Marcus Ericsson non ha apprezzato il comportamento dei commissari nella fase finale della 500 Miglia di Indianapolis che lo ha privato del secondo successo consecutivo.
Le fasi finali della 500 Miglia di Indianapolis 2023 sono state molto caotiche e piene di azione. Josef Newgarden ha trionfato all’ultimo giro con un sorpasso su Marcus Ericsson in curva 3.
La gara ha visto una prima bandiera rossa a causa dell’incidente tra Felix Rosenqvist e Kyle Kirkwood. Alla ripartenza l’incidente di Pato O’Ward nel tentativo di sorpasso su Ericsson e, infine, una carambola che ha coinvolto Christian Lundgaard, Ed Carpenter, Graham Rahal, Marco Andretti e Benjamin Pedersen. Quest’ultimo incidente è stato il punto chiave della gara. La direzione gara, quando mancavano quattro giri alla conclusione, ha esposto una nuova bandiera rossa mentre Ericsson era davanti.
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“È stato un finale ingiusto e pericoloso per la gara“, ha detto Ericsson a The Race. “Non abbiamo mai fatto una ripartenza subito dopo l’uscita dai box, in quanto non riusciamo a portare le gomme in temperatura. Penso di aver fatto tutto bene alla guida. Ho fatto una fantastica ripartenza, ho preso Josef completamente alla sprovvista e ho recuperato il distacco e mantenuto il comando alla curva 1. Congratulazioni a Josef, anche lui ha fatto tutto bene, quindi è un degno campione, ma sono solo piuttosto deluso dal modo in cui è finita. Non penso che fosse giusto.”
Fight. To. The. Finish.@josefnewgarden wins on the last lap. #INDYCAR // #indy500 pic.twitter.com/PDMvvp2X77
— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) May 28, 2023
In effetti il regolamento dell’IndyCar prevede la discrezionalità da parte dei commissari suI numero di giri con bandiera gialla prima della bandiera verde. In ogni caso l’indicazione dell’IndyCar è quella di cercare di finire la gara in condizioni di bandiera verde, ove possibile.
Tony Kanaan, invece, ha apprezzato la decisione di terminare la gara con la bandiera verde:
“Dobbiamo pensare allo spettacolo. E la più grande lamentela che abbiamo avuto ogni anno è stata che non avremmo dovuto finire la gara con le bandiere gialle. E questo farà male a qualcuno.”
Stesso pensiero ribadito da Roger Penske a The Race:
“L’abbiamo detto: vogliamo vedere una bandiera a scacchi, non una bandiera gialla.”
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