Reduce dal successo in Alabama, McLaughlin si appresta ad affrontare le due gare di Indianapolis, candidandosi alle posizioni di vertice del campionato IndyCar
Maggio, per la IndyCar, è il mese di Indianapolis e Scott McLaughlin è pronto per il confronto di vertice.
In effetti, dopo la grande vittoria di Birmingham, McLaughlin misurerà le proprie ambizioni nelle due gare dell’Indiana: il GMR Gran Prix e la Indy 500.
Attualmente quarto nella generale – a undici punti dal capofila Marcus Ericsson – il neozelandese, a Birmingham, ha portato a termine quella che lui stesso ha definito “probabilmente, la gara più completa da me corsa in IndyCar”, oltreché “un modo perfetto per dare il via a quello che sarà un mese fondamentale”.
Il pilota Penske ha così riscattato un inizio di stagione non esemplare. Prima di Birmingham, infatti, il miglior risultato era stato il sesto posto nella PPG 375.
Il duello con Grosjean
Al Barber Motorsports Park, McLaughlin ha infiammato gli appassionati, giocandosi con Grosjean il successo della gara.
D’altro canto, nel traffico dopo la prima delle tre soste (fine giro 15), il numero 3 ha gestito sapientemente lo stint, tra i doppiaggi e la necessità di risalire.
Alla tornata 37, McLaughlin ha scavalcato il compagno Newgarden per la prima posizione, salvo poi doversi fermare – alla fine del giro 38 – per il secondo pit stop. A stretto contatto con Romain Grosjean nell’ultima porzione di gara, l’evento di Birmingham si è deciso a 19 giri dalla fine.
Complice un largo del francese in curva 5, senza più Push To Pass, il pilota Penske ne ha approfittato, in accelerazione, per andare in testa.
Preso il comando, il neozelandese ha allungato, gestendo al meglio gli ultimi 18 passaggi, fino alla bandiera a scacchi.
First win of the year always hits different. pic.twitter.com/oA6kqy0z9x
— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) May 1, 2023
Il confronto al vertice
La modalità con la quale è maturata la vittoria in Alabama, ha rimarcato la capacità di McLaughlin di aver pienamente preso le misure alla categoria a ruote scoperte.
Alla terza stagione completa in IndyCar, il classe 1993 – tre volte vincitore della Supercars australiana – ha spiegato come per essere competitivo, in una contesto così diverso, abbia dovuto cambiare il proprio approccio, rimodulando la propria mentalità.
“Non si tratta di vincere tutte le gare in questa serie di corse“, ha dichiarato l’alfiere Penske al portale ufficiale della IndyCar. Il nativo di Christchurch ha poi aggiunto: “L’importante è essere costanti nel campionato. È proprio questo il nostro obiettivo fin dall’inizio“.
McLaughlin e la Penske si presentano dunque in piena forma, pronti per due gare fondamentali in vista del proseguo della stagione.
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Copertina: Official NTT IndyCar Series Website