La Mahindra non ha ancora annunciato se parteciperà alla Gen4 e così, pur presente da anni in Formula E, la casa indiana potrebbe rivalutare l’importanza della categoria
Con la Stagione 11 di Formula E ormai alle porte, uno dei principali interrogativi che sta interessando la categoria è quello sul futuro della Mahindra. Pur essendo presente dalla prima annata, la casa indiana non ha ancora comunicato se parteciperà alla fase Gen 4 (2026-2030). Come lei, anche Stellantis.
Nonostante non si sia mai affermata ai vertici con costanza, i risultati non sono mancati. Cinque vittorie e il terzo posto tra le squadre nel 2017, sono in effetti stati i punti più alti di un progetto la cui portata è andata oltre la pista. La Mahindra, infatti, ha sempre avuto come riferimento il mercato indiano, dalle grandi potenzialità e in prospettiva tutto il quadrante asiatico.
I fattori dell’indecisione sono allora dovuti al calo delle prestazioni relative agli ultimi tre Campionati e ai costi aggiuntivi, necessari per lo sviluppo del nuovo prototipo. Al contempo, la cancellazione dell’evento di Hyderabad non ha certamente aiutato.
Riflessioni e alternative
Una soluzione alternativa potrebbe allora essere quella di diventare una squadra clienti. Un’opzione che comporterebbe ripartire quasi da zero, vista la necessità di costruire delle sinergie con altri costruttori.
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Sulla complessità delle possibili direttrici future (verso la Gen4), si è soffermato il Team Principal della Mahindra Racing, Frederic Bertrand, parlando con The Race. Bertrand, in primo luogo, ci ha tenuto a rimarcare come la compagine sia “ancora in gioco“, senza chiusure.
Poi, ha spiegato: “La FIA ha accettato una procedura di iscrizione tardiva. Per noi è questa la scadenza che dobbiamo rispettare ora. Siamo ancora in gioco. Ciò che è positivo è che se confrontiamo il punto in cui eravamo, ora la squadra è pronta. Nel momento in cui dovessimo premere il pulsante, ci saremmo, perché abbiamo le persone al loro posto, abbiamo gli accordi, abbiamo tutto pronto per essere messo in atto”.
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Queste, invece, le sue parole sulla possibile sinergia con un costruttore, fermo restando che – al cospetto di un passaggio nel ruolo di cliente – ci sarebbe da negoziare anche la licenza di iscrizione. “Un’operazione simile ci darebbe più tempo per strutturarla adeguatamente”, ha detto Bertrand.
E ancora: “Avremmo bisogno di farlo nel caso in cui non dovessimo avere successo. Tuttavia, ritengo che per il momento dobbiamo prendiamo le priorità una per una, perché è così che lavoriamo. Allora, in questo caso, la priorità è prepararsi per San Paolo. Sarebbe un grande aiuto se potessimo già dimostrare che il primo passo che volevamo fare sta arrivando e che la macchina è migliore“.
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Copertina: The Race/Spacesuit Media/François Asal Credits