Scott Dixon, alfiere Ganassi e leggenda della IndyCar, ha ricevuto l’ennesimo riconoscimento di una carriera fenomenale, venendo inserito nella Hall of Fame quale membro della ‘classe 2024’
Scott Dixon, pilota Ganassi in IndyCar, è unanimamente considerato come uno dei piloti più forti della sua generazione. Il veterano neozelandese, classe 1980, ha conquistato sei volte il titolo IndyCar, tre 24 Ore di Dayton e la Indianapolis 500 nel 2008.
Più in generale, con il suo iconico numero 9, Dixon negli anni ha ottenuto il rispetto e l’ammirazione di avversari e addetti ai lavori, assumendo lo status di vera e propria leggenda. Per il kiwi, quella del 2023 è la stagione numero 21 in IndyCar. Un’annata che Dixon ha cominciato conquistando un terzo posto a Saint Petersburg e un quinto nella PPG 375.
Con le attenzioni rivolte all’imminente Gran Premio di Long Beach, il palmares del vincitore della Indy Lights del 2000 si è arricchito di un ulteriore riconoscimento. La nomina – in qualità di membro della ‘classe’ 2024 – nella Motorsports Hall of Fame d’America di Daytona Beach (Florida). L’annuncio è arrivato nella giornata di venerdì pomeriggio, alla presenza di Chip Ganassi, proprietario della celeberrima scuderia americana, nonché ‘datore di lavoro’ di Dixon dal 2002.
Il pilota neozelandese sarà in buona compagnia, visto che insieme a lui, nel marzo 2024, la cerimonia onorerà altri importanti personaggi. Tra questi, oltre a Jimmie Johnson, Paul Newman, John Surtees, ci saranno anche Jim Downing e Robert Hubbard, gli inventori del dispositivo HANS.
Le parole e gli onori
Chip Ganassi ha dato notizia dell’onoreficenza, celebrando Dixon con parole davvero speciali. Secondo quanto riportato dal portale Motorsport Week, il manager statunitense ha mostrato una grande soddisfazione e tanta gratitudine.
Ganassi ha insistito sul ruolo che negli anni Dixon si è ritagliato e sull’importanza che quest’ultimo ha avuto nella crescita e nell’affermazione della scuderia. Queste le sue parole: “Che onore, per me, essere qui in questo momento. Questo riconoscimento è andato al di là di una semplice nomina individuale, ma ha un valore immenso anche per la squadra“. La relazione tra il singolo e il gruppo è stata la cifra che ha guidato il breve discorso di Chip Ganassi.
“In effetti – ha proseguito il manager nativo di Pittsburgh – probabilmente il pilota che ha esemplificato al meglio ciò che significa essere parte della famiglia del Chip Ganassi Racing è proprio Scott Dixon. Lui rappresenta ciò che il Chip Ganassi Racing ha costruito negli anni“.
Il diretto interessato, da par sua, ha richiamato il percorso che lo ha condotto fin qui. “Il primo pensiero è andato ai miei esordi da pilota, al lavoro svolto con la mia famiglia e con i miei genitori”, ha dichiarato Dixon.
“Poi, ovviamente, il momento successivo è stato passare in rassegna i risultati ottenuti con Chip [Ganassi]. Sono più di venti anni che sono un pilota Ganassi, abbiamo passato tantissimi momenti e condividiamo dei ricordi straordinari”.
Per concludere, Dixon ha aggiunto: “Penso che quando un evento di tale portata si avvicini, quando ti ritrovi con i tuoi colleghi e con le persone che ho ammirato per molti anni, questo assumerà una importanza ancora maggiore e lo sentirò ancora di più. Personalmente credo che questo sia uno dei premi più importanti che si possano ottenere”.
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