Dopo il mancato prolungamento del contratto con l’Arrow McLaren, Alexander Rossi ha cominciato a guardarsi intorno, con l’obiettivo di restare in IndyCar e soprattutto con una realtà che gli consenta di giocarsi il vertice
In conclusione l’avventura con l’Arrow McLaren, Alexander Rossi ha cominciato a fare le sue valutazioni, nonostante – in queste settimane – sembri difficile trovare un altro sedile di vertice per l’IndyCar. La compagine diretta da Gavin Ward ha infatti deciso di prendere Christian Lundgaard (sulla vettura numero 7), affiancandolo a Pato O’Ward e a Nolan Siegel.
Il californiano, dunque, si è ritrovato in una posizione non facile. Già il passaggio dall’Andretti Global all’Arrow McLaren non è sempre stato sinonimo di ‘soddisfazioni’. In questi due anni, Rossi ha sicuramente messo in mostra – soprattutto nel 2024 – una grande costanza. Nel contempo, non è fin qui mai andato oltre due terzi posti. Non il massimo, per un pilota che in Andretti è stato un punto di riferimento.
L’ottica, allora, sarebbe quella di cogliere il cambiamento in atto per rilanciarsi. Il problema, tuttavia, è che le squadre del blasone di Rossi sembrano tutte al completo. L’opzione migliore sarebbe quella del Rahal Letterman Lanigan Racing, che ancora non ha annunciato il sostituto di Lundgaard. Il classe 1991 potrebbe però doversela vedere con Juri Vips o con Zane Maloney, entrambi accostati alla storica compagine.
Le riflessioni di Rossi
Sebbene non manchino le incertezze e ‘gli incastri’ appaiano di difficile soluzione, Alexander Rossi è apparso convinto delle carte che ha a disposizione. Del resto – come ha dimostrato la gestione di Zak Brown e di Gavin Ward in Arrow McLaren – neanche un contratto firmato è sinonimo di piene garanzie.
Leggi anche: IndyCar | L’auspicio di Zak Brown per la lotta al vertice dell’Arrow McLaren: “Servirà maggiore consistenza”
“Ho mantenuto in sospeso diverse situazioni, a proposito dell’IndyCar“, ha rimarcato il nativo di Nevada City a The Race. “In primo luogo, tornare a competere per Campionato, come nel 2018 e nel 2019. Inoltre, mi piacerebbe rivincere una Indianapolis 500 e bere il latte riservato al primato. Sono queste le mie principali motivazioni“.
E ancora: “Non c’è nessun piano di lasciare questa categoria. Ho ancora molto da fare qui. Dunque, la prossima decisione prenderà in considerazione soltanto ciò che mi darà la migliore opportunità di andare là fuori e realizzare tali aspettative“.
In secondo luogo, l’ex pilota della Manor Marussia in Formula 1 si è guardato indietro. A tal proposito – senza pentimento alcuno per come è andata con l’Arrow McLaren – ha dichiarato: “Si può sempre guardare al passato, alle cose che sono sfuggite e a quelle che si sarebbero potute fare in modo diverso. Alla fine, però, non è così che funziona la vita e bisogna solo godersi le opportunità che sono capitate“.
Ripensando pure alla conclusione della sua carriera in Andretti, Rossi ha ribadito: “Per un lungo periodo di tempo ho conosciuto un solo modo di correre in IndyCar. Ho lavorato con un unico motorista e c’erano molti aspetti che pensavo fossero specifici per la serie, ma che in realtà lo erano. Ho perciò imparato moltissimo dalle persone con cui mi sono confrontato. Questo è l’aspetto più positivo da considerare“.
Segui il nostro canale Telegram dedicato all’IndyCar
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter
Copertina: Official Alexander Rossi Twitter Account Credits
