La Jaguar TCS Racing andrà a Monaco con il grande obiettivo di tornare a competere, con costanza, per il vertice, nel contesto di una tipologia di circuito che, almeno sulla carta, sembra più in linea con la Formula E
Archiviato il doppio appuntamento di Misano, la Formula E si trasferirà a Monaco, un’ottima occasione per la Jaguar TCS Racing di recuperare, date le opportunità perdute nel corso della due giorni italiana.
La vigilia dell’evento del Principato vedrà comunque la compagine britannica ancora al vertice, tra le scuderie, a quota 128 lunghezze. Sedici in più dell’Andretti Global-Porsche. Leggermente diversa, invece, è la classifica riservata ai piloti, ‘prodotta’ dall’E-Prix italiano. Nick Cassidy è quarto, con 76 punti. Mitch Evans, settimo, con 52 lunghezze.
A Misano, infatti, la I-Type 6 non è sembrata troppo a suo agio, soprattutto sul passo e sulla gestione di gara. Il ritorno in un tracciato cittadino – con un numero superiore di curve lente e di frenate decise – potrebbe perciò costituire un elemento di maggiore valorizzazione, rispetto alle prerogative del pacchetto tecnico britannico.
I commenti della vigilia
Prima che le monoposto scendando in pista, il Team Principal James Barclay e i due piloti hanno affidato le loro riflessioni al portale ufficiale della Jaguar TCS Racing.
Così Barclay, presentando l’appuntamento del Principato: “L’E-Prix di Monaco è una delle gare più attese nel calendario della Formula E. E’ senza dubbio un evento sportivo di spicco per tutti gli appassionati del motorsport. Tutti l’attendono con impazienza e vi vogliono partecipare con successo, vista la storia del Principato nel motorsport e il suo status iconico “.
Poi, ha aggiunto: “La pista è perfetta per la Formula E. Negli ultimi anni abbiamo assistito a gare fenomenali. È anche uno scenario fantastico per riunirsi con i nostri partner e ospiti. Si tratta, infatti, di un’arena che mette in mostra il nostro sport e il futuro della mobilità, nel miglior modo possibile“.
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In secondo luogo, a proposito della tipologia di lavoro, il Team Principal ha illustrato le peculiarità dell’E-Prix monegasco. Nevralgico sarà il giro secco, nonostante il tracciato ben si presti anche ai duelli.
“Monaco è una gara impegnativa da gestire. Le qualifiche saranno molto importanti, una solida strategia di gara è fondamentale perché la pista è sensibile all’energia. Sarà possibile sorpassare“, ha detto Barclay. “Il campionato è molto combattuto ai vertici, quindi sarà importante mettere a punto tutti gli elementi per garantire un risultato di rilievo”.
L’analisi dei portacolori della Jaguar TCS Racing
Tra i piloti, in generale, non manca l’ottimismo, con qualche punta in più di motivazione, declinata anche a seconda delle aspettative peronali.
“Monaco è come una gara di casa per me“, ha specificato Mitch Evans. “Non riesco a pensare a uno scenario migliore per un evento motoristico. Certo, la pista è piuttosto spietata. Potrà essere molto impegnativa in alcuni punti“.
Contemporaneamente, guardando al Campionato passato, Evans ha richiamato una particolarità. “La scorsa stagione ho ottenuto un ottimo risultato qui, arrivando secondo“, ha ricordato il neozelandese. “Per questo, ho consiviso il podio con Nick Cassidy. Speriamo di poterci ripetere, con la Jaguar, anche quest’anno“.
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Lo stesso Nick Cassidy è si è soffermato sul ‘peso’ di questo appuntamento, tra storia dello sport e tradizione. “Monaco è sempre stato un evento speciale, nel calendario, per noi piloti. Aver vinto qui l’anno scorso è stato uno dei momenti più speciali della mia carriera. È un luogo iconico e una pista davvero incredibile su cui correre“.
L’ex alfiere dell’Envision Racing ha poi chiosato: “Dopo le prestazioni dello scorso anno, so che il propulsore Jaguar si comporta bene su questo circuito. Spero di poter disputare una gara pulita sulle strette strade monegasche anche nella Stagione 10, per continuare a spingere al vertice del Campionato“.
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Copertina: Official Jaguar TCS Racing Website Credits
