Dopo una pausa cospicua, l’IndyCar tornerà in pista, a Long Beach, per uno degli appuntamenti più attesi della stagione 2024
Archiviato l’evento spettacolo del Thermal Club e le prove di Indianapolis, l’IndyCar Series tornerà in pista a Long Beach, seconda gara valida per il Campionato 2024, certamente una delle più attese. La Costa Occidentale degli Stati Uniti sarà dunque il teatro di uno degli appuntamenti di punta nelle ‘ruote scoperte’. Durante il fine settimana, l’IndyCar condividerà il paddock con l’IMSA, che correrà al sabato.
Il tracciato californiano di Long Beach, infatti, è – insieme a Monaco e a Macao – uno dei più celebri e iconici cittadini del Mondo. La prima gara in assoluto vi si è disputata nel 1975, con la Formula 5000. Dal 1976 al 1983, la pista ha ospitato il Gran Premio degli Stati Uniti Ovest della Formula 1.
Nonostante le diverse modifiche del tracciato, l’evento ha poi trovato una nuova dimensione, assurgendo a una delle gare più prestigiose al di fuori della Indianapolis 500. Per anni pilastro del calendario CART/Champ Car (dal 1984 al 2008), il Gran Premio di Long Beach è licenziato ‘IndyCar’ dalla stagione 2009. Nell’occasione, la vittoria fu appannaggio di Dario Franchitti, allora alfiere del Chip Ganassi Racing, alla guida di una Dallara-Honda.
Il circuito di Long Beach
Il tracciato cittadino di Long Beach è lungo 1,698 miglia (3,167 chilometri) e si compone di undici curve. La gara si correrà sulla distanza di 85 giri, per un totale di 167,28 miglia (269,21 km). Pista tecnica – anche per via di un asfalto spesso sporco, sconnesso – con i muretti vicini alla carreggiata, richiede una grande abilità di guida, tanto nella capacità di disegnare le traiettorie, quanto nel guidare sfruttando i cordoli.
Fondamentale, sarà ottimizzare l’acceleratore, gestendo la trazione in uscita dalle curve a bassa velocità. Pur nella sua brevità, il tracciato è particolarmente intenso. Si richiede estrema precisione, soprattutto nel secondo settore.
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La linea di partenza e arrivo è situata nella East Shoreline Drive, allungo curvilineo e destrorso, al termine del quale i piloti arriveranno in sesta marcia piena. La prima staccata – quella della curva Acura – è molto decisa e si passa dalla sesta alla prima. Comincia da qui un tratto molto lento, simboleggiato dalla bronzea Fontana dei Tre Delfini. Ci si ritrova a ‘giocare’ con i due pedali – tra le curve 2, 3 (O’Really) – da prima – e la 4, da seconda marcia.
Dopo una breve accelerazione, altra curva a destra, la 5, ancora in seconda. Poi, in uscita, si mettono due marce, lungo la West Shoreline Drive, per effettuare la staccata della curva 6, la Tecate Turn (da seconda). La Curva Tecate è succeduta dalla curva 7, leggera piega verso sinistra che immette in nuovo allungo – Pine Avenue – verso la frenata della curva 8 (sempre da seconda). Dopodichè, sfiorando il cordolo interno, si accelera per affrontare il rettilineo opposto, lungo la Seaside Way. I piloti dovrebbero arrivare in quinta, frenando alla curva 9, la Firestone – altra curva da 90 gradi – e si scala ancora, fino alla seconda.
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La Firestone immette nel toboga finale, ricavato nel parcheggio dell’acquario, ai margini del paddock. Affrontata la 9, si sale di una marcia. Si affronta il curvone 10, Indy Left, da lungo raggio sinistrorso, ‘appoggiando’ leggermente l’anteriore sinistra sul cordolo interno, decelerando comunque già in uscita per la staccata successiva. L’ultima curva, la numero 11, è un tornantino molto lento – in prima marcia, 50 km/h – che riporta sul rettifilo principale.
Statistiche e record
Il Gran Premio di Long Beach, come detto, è stato una delle gare di punta della CART/Champ Car dal 1984 al 2008. Proprio qui, ormai sedici anni fa, si è qui svolta l’ultima gara in assoluto (nonché unica in quella stagione) della Champ Car, prima che la categoria scomparisse definitivamente e si tornasse ad un unico campionato ‘a ruote scoperte nordamericano’.
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A livello statistico, l’albo d’oro recita il nome di Al Unser Jr. per ben sei volte (dal 1988 al 1991, 1994, 1995). Paul Tracy l’ha vinto quattro volte (1993, 2000, 2003, 2004). Tre, i successi di Mario Andretti. A questi, si aggiunge il Gran Premio di Formula 1, conquistato nel 1977, a bordo della Lotus 78 motorizzata Ford.
Orari TV e streaming
In Italia, il Gran Premio di Long Beach sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky Sport. La telecronaca, come consuetudine, sarà curata da Matteo Pittaccio e da Bagio Maglienti. Tutte le altre sessioni (libere, qualifiche e Warm Up) si potranno seguire su IndyCar Live (INDYCAR LIVE), previa sottoscrizione dell’abbonamento.
Venerdì 19 Aprile
23:50 | Prove Libere 1| Diretta su INDYCAR LIVE
Sabato 20 Aprile
17:25 | Prove Libere 2 | Diretta su INDYCAR LIVE
20:25 | Qualifiche | Diretta su INDYCAR LIVE
Domenica 21 Aprile
18:00 | Warm Up | Diretta su INDYCAR LIVE
21:30| Gara | Diretta su Sky Sport
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Copertina: Joe Skibinski/Official NTT IndyCar Series Credits Credits