Formula E | Una griglia che cambia e le sessioni rookie, che impatto hanno avuto?

Negli anni la Formula E ha organizzato diverse sessioni dedicate ai rookie, che impatto hanno avuto sulla griglia della serie?

Nel 2018 a Marrakech si è tenuto il primo Rookie Test della storia della Formula E, una delle sessioni interamente riservata a 20 piloti che non avevano mai partecipato ad un E-Prix o testato la Gen1. Quello di Marrakech è stato il primo di altri 4 test che, insieme alle Rookie Free Practice dette anche FP0, avrebbero segnato le future griglie di Formula E.

Nyck de Vries - Audi - Marrakech
Nyck de Vries durante i primi storici Rookie Test a Marrakech nel 2018 – Foto: Zak Mauger – Formula E

Le prove libere dell’E-Prix di Jeddah, all’esordio nel calendario di Formula E, segneranno le prime Rookie Free Practice del 2025. Le ultime FP0 riservate ai rookie si erano svolte a Misano e tra i piloti in pista c’erano anche Zane Maloney e Taylor Barnard. Il barbadiano e l’inglese sono ora parte della griglia di partenza della Stagione 11. Barnard inoltre aveva già esordito a Monaco e corso a Berlino, un E-Prix dopo le prove libere di Misano. Anche Paul Aron, Caio Collet e Jordan King, oltre ai piloti già citati, erano scesi in pista a Misano e tra gli E-Prix di Berlino e di Portland hanno tutti fatto il proprio esordio in Formula E nella stagione 2024.

Dai primi Rookie Test di Marrakech sono state organizzate altre 4 sessioni riservate agli esordienti, con l’aggiunta di un pomeriggio durante i test di Valencia 2023, e 4 FP0. Solamente il periodo pandemico ha portato ad un momentaneo stop delle sessione rookie. Marrakech 2020 è stata l’ultima prima delle FP0 di Roma nel 2023 e i Rookie test di Berlino dello stesso anno. Con la conferma dei Rookie Test a Berlino nel 2025, il totale delle sessioni salirà a 10.


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Dal primo E-Prix di Formula E, Pechino 2014, sono passati 10 anni e oltre 130 gare. Solo 5 piloti della prima stagione sono ancora presenti in griglia di partenza e sono Lucas di Grassi, Jean-Éric Vergne, Sébastien Buemi, António Félix da Costa e Sam Bird. La Formula E nella sua storia ha infatti visto numerosi cambi in termini di piloti. I piloti che hanno almeno preso parte ad una gara della serie elettrica, dall’E-prix di Pechino 2014 all’E-Prix di Città del Messico 2025, sono stati 87. Un numero di cambi importanti, soprattutto perché ad esordire nei primi 4 anni della serie sono stati 57 piloti. Ma perché questo dato è importante per rispondere al quesito iniziale?

Le sessioni Rookie sono state introdotte proprio nella Stagione 4, la 2017 – 2018. Dalla stagione successiva a quella attuale, la Stagione 11, solo 30 piloti hanno esordito in Formula E. Di questi, 22 come piloti titolari mentre gli altri 8 hanno partecipato ad uno o più eventi. Dei 22 piloti titolari, 14 hanno partecipato ai Rookie Test o a delle FP0. Mentre dei restanti 8 sono stati 5 quelli a partecipare alle sessioni rookie. 

I piloti sulla griglia 2025 che hanno partecipato alle sessioni rookie sono: Nyck de Vries, Nick Cassidy, Maximilian Günther, Nico Müller, Norman Nato, Jake Hughes, David Beckmann, Taylor Barnard e Zane Maloney.

I numeri dell’impatto dei Rookie Test e delle FP0

Questo significa che il 64% dei titolari, tra la Stagione 5 e la Stagione 11, hanno partecipato alle sessioni riservate ai rookie. Mentre, per quanto il numero sia basso, dei piloti che hanno corso uno o più eventi la percentuale è del 62%. Attualmente dei 22 piloti della griglia di partenza della Stagione 11 sono 9 quelli che hanno partecipato ai Rookie Test o alle FP0. Togliendo dal calcolo i veterani, coloro che sono in Formula E dalla Stagione 1, il 53% della griglia attuale ha partecipato alle sessioni. Se togliessimo anche i piloti che hanno esordito pre introduzione dei rookie test la percentuale salirebbe al 69%.

Inoltre, per completezza, 86 piloti hanno partecipato alle sessioni riservate agli esordienti dal 2018 al 2024. Se 30 hanno poi corso almeno una gara di Formula E, significa che il 33% dei partecipanti ha poi fatto il suo esordio ufficiale nelle serie full electric.

L’impatto è stato quindi decisamente positivo anche perché, nonostante non tutti abbiano esordito, alcuni piloti comunque fanno parte o hanno fatto parte dei team di Formula E come piloti di riserva o di simulatore. I test permettono infatti ai team di poter valutare in modo più completo il pilota che hanno scelto. Diventa possibile non solo valutare la guida e l’adattamento ad una full electric ma anche l‘approccio con un team a livello mondiale e, in alcuni casi, anche costruttore. Una differenza che diversi piloti hanno segnalato come rilevante e sfidante. I test rookie si sono rivelati quindi una risorsa utile per le squadre partecipanti al campionato di Formula E, considerato come uno dei più complicati per dei piloti esordienti.

Utilità che potrebbe essere di vitale importanza per il mercato piloti delle stagioni nel prossimo futuro. Non sarebbe una notizia inaspettata se la vecchia guarda delle Formula E lasciasse la serie nel breve termine. Nel campionato 2026-2027 esordirà la Gen4, una vettura che potrebbe trovarsi quindi a rappresentare una nuova era per la serie sotto diversi punti di vista.

Aggiornamento dati: E-Prix di Città del Messico 2025 – Stagione 11


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Foto copertina: Simon Galloway – Formula E

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