Oltre agli aspetti commerciali e industriali, l’E-Prix di Shanghai sarà per la TAG Heuer Porsche fondamentale per il confronto al vertice della Formula E, nella misura in cui dalle due gare in Cina passeranno tante scelte future
L’E-Prix di Shanghai sarà per la Formula E la prima gara in Cina dopo quattro anni, con due gare nello stesso fine settimana che potrebbero già indirizzare la stagione della TAG Heuer Porsche. Del resto, in relazione al pacchetto tecnico, la Porsche 99X Electric anche a Berlino ha dimostrato i suoi aspetti di forza, in relazione al passo, sebbene sia forse mancato qualche punto.
In Cina, Pascal Wehrlein arriverà da secondo in classifica, con 124 punti, sedici in meno del capofila Nick Cassidy. Con il successo in Gara 2 a Berlino, Antonio Félix da Costa è salito ottavo, a quota 59. Più avanti Jake Dennis (Andretti Global Porsche) è quarto con 102. Tra le scuderie, la TAG Heuer Porsche è seconda, con 183 lunghezze, a meno 54 dalla Jaguar TCS Racing.
Passando alla pista, la competizione all’interno di un circuito permanente – con lunghi tratti da alte velocità – renderà fondamentali le scie e la gestione dell’energia. In molti hanno preconizzato una sorta di ripetizione di Misano. Le qualifiche, in quest’ottica, sarebbero allora importanti ma meno fondamentali di quanto lo siano nei cittadini.
Le voci della vigilia
Prima che la categoria esordisca a Shanghai, il responsabile del programma Formula E della Porsche, Florian Modlinger e i due piloti hanno espresso le loro impressioni, direttamente al portale della squadra.
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In primis, Modlinger ha ripreso Berlino e i risultati lì arrivati, ponendoli poi in relazione con le aspettative, in vista dell’evento cinese. “La vittoria a Berlino è esattamente la motivazione di cui abbiamo bisogno per affrontare la fase finale della stagione“, ha detto Modlinger. “Non potremo però assaporare a lungo quel successo. Il fatto che si corra ogni due settimane non consente alle squadre di fare un respiro profondo“.
Successivamente, l’ingegnere bavarese ha spiegato quale tipologia di competizione potrebbe prospettarsi in terra cinese. Questa la sua analisi: “A Shanghai gareggeremo su un circuito permanente molto ampio e ci aspettiamo che le gare siano simili a quelle di Berlino. Anche la gestione dell’energia giocherà un ruolo fondamentale. Abbiamo già dimostrato a Misano di avere un pacchetto competitivo per questi circuiti“.
Il manager ha per di più anticipato che in Cina ci sarà spazio per un supporto molto speciale. In questi termini: “Come in Germania, i dipendenti Porsche verranno a trovarci anche sul circuito cinese. Il nostro marchio è molto popolare lì“.
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Tra i piloti, per Wehrlein l’E-Prix cinese rappresenterà la prima opportunità per recuperare, dopo che in Germania – complici anche le schermaglie con Jake Dennis – il numero 94 ha perso la testa della graduatoria. “Non ho mai guidato a Shanghai. Sono impaziente di conoscere il circuito e la città“, ha dichiarato il tedesco.
In secondo luogo, l’ex pilota del DTM ha rimarcato il valore aggiunto che deriva dalla scelta continua di tanti diversi Paesi per andare a gareggiare. Questo il parere di Wehrlein: “L’aspetto bello della Formula E è che si aggiungono sempre nuove sedi al calendario“.
E ancora, circa il valore delle prestazioni delle squadra: “Di recente abbiamo ottenuto un’ottima prestazione di squadra a Berlino, coronata dalla vittoria di António Félix da Costa. È quello che vogliamo ripetere a Shanghai. Con solo sei gare rimaste in questa stagione, non possiamo permetterci di lasciare punti indietro“.
Vincitore della Gara 2 al Tempelhof, Felix da Costa vuole dare continuità al momento positivo. “Dopo la vittoria a Berlino, non vedevo l’ora di tornare subito in macchina il giorno dopo“, ha dichiarato il pilota di Cascais.
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Inoltre, l’ex alfiere del Team JOTA Porsche nel WEC ha ribadito: “Festeggiare la mia prima vittoria della stagione, nella gara di casa della Porsche, è stata una sensazione indescrivibile. Ora porteremo lo slancio di questa vittoria a Shanghai. Vogliamo offrire agli appassionati cinesi delle gare ricche di azione e ispirarli all’automobilismo sportivo completamente elettrico“.
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Copertina: Francesco Rapetti per F1inGenerale Credits