A Londra, Jaguar TCS Racing vuole regalare una gioia ai tanti appassionati presenti, con l’auspicio di un’impresa tale da regalare il primato tra le squadre della Formula E
Londra sarà per Jaguar TCS Racing il modo migliore per ‘salutare’ una stagione di Formula E che l’ha vista spesso protagonista. Prima, però, Mitch Evans e Sam Bird saranno chiamati all’impresa. Impresa, che per il neozelandese potrebbe addirittura assumere una duplice valenza.
Il neozelandese, infatti, è ancora in lizza anche per il titolo piloti, considerando i doppi punti in palio nel Regno Unito, con le due gare da effettuare. Evans, terzo, è a quota 151, sotto di 44 rispetto al capofila Jake Dennis (Avalanche Andretti), a fronte di 58 lunghezze ancora da assegnare. Bird, invece – tornato sul podio a Roma è nono, con 77 punti.
L’obiettivo, comunque, per Jaguar TCS resta un altro. In quelle che la stessa compagine britannica ha definito “probabilmente le due gare più importanti della stagione”, l’impegno sarà mirato alla classifica delle squadre. I britannici hanno fin qui collezionato 228 lunghezze. Terza in graduatoria, Jaguar TCS è distante venticinque punti dal vertice, presieduto da Envision Racing e undici da TAG Heuer Porsche, seconda.
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Un bilancio
Nonostante le tre vittorie di Mitch Evans, più le tre Envision con Cassidy – a riprova della crescita dell’I-Type 6 nel corso della stagione – in casa TCS non sono mancati i momenti difficili. Su tutti, i contatti tra Bird e il nativo di Auckland, sintomo di un clima interno non sempre ‘sereno’.
Per questo, piuttosto che sulla classifica piloti, puntare sul titolo a squadre suggellerebbe la capacità di recuperare dagli sbagli commessi, oltreché la bontà del pacchetto tecnico.
Il fatto che si gareggi in Gran Bretagna, poi, sarà un’altra variabile importante, anche per via delle specifiche della pista.
L’E-Prix di Londra, un evento unico
Per l’undicesimo E-Prix stagionale – con la quindicesima e la sedicesima tappa del Campionato – si correrà in un circuito molto particolare (il più corto del calendario), ricavato in parte all’interno, in parte nell’area adiacente dell’ExCeL, nella zona orientale della città. 2090 metri, 20 curve e il chilometraggio minore in assoluto.
Nella misura in cui la FIA ha deliberato una riduzione di energia del 30% – corrispondente all’incirca a 10 kWh in meno – il ritmo si prospetta notevole.
In questo senso, la gestione e il risparmio dell’energia saranno ‘meno nevralgici’ del solito. I piloti, dunque, potrebbero cimentarsi in staccate molto più aggressive del normale. Tutto questo, oltre a rimodulare le strategie, si ripercuoterà non di meno sulla preparazione delle prove cronometrate.
Le aspettative della vigilia
L’appuntamento finale della stagione, in una situazione di classifiche ancora da definire, ha posto in essere delle notevoli aspettative. Aspettative e ambizioni che si sono affiancate alle consuete analisi tecniche.
Sull’evento londinese e sulla stagione, si è espresso James Barclay, Team Principal Jaguar TCS Racing. “Sono estremamente orgoglioso, all’ultimo capitolo del Campionato, che Jaguar TCS Racing sia ancora una volta tra i primi della classifica a squadre”, ha dichiarato Barclay.
“Nelle ultime tre stagioni, ci siamo sempre giocati un titolo e il fatto che Envision Racing sia così in alto ha dimostrato la forza del nostro progetto. La conquista di sei vittorie e sedici podi per la I-Type 6 ne è la riprova. Siamo incredibilmente motivati a dare il massimo”.
Da parte sua, il Direttore Tecnico Phil Charles ha sottolineato le peculiarità del tracciato, foriero di sfide per piloti e tecnici. Queste le sue parole: “Londra è un circuito unico, ricco di insidie. A causa degli edifici, le comunicazioni radio con i piloti sono spesso discontinue, il che significa che la gestione del traffico nelle sessioni e nelle qualifiche può essere difficile“.
Charles ha aggiunto: “La sezione interna ha la massima aderenza dell’anno grazie alla speciale vernice aderente presente sulla superficie. Il tratto all’aperto è costituito da curve strette e tortuose. Di conseguenza, il circuito londinese rappresenta una sfida molto tecnica per le squadre. I piloti devono trovare il ritmo giusto e ‘aggredire’ le chicane, ma anche essere fluidi nelle sezioni tortuose“.
Le parole di Evans e Bird
Più concisi, sono stati i due piloti.
Evans – che è reduce dalla brillante vittoria in Gara 1 a Roma, ma anche dal brutto errore della domenica dell’EUR – proprio dall’evento italiano è partito, affermando: “Ho lasciato Roma con un misto di emozioni, ma mi dirigo a Londra pronto a chiudere in bellezza, dando il massimo e puntando al miglior risultato possibile“.
Il neozelandese ha aggiunto: “È stata una stagione incredibile. Il nostro prototipo è stato davvero veloce ed efficiente, ho ottenuto tre vittorie e cinque podi. Spero di migliorare queste statistiche nel prossimo E-Prix“.
Sam Bird – nativo proprio di Londra – si è limitato a ribadire le sensazioni personali, rimarcando il principale obiettivo fissato da Jaguar. “Correre sul suolo di casa sarà sempre speciale per me. Non vedo l’ora di vedere come si comporta la nostra vettura su questo tracciato. Mi presenterò determinato a fare del mio meglio per la squadra, per ridisegnare a nostro favore la classifica delle scuderie“.
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