Jeff Dodds, Amministratore delegato della Formula E, avrebbe lasciato intendere di avvenuti colloqui tra la serie elettrica e la Ferrari, in ottica futura
Per la Ferrari potrebbe prospettarsi un futuro ‘elettrico’, in Formula E. Questo, almeno, secondo le proiezioni di Jeff Dodds, l’Amministratore delegato della serie.
Il prossimo mese, inoltre, la casa di Maranello inaugurerà uno speciale impianto, il primo in cui produrrà le proprie batterie e la propria flotta di veicoli elettrici. Dal 2022, la compagine italiana ha investito nel progetto 500 milioni di Euro. I nuovi posti di lavoro saranno all’incirca 250. L’obiettivo, sarà quello di produrre ‘da sé’ il primo veicolo completamente elettrico entro il 2025.
In passato, invece, è stata l’azienda sudcoreana SK On a rifornire la Ferrari delle celle batteria. Quest’ultime sono state montate sui modelli stradali, dal 2019, come la SF90 Stradale e la 296 GTB. Il cambio di passo deliberato a Maranello, dunque, potrebbe avere delle ricadute importati anche nel settore dell’automobilismo sportivo.
Prospettive di Formula E o semplici indiscrezioni
Intervistato da Motorsport.com, Dodds è stato piuttosto possibilista sull’entità dei presunti colloqui. “Forse ci siamo confrontati“, ha detto. Del resto, ha aggiunto: “In Ferrari hanno annunciato un impianto di elettrificazione in Italia, parlando di una futura linea elettrica per loro. Per la prima volta, nelle loro sedi, si è accennato a una linea elettrica pura e non ibrida”.
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La stessa testata, inoltre, ha riportato le impressioni di un portavoce (anonimo) della casa italiana. Lui stesso, oltre ad accennare alla futura avventura nella vela ha ribadito che le energie saranno interamente concentrate su WEC, GT e Formula 1. Nessun accenno, insomma, ad altre categorie motoristiche.
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Dodds, comunque, ha offerto la sua visione su quella che potrebbe essere una ‘novità grandissima’ per la Formula E, giunta alla sua decima stagione. “La partecipazione del gruppo italiano eleverebbe certamente il Campionato“, ha rimarcato il manager. “Possiamo ritenerci molto soddisfatti, visto che abbiamo marchi dalla grande storia e dal grande valore, quali Porsche, Nissan e Jaguar. Senza dimenticare la Maserati“.
Sempre con riferimento alla Ferrari, l’Amministratore delegato ha ribadito: “È chiaro che preferirei che partecipassero piuttosto che non partecipassero. Oltre all’aspetto degli appassionati, ci sarebbe da capire se l’entità dei cambiamenti, se in modo esponenziale o se proprio al livello delle carte in tavola. E’ evidente, però, che loro si trovano su un ramo a sé stante”.
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Copertina: Mark Sutton/Motorsport Images Credits