La DS Penske è tornata dall’E-Prix di San Paolo con un doppio piazzamento in zona punti, rilanciandosi nella classifica riservata alle squadre di Formula E
L’ E-Prix di San Paolo, uno degli eventi novità del calendario della Formula E, non è riuscito ad invertire una tendenza. In effetti, per la sesta gara consecutiva, il vincitore dell’E-Prix non è stato il pilota che aveva conquistato la pole position. Questa volta è toccato a Stoffel Vandoorne, portacolori della DS Penske.
Il Campione del Mondo in carica, alla prima partenza al palo dell’annata, alla fine non è nemmeno salito sul podio, dovendosi accontentare del sesto posto finale a mezzo secondo dal compagno di squadra Vergne, quinto. Per il belga, nel complesso, il sabato paulista è stato il migliore dell’anno. Vergne, invece, prima di arrivare in Brasile era reduce da due ottime ‘trasferte’, con la vittoria in India e la seconda piazza del Sudafrica.
Il duello con Porsche
Uno dei duelli più emozionanti dell’E-Prix sudamericano è stato quello che ha visto coinvolte DS e Porsche. Un confronto, quello di San Paolo poc’anzi citato, valorizzato sulla base del format voluto dalla Formula E e cominciato nella ‘finale’ delle qualifiche, tra lo stesso ex pilota McLaren e il portoghese Félix da Costa. Nell’occasione, l’ultima manche delle prove cronometrate si è risolta in favore del belga della DS.
Da parte loro, i rispettivi compagni di squadra erano settimo (Vergne) e dicottesimo (Wehrlein). Nonostante una buona parte iniziale di gara, il classe 1992 poi ha pagato pegno sia per l’impossibilità di gestire fino in fondo l’energia, sia per la doppia Safety Car – che ha portato all’aggiunta di quattro ulteriori tornate – scivolando più indietro. Da Costa è arrivato quarto, con Wehrlein settimo.
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