Terzo posto per Pato O’Ward al Gallagher Grand Prix di Indianapolis, ma per Arrow McLaren la vittoria nella stagione 2023 della IndyCar continua ad essere lontana
Patricio O’Ward ha concluso al terzo posto il Gallagher Grand Prix – sul tracciato stradale di Indianapolis – conquistando il sesto podio stagionale in IndyCar. Il portacolori dell’Arrow McLaren ha vinto la sfida interna alla compagine diretta da Gavin Ward. Alexander Rossi è infatti arrivato quinto (alla quarta Top 5 nel 2023). Felix Rosenqvist, invece, non ha visto la bandiera a scacchi, a causa di un problema tecnico.
In una due giorni complicata dal ‘caso Alex Palou‘, per la squadra di Zak Brown le migliori risposte sono arrivate dalla pista. In qualifica, tutti e tre i piloti si sono piazzati nella Top 10, con Rossi terzo, O’Ward quarto e Rosenqvist decimo.
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In gara, poi, il messicano e lo statunitense (ma anche Rosenqvist nelle fasi iniziali), si sono mantenuti costantemente nelle posizioni di vertice, sebbene mai realmente in grado di giocarsi la vittoria finale.
Il passo di Graham Rahal, ma anche quello del rimontante Scott Dixon (certamente aiutato dalla caution), sono infatti apparsi di un altro livello. A conti fatti, però, Arrow McLaren ha lasciato l’Indianapolis Motor Speedway forte di una prova convincente. Un risultato, che potrà sicuramente essere d’aiuto in vista dei prossimi appuntamenti.
Il podio, l’obiettivo minimo
Quarto in qualifica, il messicano ha cominciato la gara con pneumatici primary nuovi. Sin dalle battute iniziali, il nativo di Monterrey ha ingaggiato una serata battaglia con Christian Lundgaard (Rahal Letterman Lanigan Racing). O’Ward l’ha passato in partenza, poi il danese si è rifatto, in curva 1, al giro 13.
Fermatosi per la prima sosta al termine del giro 16, l’alfiere Arrow McLaren è passato alla mescola più morbida, nuova. Anche nei successivi due pit stop (rispettivamente, al termine del giro 39 e del 62), O’Ward ha confermato le alternative (ma usate), in entrambi i casi.
Scavalcato Rossi – che era su un’altra tattica (sempre tre soste, ma il numero 7 è partito con le morbide nuove, poi ha montato prime usate e ancora due treni di alternative già rodate), alla fine O’Ward ha approfittato di alcuni problemi con il rifornimento di Lundgaard – al secondo pit stop del danese – per sopravanzarlo, mantenendolo alle sue spalle fino alla fine.
Il podio – al termine delle 85 tornate complessive – ha rappresentato il raggiungimento dell’obiettivo minimo. O’Ward ha ribadito come la sua unica ossessione sia vincere, per quanto evidentemente manchi ancora qualcosa.

Si può ottenere di meglio
Sull’argomento, il giovane messicano è stato piuttosto esplicito. “Un successo sarebbe fantastico. Io voglio vincere. Mi sono impegnato al massimo in ogni gara. Non c’è niente che desideri di più che ottenere vittorie“, ha detto O’Ward a RACER.
In secondo luogo, il numero 5 è andato ad analizzare la prestazione nell’evento dell’Indiana. Nel complesso, O’Ward ha apprezzatto il fatto di aver sfruttato al massimo una vettura che non era certamente la più veloce in circolazione. “Ho spinto ad ogni giro. Questo modo di correre ha ricordato molto Mid-Ohio di quest’anno“, ha osservato il classe 1999. “Sono molto soddisfatto. Penso che la squadra abbia compiuto un lavoro fenomenale sulla mia strategia, come pure ai box“.
Sempre l’ex pilota della Carlin ha poi aggiunto, per concludere: “Sono stato molto contento del bilanciamento della mia vettura. Ovviamente dobbiamo recuperare un po’ di terreno in un’area. Sono comunque molto soddisfatto dei dati raccolti. A metà gara mi hanno detto che ero terzo. Dixon e Rahal sono stati davvero veloci. Io, invece, ho faticato a tenere dietro Lundgaard. Ma, sì, l’abbiamo gestita molto bene“.
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Copertina: Chris Owens/Official NTT IndyCar Series Official Website Credits