Scott Dixon ha trionfato nella Bommarito 500 di Gateway, regalandosi la seconda vittoria consecutiva nella stagione IndyCar 2023
Vincendo la Bommarito 500 di Gateway, Scott Dixon si è regalato il secondo successo stagionale in IndyCar, completando al World Wide Technology Raceway un altro capolavoro strategico.
L’importanza della strategia
Sedicesimo al via a causa del motore sostituito, l’alfiere del Chip Ganassi Racing ha completato i 260 giri complessivi – 123 dei quali condotti in testa – fermandosi tre sole volte. Di base, il neozelandese ha allungato più di tutti lo stint iniziale (sulle primary). In effetti, il primo pit stop è arrivato solo al termine della tornata 65.
Montate le alternative (pneumatico al debutto sugli ovali), Dixon ha conquistato il primato al giro 113. Il nativo di Brisbane si è rifermato alla fine del giro 126, durante la seconda caution di giornata, causata dal compagno Takuma Sato. Di nuovo sulla dura e in testa al gruppo, il veterano ha gestito il terzo stint in maniera proficua, vincendo di fatto la gara in quella frazione.
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Dixon, infatti, ha controllato perfettamente le gomme e i consumi, rimanendo in pista per settanta tornate. L’ultima fermata (sempre per le primary) – al termine del passaggio 126 – lo ha lanciato verso il finale. Ripreso il comando al giro 221 – dopo il pit stop di Colton Herta – l’alfiere Ganassi lo ha mantenuto fino alla bandiera a scacchi.
Alla fine, il numero 9 è arrivato davanti a Pato O’Ward di 22″, con David Malukas terzo, ultimo tra i piloti a pieni giri. Eccetto Dixon, tutti gli altri concorrenti erano invece su cinque o quattro soste.
La grande gioia del vincitore Dixon
Complice l’errore di Josef Newgarden, a Portland e a Laguna Seca il confronto per il vertice sarà ridotto solamente alla sfida ‘interna’ tra Alex Palou (settimo a Madison) e Scott Dixon. Da rimarcare, inoltre, che Marcus Ericsson ha concluso la Bommarito 500 in decima posizione. Dunque, tre vetture di Chip Ganassi in Top 10.
Al netto dei calcoli e delle considerazioni statistiche, il veterano neozelandese ha minuziosamente descritto la sua domenica. “Ci sono stati sicuramente dei momenti di tensione“, ha detto Dixon a RACER. “Credo che la parte più difficile sia stata la ripartenza, quando eravamo in testa”.
L’alfiere Ganassi ha aggiunto: “Sapevo che potevamo mettere sotto pressione il gruppo dalla seconda alla quinta posizione, mettendolo in una situazione piuttosto vulnerabile. Ero conscio del fatto che, una volta raggiunti gli inseguitori, saremmo stati in grado di risparmiare e di raggiungere il chilometraggio necessario. In realtà tutto ha funzionato alla perfezione. Siamo riusciti ad andare oltre le nostre necessità”.
Poi ancora, parlando a Paddock Eye: “Con l’età si apprezzano molto di più le vittorie in gara. Credo di averlo detto più volte. Soprattutto con la concorrenza che c’è in questo momento”. Un pensiero è andato anche al lavoro del gruppo. “Sono molto contento per tutti. Abbiamo completato un ottimo lavoro, sin dalla scelta della penalità. La scelta della via alternativa ha funzionato perfettamente. Il chilometraggio della Honda è stato ancora una volta ottimo”.
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Copertina: Joe Skibinski/NTT IndyCar Series Credits
