A Monterey, Alex Palou ha concluso la stagione IndyCar 2023 conquistando un terzo posto, nonostante ci fossero le potenzialità per ottenere un risultato ancora migliore
Già campione della IndyCar 2023, a Monterey Alex Palou avrebbe potuto concludere la stagione nel migliore dei modi. Alla fine, però, l’iberico non è andato oltre il terzo posto, alle spalle di Scott McLaughlin e del vincitore Scott Dixon.
Complice una corsa estremamente caotica, l’alfiere del Chip Ganassi Racing si è ritrovato nella condizione di dover rimontare. Una necessità, quest’ultima, inaspettata. Se non altro, almeno alla luce di una prima fase di corsa della quale il classe 1997 era stato l’assoluto protagonista.
Le neutralizzazioni, vera costante di Laguna Seca 2023
RACE DAY! 🦍
Starting P6 for the season finale. Car is super fast and we have 95 laps to go. LET’S GO! 👊@AmericanLegion #BetheOne pic.twitter.com/fqDxlC1KB0
— Alex Palou Montalbo (@AlexPalou) September 10, 2023
Quinto in partenza (con gomme primary nuove), lo spagnolo ha approfittato della carambola che ha visto coinvolti anche Christian Lundgaard, Scott McLaughlin e Josef Newgarden – da cui la prima caution di giornata, tra il giro 1 e il 5 – per portarsi secondo. Davanti a lui, il poleman Felix Rosenqvist.
Ricominciata la competizione, Palou ha subito insidiato lo svedese. Al giro 7, l’alfiere del Chip Ganassi Racing ha conquistato la prima posizione con un sorpasso di forza su Rosenqvist, all’interno della curva 11. Una volta in testa, Palou ha impresso un ritmo notevole alla corsa, inavvicinabile per i più diretti concorrenti.
Sul passo, mediamente la Dallara numero 9 girava, sei, sette decimi più veloci rispetto agli altri. Il margine ha presto toccato i dieci secondi di vantaggio, al netto di una seconda caution (dal giro 8 al 10). Lo spagnolo ha effettuato il primo pit stop alla fine del giro 29 – per delle prime già rodate – evitando di un soffio la Full Course Yellow.
La sosta di fine giro 59
Tuttavia, ancora in testa al giro 30 dopo la sosta di Colton Herta, Palou si è ritrovato a fare i conti con le bandiere gialle. L’incontro troppo ravvicinato tra Devlin DeFrancesco e David Malukas – col testacoda del pilota del Dale Coyne Racing in curva 3 – portava la Direzione a neutralizzare ancora la gara. La caution è deliberata al giro 58. La corsia dei box, però, viene aperta al termine del passaggio successivo. Un incastro totalmente sfavorevole per il capofila iberico, ormai prossimo alla conclusione dello stint.
Così, quando Palou si è rifermato – alla fine del medesimo giro 59 – montando un treno di alternative nuove, al rientro in pista è arretrato in quindicesima posizione, lontano dalle posizioni di vertice.
A quel punto, il classe 1997 ha dovuto rivedere i suoi piani. Fortunatamente per lui, comunque, tre ulteriori cautions e alcuni errori tattici altrui – come quelli di Pato O’Ward e Romain Grosjean – lo hanno riportato in lizza per il podio. Un podio che si è materializzato al giro 84, con il sorpasso in curva 1 su Callum Ilott. Dixon e McLaughlin, però, erano troppo distanti.
Sotto la bandiera a scacchi, lo spagnolo si è accontentato del terzo posto, nonostante avesse trascorso in testa 51 giri sui 95 totali, più di chiunque altro.
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Alla fine, al netto dell’insoddisfazione per il successo mancato, il classe 1997 si è comunque ‘consolato’ con il trofeo riservato al vincitore del Campionato. Palou ha alzato la coppa nella cerimonia organizzata per la consegna del premio, sempre a Laguna Seca.
Le parole di Palou
La conquista del decimo podio stagionale – al di là della vittoria sfumata – ha legittimato Palou a fornire alcune considerazioni. Considerazioni, rese nel dopo gara. “È stato un anno straordinario. Cinque vittorie e dieci podi nel complesso“, ha rimarcato il numero 10 a Paddock Eye.
In secondo luogo, lo spagnolo ha analizzato le dinamiche concernenti la gara finale del 2023. “Anche la gara si preannunciava come molto bella. Le gialle non ci hanno aiutato, ma è stata una corsa divertente. Tutti al Chip Ganassi Racing hanno svolto un lavoro fantastico, dandoci le auto di cui avevamo bisogno. Sono felicissimo di aver vinto tutti insieme”.
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