Gennaio 17, 2025
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IndyCar | Di quale cambio di rotta necessita la categoria? La ricetta di Pato O’Ward

Pato O’Ward ha offerto la sua visione, a proposito del cambio di regolamento nella IndyCar, suggerendo tuttavia che rispetto ai motori la priorità fosse ben altra

Il prossimo anno, la IndyCar affronterà un importante cambio a livello regolamentare, rispetto al quale, però, Pato O’Ward ha mostrato qualche perplessità. Secondo il messicano, infatti, le aree di intervento sarebbero dovute essere ben diverse, rispetto alla parte motoristica.

Come noto, nel 2024, l’IndyCar vedrà infatti l’esordio delle nuove motorizzazioni turbo ibride. Nello specifico, si è scelto di mantenere i V6 biturbo da 2.2 litri già in vigore, potenziandoli con una parte elettrica. Il risultato è che, una volta entrata in funzione, quest’ultima fornirà fino a 150 cavalli in più.

Invece, l’alfiere Arrow McLaren avrebbe per l’appunto preferito che fosse realizzato un nuovo telaio. Gli attuali prototipi, infatti, di base utilizzano ancora gli chassis Dallara IR12, aggiornati ‘aerodinamicamente’ nel 2018 e per questo rinominati IR18.

Il suggerimento di Pato O’Ward

Intervistato da Autosport, O’Ward ha proposto le sue ragioni: “Sono sicuramente uno di quelli che si trova sulla barca della nuova auto“.

Poi, il futuro pilota di riserva McLaren in F1 ha così approfondito il concetto, senza nessuna perifrasi: “È fastidioso che questa nuova era di motori non sia accompagnata da una nuova vettura, perché ne necessitiamo davvero. Abbiamo disperatamente bisogno di una nuova auto prima di un nuovo motore, secondo me“.

Sennonché: “Come sapete, tuttavia, non sono io a decidere. Tutto ciò che posso fare è guidare le auto, contribuire a svilupparle al meglio e massimizzarne le prestazioni. Detto questo, ritengo davvero che la IndyCar si trovi in una posizione nella quale dobbiamo evolvere e fare grandi passi. Non possiamo fare piccoli passi”.

Non solo. A conferma della sua posizione, il classe 1999 ha portato un esempio concreto, portando come riferimento le linee delle auto ibride apparteneneti alla classe GTP che competono nel campionato IMSA SportsCar. Sullo sfondo, inoltre, anche le attuali Formula 1.

O’Ward, infatti, è reduce dalle FP1 del Gran Premio di Abu Dhabi, oltreché dalle prove successive al Gran Premio. In entrambi i casi, il ventiquattrenne ha guidato la McLaren MCL60 del 2023, facendo segnare degli ottimi riscontri cronometrici.


Leggi anche: F1 | Sorpresa O’Ward: ottimo secondo nei test post-stagionali di Abu Dhabi


L’apprezzamento sui nuovi prototipi IMSA – che hanno esordito nel 2023 a Daytona – è servito per riprendere il paragone con la F1. “Guardate l’IMSA con le nuove auto LMDh, sono davvero forti“, ha detto O’Ward. “Il loro motore si spegne a metà della corsia dei box e se tu le guardi, vedi quanto la tecnologia sia una figata pazzesca. Se poi si guardano le attuali auto di F1 e tutto quello che ci sta dentro, non c’è persona che non venga qui e non ne sia affascinato“.

F1 Cambio O'Ward
Più che sul cambio dei motori, O’Ward avrebbe puntato su un nuovo telaio, che invece sarà ancora quello del 2012, pur con le specifiche del 2018 – Official NTT IndyCar Series Website Credits

E ancora, nel rincarare la dose, il portacolori Arrow McLaren ha espresso quelle che vorrebbe fossero le sue sensazioni. “Se fossi io il responsabile, il mio obiettivo sarebbe quello di far gridare alla gente il loro giubilo per le nuove IndyCar. Si deve creare entusiasmo ed aspettativa nei confronti di ciò che sta arrivando e di ciò che si sta evolvendo. Ed è quello che è in questo momento“.

I primi collaudi in pista

Ad ogni modo, prima ancora che su un possibile futuro da progettista, la principale – e più immediata – preoccupazione del numero 5 resta ovviamente la prossima stagione in IndyCar. O’Ward, per altro, è entrato a far parte della ristretta lista di piloti che hanno già testato il sistema ibrido. In particolare, in alcune prove effettuate a Sebring, alla fine dello scorso Settembre.


Leggi anche: IndyCar | Le ‘ultime’: O’Ward in F1, Canapino confermato, Rasmussen esordirà con Ed Carpenter Racing


Richiamando l’esperienza delle prove in Florida, O’Ward ha voluto offrire una disamina sulle novità, ma anche sulle possibili criticità, che il 2024 potrà offrire. “L’anno prossimo sarà sicuramente insidioso e ritengo che sarà una sfida per tutti, in termini di affidabilità generale. L’altro grande elemento di confronto, poi, starà nella capacità di ottimizzare questa affidabilità“.

Nel concludere la sua intervista, il nativo di Monterrey ha aggiunto: “Penso che le regole non siano ancora molto chiare su tutto quello, e in che modo ciò, sarà escluso, né su cosa si può o non si può fare. Perciò, rimaniamo in attesa, sebbene si tratti di un lavoro in continua progressione. Alla fine, sarà una curva di apprendimento“.


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Copertina: Official NTT IndyCar Series Website Credits

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