Scott McLaughlin ha conquistato la pole position dell’Indianapolis 500 numero 108, la più veloce della storia, in una giornata in cui l’IndyCar ha assistito al dominio del Team Penske
Scott McLaughlin e il Team Penske hanno sbancato la Fast 6 dell’Indianapolis 500 2024, conquistando la pole position più iconica nella stagione della IndyCar. Grazie a Will Power, secondo e a Josef Newgarden, terzo, il Team Penske ha monopolizzato la prima fila, come del resto ha fatto l’Ilmor-Chevrolet. I primi otto al via della prossima Indy 500, infatti, dispongono dell’unità motrice statunitense.
Quarto, Alexander Rossi, per l’Arrow McLaren. Kyle Larson, compagno di Rossi, prenderà il via della prima gara IndyCar della carriera dalla quinta posizione. Sesto, Santino Ferrucci, che ha dato all’A. J. Foyt Enterprises la gioia di un posizionamento di vertice.
Delusione per Nolan Siegel, che ha sbattuto nel tentativo di qualificarsi. Hanno dunque evitato l’esclusione Katherine Legge (la più rapida del Last Chance of Qualifying), Marcus Ericsson – apparso per altro ancora in enorme difficoltà – e Graham Rahal.
Last Chance of Qualifying
Nella ricerca della qualificazione, l’ordine di partenza è Nolan Siegel, Marcus Ericsson, Katherine Legge e Graham Rahal. Il giovane del Dale Coyne Racing completa il suo run di quattro tornate – sulla backup car – girando a 229.566 mph. Ericsson, non va oltre le 220.702 (complice un lentissimo quarto giro da 195.411 mph, in quanto avrebbe visto erroneamente la bandiera a scacchi, rallentando).
Una volta che anche la Legge e Rahal hanno completato i loro run, rispettivamente a 230.092 mph e 229.974 mph, il numero 28 dell’Andretti sarebbe addirittura escluso dalla gara di domenica prossima. Ericsson, comunque resta in abitacolo.
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Con poco meno di otto minuti sul cronometro, infatti, lo svedese torna in pista per un secondo tentativo. L’alfiere del Chip Ganassi Racing gira – rispettivamente – in 230.672, 230.057, 229.737 e 229.644. La media è di 230.027. Il numero 28, secondo in quel momento, si assicura la gara. Conseguentememente, pure Siegel riprende la carreggiata, con Graham Rahal appeso ad un filo.
Il classe 2024 riesce soltanto a completare la prima tornata, in 229.288 mph. All’inizio della seconda, infatti, l’alfiere del Dale Coyne Racing perde leggermente il posteriore e colpisce – in uscita da curva 1 – il muretto con la posteriore destra, andando poi a sbattere dopo una serie di testacoda. L’incidente di Siegel certifica la qualificazione – da trentatreesimo – di Graham Rahal.
La Fast 6 dell’Indianapolis 500 2024
Il confronto per la pole position di Indianapolis, parte con Santino Ferrucci in pista. Il numero 14 parte con 233.211 mph, poi sigla 232.819 e non senza rischi. Ferrucci effettua il terzo giro in 232.425 mph, completando il suo turno con 232.314 mph. La media complessiva è di 232.692 mph.
Secondo nella sessione, Kyle Larson. Il portacolori dell’Arrow McLaren/Hendrick segna subito 233.389 mph, ma poi perde velocità nel giro due, con 232.903 mph. Sotto lo sguardo di Tony Kanaan e di Jeff Gordon, Larson gira in 232.669 mph e in 232.433 mph. Media di 232.846, sopra al concorrente che l’ha preceduto.
Dopo Larson, è il momento del compagno Alexander Rossi. Il numero 7 supera le 234 miglia già al primo giro e con 234.062 mph alza l’asticella. Il secondo giro è completato alla media di 233.335 miglia, per poi scendere ancora, a 232.651 mph. Rossi chiude con 232.319 mph, per una media totale di 233.090 mph.
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Per gli ‘ultimi’ tre posti, l’Indianapolis Motor Speedway è tutto per il Team Penske. Comincia Josef Newgarden. Il numero 2 inaugura il run con 234.188 mph, confermandosi nel secondo giro sopra le 234 mph, con 234.004 mph. Newgarden chiude il terzo passaggio in 233.640 mph. Sotto la bandiera a scacchi in 233.400 mph, l’alfiere del Team Penske ottiene 233.808 mph, provvisoriamente al vertice della classifica.
Anche Will Power apre il suo run sopra le 234 mph, a 234.128. Il veterano cala leggermente al giro 2, in 233.955 mph e prende la bandiera bianca in 233.767. L’ultimo e decisivo passaggio si chude in 233.917. La media è elevatissima, di 233.917, superiore persino a quella di Newgarden.
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Non rimane che Scott McLaughlin. Alla guida della monoposto numero 3, il neozelandese si lancia a caccia di Power. Chiusa la prima tornata a 234.526 mph, McLaughlin non perde tanto ritmo ed anche al secondo giro si conferma sopra le 234 di media, con 234.371 mph.
Per lui, successivamente al terzo giro, a 234.168 mph, c’è soltanto la via verso la bandiera a scacchi. Il quarto giro è in 233.816 mph. Questo significa pole position, a 234.220 mph, dopo che nei tre precedenti tentatativi – in qualifica – non aveva mai fatto meglio del quattordicesimo posto. McLaughlin, per di più, ha conquistato la partenza al palo più veloce nella storia della Indy 500.

La graduatoria della Fast 6 della Indianapolis 500
Di seguito – con Scott McLaughlin ai vertici, in pole position – la graduatoria della Fast 6 valida per lo schieramento della 500 Miglia di Indianapolis 2024, quinta gara stagionale dell’IndyCar. La classifica è tratta direttamente dal sito ufficiale della serie.

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