La vittoria sullo stradale di Indianapolis ha regalato a Palou la testa della classifica, con l’iberico che ha lanciato la propria candidatura sia per la Indy 500, che per il prosieguo della stagione IndyCar 2023
Il GMR Gran Prix d’Indianapolis – primo dei due eventi IndyCar sulla configurazione stradale della pista – si è concluso con Palou che ha guadagnato la testa della classifica piloti.
Scattato terzo, l’iberico del Chip Ganassi Racing ha mostrato una netta superiorità, vincendo con oltre 16″ di vantaggio su Pato O’Ward. Terzo è arrivato Alexander Rossi, davanti a Christian Lundgaard, poleman di giornata.
La IndyCar si è confermata una categoria molto equilibrata. Il successo del classe 1997, infatti, è coinciso con il quinto vincitore diverso in altrettanti appuntamenti disputati.
keeping things ~competitive~
5 races. 5 winners. pic.twitter.com/DrePwbwV2Y
— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) May 14, 2023
La variabile pneumatici
Partito molto forte, Palou ha sfruttato al meglio le sue gomme option – le ‘alternative’ – nuove per prendere la testa della gara già durante il primo giro.
Let him cook 👨🍳.
Chef @AlexPalou was unstoppable today.#INDYCAR // #INDYGP pic.twitter.com/VoJyudmuwy
— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) May 13, 2023
La scelta di impostare le soste montando tre set di prime (dunque la mescola più dura) già rodate, per ciascuna fermata, si è rivelata la migliore. A maggior ragione – visti i 28 C° dell’asfalto e i 41 C° dell’aria – nella misura in cui le gomme ‘rosse’ hanno invece accusato un degrado maggiore.
Il catalano – che pure nelle fasi iniziali si è confrontato con Lundgaard – ha condotto le danze per 52 giri sugli 85 totali, amministrando nel finale.
Riscossa Arrow McLaren, delusione Lundgaard.
Con Palou in testa, l’ultima sezione del Gran Premio ha avuto nelle Arrow McLaren di O’Ward e Rossi le principali protagoniste. Per contro, chi ha più pagato l’oscillazione del comportamento delle mescole, è stato proprio Christian Lundgaard.
Il danese, in effetti, ha sofferto l’usura repentina della mescola ‘alt’ – soprattutto degli pneumatici posteriori – ed è poi crollato nel finale, quando, sulle gomme più dure, ha lasciato il campo ai più diretti avversari. A rendere ancora più difficoltosa la situazione, la necessità di risparmiare carburante.
In particolare, dopo averlo già sorpassato in pista, O’Ward ha confermato la sua posizione nei confronti dell’alfiere Rahal Letterman Racing una volta effettuata la sosta, alla fine del giro 62, per le morbide nuove.
Il messicano è cresciuto alla distanza e pur senza nessuna tangibile possibilità di vittoria, il sabato dell’Indiana ha valorizzato una prestazione d’incoraggiante costanza.
Il terzo piazzamento d’onore in cinque gare (Saint Petersburg, Fort Worth, Indianapolis) ha attestato il classe 1999 alle spalle di Palou nella generale, distanziato di sei punti dal portacolori Ganassi.
Rossi, da parte sua, il podio se l’è conquistato a dieci giri dalla fine, strappandolo proprio a Lundgaard, per altro rimasto senza Push To Pass. L’affondo decisivo, all’interno della curva 7, è valso al nativo di Nevada City il terzo gradino del podio. Un podio, che Rossi non aveva ancora raggiunto nel 2023.
Cheers to another great race.#INDYCAR // #INDYGP pic.twitter.com/ZRolkNnxsa
— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) May 14, 2023
A completamento della giornata Arrow McLaren, c’è stata la quinta piazza di Felix Rosenqvist. Lo svedese, pur avendo piuttosto fatticato nello stint iniziale con le prime, ha comunque reso possibile il piazzamento, in Top 5, di tutte e tre le vetture della scuderia con base ad Indianapolis.
Le parole di Palou
Raggiante, Alex Palou ha espresso tutta la propria soddisfazione nelle interviste successive alla gara.
Al portale Paddock Eye, il catalano ha dichiarato: “Finalmente abbiamo vinto una gara nel 2023. Sono davvero contento. È stata una gara straordinaria e averla conquistata con un vantaggio così netto ci ha inorgoglito“.
Palou ha poi aggiunto: “Eravamo consci delle potenzialità della macchina, sin dalle prime libere e in effetti siamo stati sempre veloci. Una volta saputo che saremmo partiti con gli pneumatici rossi, ci siamo resi conto che potevamo giocarci il successo“.
Infine, un pensiero per la squadra: “I ragazzi hanno realizzato un lavoro straordinario. Non ho dovuto far altro che finalizzarlo“.
Obiettivo Indianapolis 500
Archiviata la due giorni sulla configurazione stradale dell’Indianapolis Motor Speedway, per la IndyCar tutte le attenzioni saranno da questo momento rivolte all’edizione numero 107 della 500 Miglia di Indianapolis.
Per quest’anno, inoltre, i punti assegnati torneranno ad essere come nelle altre gare, senza più il doppio punteggio in vigore tra il 2014 e il 2022.
Le emozioni e i colpi di scena non mancheranno.
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter
Copertina: Joe Skibinski Credits/NTT IndyCar Series