IndyCar | GP Monterey | Laguna Seca 2024 – Gara: più forte della confusione, la vittoria è di Alex Palou

Alex Palou ha ottenuto il successo a Monterey, sbancando Laguna Seca, nonostante un finale convulso e vincendo la seconda gara in IndyCar nel 2024

Alex Palou ha vinto il Gran Premio di Monterey, sul circuito di Laguna Seca, ottenendo il secondo successo nella stagione 2024 dell’IndyCar. Il portacolori del Chip Ganassi Racing – al netto di una strategia diversa – è emerso in maniera vigorosa, al termine di una gara caotica, ricca di neutralizzazioni.

Palou si è lungamente confrontato con Colton Herta, poi secondo. Terzo si è classificato Alexander Rossi, migliore tra i motorizzati Ilmor-Chevrolet e autore di una prestazione molto solida. Grandiosa è stata la condotta di Romain Grosjean. Il francese è arrivato quarto, in scia a Rossi, dando allo Juncos Hollinger Racing il miglior risultato in IndyCar.

In tono minore la domenica del Team Penske. Will Power è stato autore di una buona rimonta, fino al settimo posto. Al contrario, Josef Newgarden e Scott McLaughlin hanno commesso diversi svarioni, gettando via la possibilità di un piazzamento tra i primi dieci. Alla fine, il pilota del Tennessee è arrivato diciannovesimo, il numero 3 ventunesimo.

Il Warm Up

La migliore prestazione del Warm Up è stata siglata da Rinus VeeKay, in 01’08″4096. Alle spalle dell’alfiere dell’Ed Carpenter Racing, si sono posti Scott Dixon, in 01’08″4516 e Agustin Canapino, in 01’08″5314. Alex Palou si è classificato ottavo.


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Meglio dello spagnolo, oltre ai primi tre, hanno fatto anche Linus Lundqvist (quarto), Colton Herta, Kyle Kirkwood e Marcus Armstrong. In Top 10, nono, anche Romain Grosjean, con Santino Ferrucci decimo. Luca Ghiotto, ventisettesimo, ha completato sole cinque tornate. Di queste, la più rapida è stata la seconda. L’italiano del Dale Coyne Racing, rallentato da problemi con l’estintore, non è andato oltre un 1’24″7628

La bandiera verde e le fasi iniziali di gara

Allo sventolio della bandiera verde, lo scollinamento della curva 1 dà grande lustro alla partenza di Kirkwood. Il pilota dell’Andretti Global sfrutta al massimo la traiettoria esterna e in curva 2 si prende la testa della corsa su Alex Palou.

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Scattati entrambi su primary nuove, nelle primissime battute della gara, Kirkwood e Palou impostano un ritmo sul minuto e 09″ alto. Li segue, nell’arco di due secondi, Felix Rosenqvist che ha creato una leggera separazione rispetto a Alexander Rossi e Colton Herta.

Leggermente più arretrato, ottavo, Scott McLaughlin è il primo ad aver scelto le alternate (usate) per cominciare. I tempi del neozelandese, comunque, si attestano in linea con quelli dei capofila – leggermente alzatisi nel frattempo – sul minuto e 10″ basso.

La girandola delle prime soste di giornata

Palou non ha perso terreno e anzi, dal quattordicesimo giro, si è riportato nel retrotreno della Dallara-Honda numero 27. Lo spagnolo sembrerebbe più rapido, tant’è che Kirkwood è costretto a guardare costantemente negli specchietti.

Nel drappello di vertice, il primo a rientrare è Pato O’Ward (fine giro 20), passato dalle dure nuove alle morbide nuove. McLaughlin cambia le ‘sue’ morbide usate, confermando un altro treno di alt usate (fine giro 21). Impegnato Palou nell’inseguimento di Kirkwood, Rosenqvist si muove per tempo e ne approfitta (a fine giro 24) per montare delle gomme morbide nuove.

Kirkwood e Herta, invece, si fermano una tornata più tardi, rientrando alle spalle di Alexander Rossi. Il numero 7 aveva completato la sua sosta a conclusione del giro 23, a riprova della forza dell’undercut. Addirittura, quando è la volta di Palou e Scott Dixon (fine passaggio 26), l’iberico si ritrova anche lui – secondo – alle spalle dell’alfiere dell’Arrow McLaren.

La seconda posizione di Palou non dura molto, complici le sue dure usate, ancora fredde. I due dell’Andretti lo infilano infatti alla tornata 28, relegandolo al quarto posto.

La prima bandiera gialla di giornata

Presa la testa Kirkwood, il nuovo capofila Rossi cerca di sfruttare le gomme nuove, morbide, montate durante la prima sosta. Il numero 7 riesce ad infilare diverse tornate sul minuto e 09″ alto, frapponendo tra sé e Kirkwood un distacco che – al giro 35 – si aggira sui cinque secondi.

Trascorre un’altro passaggio ed arriva la prima bandiera gialla di giornata. L’involontario protagonista è stato Luca Ghiotto che – dopo esser arrivato largo in curva 4 – è andato a sbattere contro le barriere. In chiusura del giro 37 dunque, diversi piloti utilizzano la neutralizzazione per tornare ai box. Tra questi, Herta, Rossi, Rosenqvist, McLaughlin, Dixon. Non Palou e O’Ward, rimasti fuori.


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La bandiera verde sventola nuovamente quando si sta ultimando il passaggio 40. Prima che Nolan Siegel esca in curva 2 – causando un’altra bandiera gialla – Grosjean si era preso le luci del proscenio. Sempre nel curvone Andretti, il francese dello Juncos Hollinger Racing aveva preso la seconda posizione a O’Ward, con un deciso attacco all’esterno.

Ci si riprova al passaggio numero 42. Di nuovo la bandiera verde e di nuovo Grosjean è aggressivo, per quanto Palou difenda quella linea esterna più veloce, confermando il primato momentaneo. O’Ward riprende la corsia dei box per la seconda sosta, alla fine del giro 47 (dalle morbide nuove, a quelle usate).

IndyCar Monterey Laguna Seca
Alexander Rossi ha ben figurato a Laguna Seca, guidando per diverse tornate la gara IndyCar di Monterey – Official Arrow McLaren Twitter Account

L’ingresso nella seconda metà di gara

Entrata la gara nella sua seconda metà, il dubbio che di più circola è quello legate alle tempistiche della terza sosta. Palou compie la seconda fermata alla fine del giro 55. Con gomme fredde (le morbide nuove appena montate), il pilota del Chip Ganassi Racing ha ripreso la gara da terzo, pur con ‘il soffio sul collo” di Kirkwood.

Sulle morbide nuove – e s’una tattica differente rispetto agli avversari – l’iberico, una volta ‘accese’ le gomme, ha di nuovo messo nel mirino i due davanti a lui. Al giro 58, Will Power prende a Dixon, al Cavatappi, la sesta posizione. Palou non è da meno. Nel corso del giro 62, in corrispondenza dell’Andretti Hairpin, costringe Rossi al terzo posto. Due giri dopo, il classe 1997 ha concluso il sorpasso su Herta, già in curva 7.

Le ultime fermate ai box

Kirkwood e Dixon hanno effettuato l’ultima sosta al giro 66. In secondo luogo, è stata la volta di Herta, Rossi, Power, McLaughlin, Christian Lundgaard e Rosenqvist. Palou ha scelto di allungare lo stint e ha fatto il suo giro più veloce della gara, salvo poi rimanere ‘bloccato’ dietro a Christian Rasmussen per mezzo passaggio, perdendo tre secondi.

Nonostante il oarziale rallentamento, alla fine del settantesimo passaggio Ganassi lo ha richiamato ai box, per le dure usate, confermando la sua posizione rispetto a Herta. Grosjean – che aveva effettuato il pit stop nello stesso giro di Palou – ha pagato lo scotto delle gomme troppo fredde. L’impossibilità di difendersi da Rossi, in cima al Cavatappi, è stata fondamentale per l’andamento della giornata del francese.

Tutto questo ha anticipato l’ennesima bandiera gialla del giro 75, complice il contatto tra Marcus Armstrong e Christian Lundgaard in curva 4. Tuttavia, la Direzione Gara ha aperto la pit lane prima che la neutralizzazione fosse effettivamente implementata. Così facendo, Josef Newgarden si è ritrovato addirittura secondo.

Continuano a susseguirsi i contatti

L’evento di Monterey riparte con la bandiera verde di fine giro 78. McLaughlin prova a scavalcare Power in curva 5, ma lo tocca e finisce in testacoda, generando una grande confusione. Contestualmente, Josef Newgarden è largo in curva 6, lasciando strada a Herta, Rossi e Grosjean e scendendo quinto.

Il neozelandese della Penske, con lo sterzo non più allineato, è costretto ai box. Va peggio a Jack Harvey, che rompe il motore. Così – ai meno tredici giri dalla fine – è nuovamente la volta di una bandiera gialla. La neutralizzazione dura fino a che non mancano undici giri (la tornata è la numero 85). Si riparte e Palou deve guardarsi da Herta.

La corsa non riesce a riprendere ritmo, dato che al giro 87 succede un altro incidente. Kyffin Simpson va in testacoda in uscita dalla curva 5, coinvolgendo Graham Rahal, impossibilitato ad evitarlo.

La mini-gara finale

La Pace Car resta in pista sino al passaggio 91, quando la bandiera verde avrebbe dunque indicato una mini-gara della distanza di poco superiore alle quattro tornate. Affrontata la curva 11, Palou ha un’ottima accelerazione e crea immediatamente spazio, prendendo un secondo di vantaggio.

E’ la fase più delicata, gestita ottimamante. Anche Grosjean deve impegnarsi per difendersi da Newgarden, riuscendoci. Tra l’altro, al penultimo passaggio, il numero 2 (quinto) sbaglia di nuovo e va fuori pista in curva 6, scalando nelle retrovie. Le posizioni non si ritoccano e così si giunge alla tornata conclusiva.

A conclusione dei 95 giri in programma, per primo sotto la bandiera a scacchi è transitato Alex Palou, davanti a Colton Herta e a Alexander Rossi, che ha mantenuto dietro Grosjean per tre soli decimi. Praticamente fuori dai giochi Newgarden, Kirkwood ha preso la quinta piazza. Poi, Scott Dixon, Will Power, Pato O’Ward, Santino Ferrucci e Marcus Ericsson.

La girandola dei cambi di gomma e bandiere gialle non ha giovato a Felix Rosenqvist – archiviato un primo stint corso al vertice – che ha concluso undicesimo. Nolan Siegel – dopo lo svarione del giro 41 – ha ricostruito la sua gara, risalendo fino alla dodicesima piazza (alla prima partecipazione con l’Arrow McLaren). Sedicesimo David Malukas, che avrebbe forse persino potuto puntare alla Top 10.

I risultati del Firestone Grand Prix of Monterey 2024

Alex Palou ha vinto il Firestone Grand Prix of Monterey, a Laguna Seca, l’ottava gara valida per il Campionato IndyCar del 2024. Lo spagnolo del Chip Ganassi Racing ha condotto la competizione per quarantotto tornate, sulle novantacinque complessivamente previste. Marcus Ericsson ha ottenuto il giro più veloce, in 1’08″9728, siglato alla tornata numero 20.

Sul podio, col classe 1997, sono saliti Colton Herta e Alexander Rossi. Fantastica quarta posizione per Romain Grosjean, addirittura rammaricatosi per aver perso la possibilità di un terzo posto che avrebbe avuto ancora più valore.

Di seguito – con Alex Palou vincitore – la graduatoria del Firestone Grand Prix of Monterey, a Laguna Seca, ottava gara del 2024 ad assegnare punti validi per l’IndyCar. La classifica è tratta direttamente dal sito ufficiale della serie.

IndyCar Monterey Laguna Seca
Alex Palou ha vinto il Firestone Grand Prix of Monterey, sul circuito di Laguna Seca, ottenendo il secondo successo personale nella stagione 2024 dell’IndyCar – Official NTT IndyCar Series Credits

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Copertina: Chris Jones/IMS Photo/Official NTT IndyCar Series Website Credits

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