Alex Palou ha regalato a Ganassi la terza partenza al palo consecutiva nell’Indianapolis 500, aggiungendo un’altra pietra miliare alla sua carriera in IndyCar
Alex Palou ha riscritto la storia dell’Indianapolis 500, il più atteso tra gli appuntamenti della stagione IndyCar.
L’iberico ha concluso il run decisivo della Fast 6 con una velocità media, sulle quattro tornate, di 234.217 mph – pari a 376.936 km/h. La pole position dell’edizione numero 107 è stata dunque la più veloce nella storia della celebre gara dell’Indiana.
Honda Secures Indy 500 Pole! 🏆@AlexPalou in the No. 10 Honda-powered @IndyCar set the fastest pole speed in #Indy500 history and will lead the field to the green flag on Sunday, May 28.#PoweredByHonda // #INDYCAR pic.twitter.com/FnC9jkzEVi
— Honda (@Honda) May 22, 2023
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Nello specifico, oltre al primato di Palou, è arrivato anche il sesto posto di Scott Dixon, l’ottavo di Takuma Sato e il decimo di Marcus Ericsson.
Il confronto con Rinus VeeKay
In Fast 6, Palou è stato il terzo a scendere in pista, subito dopo Dixon (a sua volta preceduto da O’Ward) e prima di VeeKay, Ferrucci e Rosenqvist.
Di fatto – nel confronto con VeeKay – dei quattro giri da compiere, per il classe 1997 quello fondamentale si è rivelato essere quello iniziale.
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VeeKay e Indianapolis
In IndyCar dal 2020 (sempre con la scuderia Ed Carpenter Racing) VeeKay proprio sul tracciato stradale dell’Indiana ha ottenuto la prima Top 5 e il suo primo podio (nel 2020), nonché la prima vittoria, quest’ultima nel 2021.
Le parole del poleman
Al di là della forza simbolica della partenza al palo ad Indianapolis, lo spagnolo, nella sua soddisfazione, ha comunque predicato calma.
“Ovviamente – ha sottolineato Palou al portale Paddock Eye – un risultato del genere è immenso, sia per me che per i ragazzi della squadra. Sapevamo che sarebbe stata dura, ma i meccanici e i tecnici della Honda hanno fatto un lavoro straordinario. La vettura è stata velocissima“.
L’iberico, però, ha poi aggiunto: “Sono orgoglioso del lavoro svolto fin qui per arrivare dove siamo. Sapevamo di dover essere aggressivi con l’assetto per ottenere un buon primo giro e potercela giocare. Il quarto giro è stato molto difficile da impostare e da percorrere, ma ce l’abbiamo fatta. Festeggeremo, ma poi ci prepareremo per la prossima settimana“.
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