Dal testacoda che poteva costargli la gara, alle polemiche per l’incidente nel finale, Josef Newgarden ha dato parimenti lustro alle sue abilità, vincendo la Bommarito 500 e rilanciandosi anche in ottica classifica dell’IndyCar
La vittoria della Bommarito 500 ha riportato Josef Newgarden al primato in IndyCar, come non gli era più capitato dall’Indianapolis 500 dello scorso Maggio. L’alfiere del Team Penske non è stato esente da errori. Anzi, al giro 196 ha rischiato di andare a sbattere, complice un testacoda. Sfruttando al meglio le varie neutralizzazioni, comunque, il numero 2 si è sempre mantenuto nella corsa per il vertice.
Grazie ai suoi meccanici, poi – in occasione dell’ultima sosta, a fine giro 243 – Newgarden ha scavalcato Scott McLaughlin ai box. Il neozelandese si è così dovuto accodare. Il nativo di Hendersonville è stato poi ‘coinvolto’ nell’incidente dei meno dieci giri dalla fine, che ha portato Will Power al ritiro. In realtà, i dati telemtrici hanno pienamente scagionato il classe 1990, ma le polemiche non sono lo stesso mancate.
Alla ripartenza successiva alla bandiera rossa, comunque, Newgarden ha sfruttato al meglio la sua esperienza, prendendo un vantaggio necessario su McLaughlin tale da non concedergli la scia. Dunque, i soli 17 giri condotti in testa sui 260 totali, si sono rivelati decisivi. Sotto la bandiera a scacchi, infatti, il numero 2 si è preso il successo dell’evento di Madison.
Le impressioni di Josef Newgarden
Al termine della gara, Newgarden ha analizzato i principali passaggi della sua giornata, con un accento particolare sul traffico. Il tema della carambola che – tra gli altri – ha visto coinvolti Power è Alexander Rossi è stato ovviamente centrale.
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Secondo quanto riportato da Paddock Eye, Newgarden ha dichiarato: “Il confronto è stato davvero serrato, fino all’ultimo. E’ stato molto complesso cercare di gestire al meglio il traffico e le sequenze delle soste“.
Poi, ha aggiunto: “Se alla fine ci chiedete come abbiamo vinto, la macchina è stata certamente veloce. Siamo stati molto bravi nel traffico, il che ha fatto la differenza. Tuttavia, per noi, è indubbia la portata dell’ultimo pit stop. Un vero affare. Se non ci fosse riuscito, sarebbe stato difficile dire se funzionava. Di certo, però, è stato un ingrediente fondamentale per vincere la gara. I nostri ragazzi ai box hanno avuto un grande merito”.
In secondo luogo, il pilota del Tennessee ha offerto la sua visione a proposito dell’incidente. “Stavo cercando di andare il più tardi possibile. Non è stata una ripartenza diversa da quelle che ho fatto in precedenza. Ho fatto molte ripartenze da primo e non c’è stata differenza rispetto ad una tardiva accelerazione. Quindi non so se cambierei molto“.
E ancora: “Una collisione è l’ultima cosa che si vorrebbe accadesse, alla fine. Non voglio un disastro, quindi non stavo cercando di crearlo. Non era mia intenzione. Comunque, non so se modificherei di molto quelle dinamiche”.
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Copertina: Paul Hurley/Official NTT IndyCar Series Website Credits