IndyCar | Bommarito 500 – Gateway 2023: Scott Dixon raddoppia con un altro capolavoro!

Seconda vittoria consecutiva per Scott Dixon con un nuovo capolavoro strategico al Gateway, Palou 7° limita le perdite, Newgarden a muro

Dopo 6 titoli INDYCAR Scott Dixon dimostra di aver ancora tanto da dire, con la seconda vittoria consecutiva dopo quella a Indianapolis due settimane fa, e di nuovo capolavoro strategico che gli ha consentito di vincere con 22 secondi su Pato O’Ward e 2 soste in meno sull’ovale corto di Gateway, partendo dalla 16ª posizione.

La chiave della gara del numero 9 è stata una micidiale gestione gara, con un primo stint da ben 64 giri, record assieme a Power, un secondo stint molto regolare sulle gomme option, che ha fatto durare fino alla provvidenziale caution del giro 123, la seconda e ultima dopo quella iniziale. Con i leader Newgarden e O’Ward che si erano già fermati, ma rientrano per rabboccare, Dixon prende il comando effettivo della corsa, e nei fatti non lo mollerà più.

O’Ward e Newgarden, entrambi motorizzati Chevrolet, non hanno la gestione carburante per arrivare fino in fondo con solo un’altra sosta, e preferiscono fare 3 stint di 40 giri per arrivare alla fine, mentre Dixon metronomicamente riesce ad allungare fino al giro 195, per poi effettuare un altro mostruoso stint di 65 giri.

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O’Ward, privato di una vittoria altrimenti facile, specie dopo la toccata a muro di Newgarden che ha chiuso la striscia di vittorie sugli ovali del pilota Penske, è secondo al traguardo, e non può che dire che questo “è Scott Dixon”.

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David Malukas è stato un’altro grande protagonista della corsa, il giovane di Dale Coyne ha lottato con O’Ward all’inizio e alla fine della gara, restando sempre nel gruppo dei primi con uno stile molto aggressivo.

Chiudono la top-10 Rossi, McLaughlin, Herta, Palou, Rosenqvist, Power e Ericsson. Alex Palou, dopo una gara relativamente anonima ma regolare, ha ora 74 punti di vantaggio su Dixon con due gare alla fine, quasi una gara e mezza di vantaggio, e può chiudere i giochi su una pista favorevole come Portland.

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Cronaca della gara indycar scott dixon gateway

La partenza sembra regolare, Newgarden guida con Malukas subito aggressivo su O’Ward, ma subito la #55 di Pedersen va a muro in curva 1, ed è caution. Il rookie è stato toccato da dietro da Ed Carpenter, forse per via della polvere sollevata dal filler all’interno. Sotto Caution Ferrucci è il primo a montare la gomma option, novità del weekend.

Si riparte al giro 11, Malukas di nuovo attacca e supera O’Ward. Dietro, Lundqvist, al debutto in IndyCar, va subito in lotta con McLaughlin e Palou a metà gruppo. Newgarden mantiene il comando davanti a Herta, Malukas, e il trio McLaren di Rosenqvist, O’Ward e Rossi.

La gara poi si fa piuttosto processionaria nei primi 50 giri. con Herta che rimane a circa un secondo da Newgarden. Al giro 56 però Herta, poco dopo il doppiaggio di Sato, molto lento dopo una toccata a muro, perde ritmo e viene superato dai primi fino a Rosenqvist, ora 4°, ed è costretto a fermarsi. Nello stesso giro Lundqvist, Palou e Ilott si fermano, e Palou monta le option rosse.

Newgarden e O’Ward in lotta indycar scott dixon gateway

Al giro 62 si fermano i primi, inclusi i piloti McLaren, Newgarden e Malukas, lasciando Power e Dixon davanti, che riescono ad allungare lo stint di ben tre giri.

A guadagnare dal ciclo è Herta, che rientra secondo dietro a Newgarden, ma davanti a O’Ward e Malukas. O’Ward però è sulle Option così come Newgarden, ma riesce a guadgnare su entrambi, e supera infine Herta, che invece inizia a perdere terreno, ben 7 secondi al giro 84. O’Ward si piazza in scia di Newgarden, ma non ne ha per superare il pilota Penske.

Il secondo ciclo di soste vede i primi 2 rientrare al giro 102/103, tornando sulle primary, mentre Herta e Malukas allungano lo stint di 10 giri. Newgarden rientra appena davanti a O’Ward, che però trova più traffico. Infine però Newgarden si trova dietro a Malukas e O’Ward ci prova, ma viene bloccato.

L’incidente di Sato passa la palla a Dixon

Al giro 123 Takuma Sato va a muro cambiando il volto della gara. Davanti Dixon è l’ultimo a non essersi fermato, con Newgarden e O’Ward ormai 2° e 3°.

Sotto caution rientra ovviamente Dixon, ma anche Newgarden, O’Ward, McLaughlin, Rossi e Rosenqvist rientrano, con lo svedese che ha però un problema nella sosta perdendo la posteriore sinistra pochi metri dopo la ripartenza.

Un secondo gruppo di piloti, tra cui Herta, si ferma il giro dopo una volta accortosi del vantaggio strategico degli altri.

La Top-10 totalmente stravolta vede Dixon quindi ora davanti a Newgarden, O’Ward, Rossi, McLaughlin, Malukas, Canapino, VeeKay, Hunter-Reay e Ferrucci.

Si riparte al giro 136, con Newgarden e O’Ward che vanno al contatto sul rettilineo opposto, mentre un giro dopo Malukas supera McLaughlin. Poi la situazione si stabilizza, mentre dietro Palou si porta in top-10 superando Herta, che conserva carburante.

O’Ward, frustrato finora in questa gara, cambia strategia e si ferma al giro 165, coperto però da Newgarden un giro dopo, con il pilota Penske che però perde la posizione. Anche Rossi, Malukas e Palou si piazzano su questa strategia.

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Anche Ericsson, a questo punto secondo passa alla strategia della doppia sosta finale al giro 179, seguito da Herta un giro dopo.

Dixon, Power e Grosjean (a quasi un giro) restano nel gruppo di testa puntando a una sosta finale, ma solo i motorizzati Honda sembrano avere speranze di farcela, e infatti Power rientra al giro 190.

Dixon infine si ferma al giro 196, lo informano che sta lottando per la vittoria, e rientra in 11a posizione, con Grosjean che si ferma il giro dopo, doppiato da Dixon.

Malukas, Ericcson, McLaughlin si fermano tentando un overcut, e Newgarden risponde al giro 209, fermandosi prima di O’Ward.

O’Ward rimane solo al comando, con l’ordine di spingere, mentre Newgarden trova traffico con DeFrancesco, perde grip e tocca il muro, danneggiando lo sterzo ed è quindi costretto al ritiro, chiudendo le sue chance di campionato e di fare “filotto” sugli ovali.

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Subito dopo McLaughlin viene spinto nei marbles da Malukas, mentre O’Ward rientra ai box con 46 giri alla fine proprio davanti al pilota Dale Coyne.

Dixon con 40 giri alla fine torna quindi in testa, con 20 secondi su O’Ward, seguito da Power, che sembra più veloce ma non lo sorpassa. La situazione rimane stabile, con O’Ward che non sfrutta il possibile vantaggio di carburante su Dixon per recuperare.

Nel finale Dixon cala il passo, si fa superare dai doppiati e stringe duro, mentre O’Ward non regge il ritmo di Malukas, che quasi lo supera negli ultimi giri. Alla fine però c’è abbastanza benzina per la vittoria n°55 di Dixon.


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Copertina: Chris Owens/INDYCAR

 

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