Settembre 15, 2024
Paddock News 24
IndyCar

IndyCar | GP Monterey | Laguna Seca 2023 – Anteprima e Orari TV

Laguna Seca chiude il sipario sulla stagione IndyCar 2023, l’ultima gara senza ibrido: anteprima e orari TV

IndyCar Laguna Seca Orari

Laguna Seca, il circuito forse più riconosciuto in America dopo Indianapolis, è il finale di una grande stagione IndyCar: con Alex Palou già matematicamente campione, gli occhi e la testa sono già puntati al 2024 con nuovi piloti in cerca di conferme, tra cui Juri Vips, e soprattutto lo sviluppo delle unità ibride. Infatti un sistema da 100 kW montato al posteriore sarà accoppiato ai motori da 2,2 litri e 700 cavalli che abbiamo visto fin dal 2012.

Il circuito

Forse uno dei più iconici stradali americani, Laguna Seca ospiterà il finale di stagione quest’anno per l’ultima volta, visto che Nashville è già stata confermata come gran finale dal 2024. Il tracciato californiano è stato uno dei caposaldi della CART per molti anni, ma dopo l’uscita dal calendario della ChampCar nel 2004 non è tornato in IndyCar se non nel 2019 e nel 2021.

Situato nella cittadina di Monterey, in California e adagiato sul fianco di una collina, è un circuito molto tecnico con tanti cambi di direzione. Dal rettilineo di partenza infatti si scende verso il tornante Andretti per poi iniziare la parte in salita fino al Cavatappi. Questa curva è in cima alla collina con un forte cambio di direzione che riporta in discesa verso il traguardo. Il rettilineo del traguardo non è molto lungo ma si riescono a raggiungere delle velocità abbastanza alte.

IndyCar | Rottura tra Palou e McLaren, lo spagnolo svela i retroscena della vicenda e sulle opzioni in F1

In ogni caso, sul circuito di 3,69 km non ci sono grandi punti di sorpasso in IndyCar, rendendo allo stesso tempo le qualifiche cruciali e le lotte ancora più drammatiche in ottica campionato.

“The Corkscrew”, la curva icona del circuito, è rimasta alla storia per due momenti, uno tragico, la morte di Gonzalo Rodriguez , il pilota esordiente Penske, a seguito di un problema meccanico nel 1999, e quello glorioso per Alex Zanardi 25 anni fa, il celebre “The Pass” ai danni di Bryan Herta nelle fasi finali della gara e per la vittoria. Bryan si rifarà nel 1998 e nel 1999, e dopo il ritorno del tracciato nel calendario IndyCar nel 2019 il figlio Colton Herta dominerà le due gare tenutesi dal ritorno, conquistando entrambe le pole e le gare. Nel 2022 però fu la volta di Alex Palou, con una gara stradominata con oltre 30 secondi di vantaggio in certi momenti, sfruttando il degrado gomme elevatissimo e la sua Dallara/Chip Ganassi.

IndyCar | Grand Prix of Portland – Altra perla di Alex Palou: “È stato un anno fantastico”

Nuovo asfalto e infrastrutture

La novità per il 2023 è però la totale riasfaltatura, con alcuni punti in cui troviamo anche una via di fuga pavimentata che è già stata criticata in IMSA, e un nuovo ponte al traguardo.

La velocità aumenterà di molto, nei test Will Power ha segnato un 1.07.2762s che è già 4 secondi più veloce rispetto all’anno scorso, e sarebbe il record se segnato in una sessione ufficiale.

Con Alex Palou pigliatutto la lotta è per… il 22° posto

Alex Palou ha conquistato il suo secondo titolo al termine di una stagione storica: 5 successi, il primo a vincere con una gara d’anticipo dal 2007, ma restano ancora alcune sfide di cui tenere conto, e la lotta stavolta si sposta ai piani bassi.

L’IndyCar infatti ha un suo “patto della Concordia”, i premi del Leaders’ circle”, 22 milioni di dollari suddivisi equamente tra le prime 22 auto iscritte al campionato. Auto, non piloti, e questo può rendere la situazione poco chiara, visti i 37 piloti che hanno preso il via quest’anno.

Ci sono però solo 27 auto full-time, e tra queste la lotta sarà quasi sicuramente dal 21° al 25° posto tra la #20 Ed Carpenter di Ryan Hunter-Reay (ereditata da Daly) a 179 punti, la #30 Rahal Letterman Lanigan con Juri Vips che sarà al via della sua seconda gara IndyCar con 172, poi la #29 Andretti di DeFrancesco, e ancora la #60 Meyer Shank di Blomqvist a 166 punti, per chiudere con la Juncos #78 di Canapino a 164. Non sicuri, ma quasi la #14 AJ Foyt di Ferrucci (201) e la #06 MSR di Castroneves (200), mentre la #51 di Sting Ray Robb non ha quasi possibilità a 129.

Con 54 punti in palio, 15 punti tra il 21° e il 25°, e una gara che può essere caotica quanto confusa nelle retrovie questa guerra delle retrovie non mancherà di dare emozioni da Bump Day.

Orari TV | BOMMARITO AUTOMOTIVE GROUP 500 at Gateway | IndyCar 2023

L’IndyCar è passata completamente nelle mani di Sky, che trasmette in diretta su Sky Sport F1 (207) soltanto la gara, con il commento italiano di Matteo Pittaccio. Prove Libere, qualifiche e altre sessioni inclusa la INDY NXT sono su indycarlive.com.

Il livetiming come sempre è qui: http://racecontrol.indycar.com/, oppure sull’App ufficiale, assieme a una selezione di 12 onboard e la telemetria.

Venerdì 8 settembre

  • 22:15 – Prove Libere 1 Indy NXT
  • 23:30 | Prove libere 1

Sabato 9 settembre

  • 18:05 | Qualifiche Indy NXT
  • 19:00 | Prove Libere 2
  • 21:25 – Gara 1 Indy NXT
  • 23:00 | Qualifiche INDYCAR

Domenica 10 settembre

  • 18:50 | Gara-2 Indy NXT
  • 21.20 | Gara (via dalle 21:36) | Diretta Canale 207 (Sky Sport F1) e Now TV

Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter


Copertina: INDYCAR

Articoli Correlati

IndyCar | GP Portland 2024 – Il terzo posto di Josef Newgarden, un podio indice di ritrovate conferme

Lorenzo P

IndyCar | Ufficiale: David Malukas con Foyt dal 2025

Lorenzo P

IndyCar | PPG 375 / Texas 2023 – Anteprima e Orari TV

Francesco Ghiloni

Lascia un commento

* By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.