Nella sua prima gara in Formula E, nell’E-Prix di San Paolo, la CUPRA Kiro ha subito raccolto dei punti, grazie a Dan Ticktum, legittimandosi quale grande sorpresa
Nell’E-Prix di San Paolo, in virtù dell’ottavo posto, Dan Ticktum ha portato alla CUPRA Kiro i primi punti in Formula E, alla prima gara della sua storia nella categoria. Certo, l’evento brasiliano è stato ricco di episodi, eppure la prestazione è comunque emersa. Per altro, David Beckmann è stato l’autore del giro più veloce, ma non avendo concluso l’E-Prix non ha ottenuto il relativo punto.
In qualifica, il britannico si era piazzato undicesimo. Il tedesco, ventesimo. Al netto delle prove ufficiali, comunque, l’inizio è stato buono, vista soprattutto la classifica. Dopo la fine del progetto ERT è sorta una scuderia del tutto nuova, la Kiro Race Co. Una compagine cliente e con capitali statunitensi. Si è poi scelto di siglare un accordo di sponsorizzazione con la CUPRA e di trovare il riferimento tecnico nella Porsche.
La casa di Stoccarda ha rifornito la Cupra Kiro di due Spark-Porsche 99X Electric in versione WCG3. Una specifica, quest’ultima, utilizzata dal 2022 al 2024 ma aggiornata ai nuovi regolamenti Gen3 EVO. Nonostante queste differenze, alla fine le prestazioni dei due piloti in Brasile hanno offerto un grande ottimismo, per quanto non mancheranno comunque le difficoltà.
Le parole dei protagonisti
Sulle prospettive presenti e future, si è soffermato Dan Ticktum, che a San Paolo ha cominciato la sua quarta stagione in Formula E – non senza incertezze – dopo quelle con NIO/ERT.
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Così il classe 1999, parlando a RACER: “È stato piuttosto stressante per me, perché ho saputo che avrei guidato solo nell’ultimo mese o giù di lì. Quindi sono stati mesi terribili dal punto di vista dello stress. Ora è tutto risolto, siamo in una situazione molto positiva. Penso che abbiamo ovviamente qualcosa di meglio all’inizio rispetto al pacchetto che abbiamo avuto negli ultimi anni. Quindi sì, mi sento molto motivato”.
Rispetto al precedente progetto, Ticktum ha sottolineato gli aspetti in comune. In tali termini: “La struttura della compagine è molto simile. Ci sono persone simili negli stessi posti. Certo, non tutti, ma per me è tutto molto familiare in termini di funzionamento della squadra. Ovviamente abbiamo il supporto di Porsche e questo aspetto ha portato diversità. Ho già imparato molto. Mi serve solo un po’ di esperienza in più”.

E ancora: “Dobbiamo mettere tutto insieme. Siamo ancora una squadra relativamente piccola. Credo che le cose cambieranno. La direzione sembra quella giusta. È tutto molto eccitante. Penso che le materie prime saranno molto buone, ma bisogna cercare di mettere tutto in fila e assicurarsi di fare risultato”.
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In secondo luogo, pur non avendo fissato alcun obiettivo, Ticktum ha comunque rimarcato: “Dal mio punto di vista, un paio di podi sarebbero graditi, ma onestamente non so come andrà la stagione. Se tutto va bene, potremmo raggiungere buoni risultati. Dobbiamo solo vedere, imparare il più velocemente possibile, cercare di far funzionare tutto come ha fatto Porsche l’anno scorso e vedere cosa possiamo fare”.
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