pilota Mahindra è andato a podio in entrambe le gare, confermando il grande stato di crescita del team indiano. Nonostante le buone premesse, Taylor Barrnand ha chiuso l’esperienza in McLaren con un doppio zero, assicurandosi, per un solo punto, il quarto posto finale.
Zane Maloney è stato l’unico pilota a non aver conquistato punti con David Beckmann che a Londra ha conquistato i primi punti in Formula E.
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Porsche campione del mondo team
A Porsche bastava controllare la situazione nella classifica team ma è stato necessario arrivare alla gara 2 per assegnare il titolo. In uno dei weekend più difficili per Nissan con i soli punti di Norman Nato in gara 1, il duo Porsche ha semplicemente dovuto gestire.
Jaguar TCS Racing, con un crescendo in questi ultimi due weekend, ha chiuso al secondo posto mentre il team Mahindra Racing. con tre podi nelle ultime quattro gare e con anche i punti di Felipe Drugovich a Berlino, ha chiuso al quarto posto.
McLaren invece dà l’addio alla Formula E con il sesto posto in classifica team, in un weekend di casa molto sottotono.
Porsche campione del mondo nei costruttori
Porsche ha anche vinto la sfida per il titolo costruttori, una delle classifiche più aperte. Alla vigilia dell’ultimo round il divario tra Porsche e Nissan era di soli sette punti. Alla fine il costruttore giapponese è stato beffato anche da Jaguar perdendo il secondo posto.
*Immagine di copertina, credit Simon Galloway
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