In vista del 2025, Romain Grosjean vorrebbe continuare in IndyCar, nonostante l’aumento dei costi che potrebbe portarlo a disputare ‘soltanto’ l’IMSA
Romain Grosjean vorrebbe gareggiare in IndyCar anche nel 2025, ma l’aumento dei costi – relativo soprattutto ai motori ibridi – ha messo in forte discussione il ‘suo’ sedile in Juncos Hollinger Racing. Il classe 1986 è infatti un atleta professionista (pagato per correre) e dunque soggetto alle disponibilità della scuderia che lo sceglie per competere.
Tuttavia, a fronte della mancanza di finanziamenti, anche in IndyCar non di rado si è puntato sui cosiddetti ‘piloti con la valigia’. Non è detto in effetti che lo Juncos Hollinger Racing disponga delle risorse necessarie per confermarlo, nonostante un’annata tutto sommato positiva. Nel 2024, in effetti, il francese ha disputato tutto il Campionato, ottenendo sei Top 10.
Grosjean inoltre ha pilotato la Lamborghini SC63 LMDh/GTP nella 24 Ore di Le Mans (tredicesimo), oltreché in alcuni eventi dell’IMSA. Se non si trovasse il modo per continuare con le monoposto, dunque, l’anno prossimo l’ex alfiere della Renault in Formula 1 potrebbe allora presenziare soltanto nell’Endurance.
Le riflessioni di Romain Grosjean
Nell’analizzare il momento, Grosjean ha offerto una panoramica generale, sottolineando con grande enfasi il fattore dell’aumento dei costi dell’IndyCar nel corso dell’ultima stagione.
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Parlando con RACER, l’ex pilota della Formula 1 ha spiegato: “È una questione di budget. Per cui, al momento, non ho nulla in programma. Questa è la situazione. Penso che l’anno scorso sia stata probabilmente una delle mie migliori stagioni. Potrei però finire per non essere sulla griglia l’anno prossimo, solo perché la pubblicità è stata orrenda per la IndyCar e l’ibrido ha portato i costi a un livello insopportabile per le squadre“.
In secondo luogo, Grosjean si è soffermato sul lavoro svolto in Juncos Hollinger Racing e sulle sue intenzioni di dare una continuità. In questi termini: “Penso che abbiamo costruito qualcosa di buono che vorrei portare avant, tanto quanto loro. Abbiamo però bisogno di soldi. Stiamo cercando attivamente di trovare i fondi per la macchina. Poi, una volta finanziata la macchina, potremo andare a correre”.
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In quest’ottica, attingendo alle relazioni che ha costruito nel corso della sua carriera, Grosjean sta cercando di mettere in contatto la compagine statunitense-argentina con dei potenziali investitori. Lo ha rimarcato lui stesso, aggiungendo: “Ritengo che sia un po’ il mio dovere muovermi e aiutarli. È lì che ci troviamo”.
Contestualmente, ci sarebbe un’altra opportunità potenziale, ossia il Dale Coyne Racing che non ha ancora annunciato i suoi piloti. Proprio con la compagine di Dale Coyne, il transalpino ha esordito in IndyCar, nel 2021, prima di andare in Andretti. Tuttavia, non sono mai venuti meno i canali di comunicazione con il suo ex Team Principal.
Tant’è che ha dichiarato: “Io non ho mai smesso di parlare con Dale Coyne. Gli voglio davvero bene e mi tengo sempre in contatto con lui. Non sono un genio, ma credo che siano rimaste solo due squadre in griglia per fare un discorso di corsa”.
E ancora: “C’è molto lavoro da fare in Dale Coyne Racing. Le ultime due stagioni sono state un po’ difficili. Per resterebbe comunque un’opzione, se non dovessi farcela con lo Juncos Hollinger Racing. Si potrebbe tornare a lavorare e costruire da dove eravamo prima, sperando di fare qualcosa di buono”.
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Copertina: RACER/Phillip Abbott/Motorsport Images Credits