INDYCAR | Terza vittoria stagionale per un irresistibile Will Power a Portland, Palou e Newgarden chiudono sul podio, KO Dixon al via
Il Gran Prix of Portland ha visto la terza vittoria stagionale per Will Power, che si rilancia nella classifica IndyCar con 56 punti di ritardo da Alex Palou, oggi solo secondo in una gara che lo ha visto inseguire a lungo il pilota Penske, fino all’ultimo stint in cui non ha avuto il passo per rispondere all’australiano. Chiude sul podio anche Josef Newgarden, dopo un’efficace rimonta dalla settima posizione, mentre Colton Herta con il suo quarto posto perde terreno dallo spagnolo di Chip Ganassi Racing.
La notizia principale ai fini del campionato è però l’incidente di Scott Dixon, l’unico che ha richiesto una neutralizzazione: il veterano di CGR si è scontrato con Fittipaldi, dopo essere stato spinto fuori da Kirkwood, ha perso il controllo finendo a muro e rompendo la sospensione anteriore destra, chiudendo subito la sua corsa e con la perdita di 40 punti da Palou, con tre corse alla fine, anche le speranze residue di campionato.
La top-10 è completata da Marcus Armstrong, autore di una gara solida che lo ha portato a ridosso di Herta, poi Ericsson, McLaughlin, Ferrucci che dopo aver perso la prima posizione al via è rimasto coi primi fino alla seconda sosta, e infine Rahal e Kirkwood, quest’ultimo in calo dopo il secondo stint.
L’appuntamento è con la doppia gara al Milwaukee Mile, al ritorno dopo nove anni in calendario, in programma il prossimo fine settimana.
Will Power brucia Ferrucci al via, Dixon subito KO
Santino Ferrucci, sorprendente autore della pole ieri, non ha una partenza eccezionale, Will Power infatti lo affianca prima di Curva 1 e lo infila, non prima di andare al contatto. Dietro troviamo Palou e Romain Grosjean, autore di una gran partenza in cui guadagna 4 posizioni.
The six-time champion is OUT!
A big hit for @scottdixon9 after contact from the No. 30.
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Dietro, il patatrac in chiave campionato: Scott Dixon subito terreno al via, viene poi infilato da Kirkwood in Curva 7 e spinto fuori, perde velocità e infine mentre cerca di tornare in traiettoria si scontra con Pietro Fittipaldi (poi penalizzato con un drive through), finendo violentemente a muro, fuori dalla corsa e presumibilmente fuori da ogni chance di titolo. Viene così attivata la la prima Caution della corsa.
Si riparte al giro 6, Power cerca subito di scappare via, mentre dietro Herta recupera terreno passando Lundgaard per la 5a piazza. Palou non si preoccupa e si sbarazza di Ferrucci al giro 8, andando poi a caccia della Penske #12. La top-5 vede quindi i primi tre in campionato, con Ferrucci e Grosjean a separare Palou e Herta.
Rossi e Malukas sono i primi a fermarsi al giro 15, O’Ward e VeeKay li seguono al giro 19, mentre davanti i primi, sulle prime salvo Grosjean, girano circa sugli stessi tempi, ma Ferrucci ha perso 3 secondi da Palou.
Contact from @PiFitti sends @ConorDaly22 for a spin.
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La giornata di Fittipaldi invece non migliora: in un tentativo di sorpasso su Daly al giro 23, va al bloccaggio e lo manda in testacoda, senza danni per entrambi. Un paio di giri dopo Fittipaldi, dopo aver effetuato la sua sosta e il suo drive through, rientra proprio davanti a Will Power, con Palou che cerca l’attacco in Curva 10, ma non arriva all’affondo.
Kirkwood e Newgarden avanzano nelle prime soste
Dal giro 31 rientrano ai box quasi tutti i primi, a partire da Ferrucci, seguito il giro dopo da Power, Grosjean e Herta. Juncos Hollinger e Andretti fanno funzionare l’overcut su Ferrucci, mentre Palou si ferma al giro 33, insieme a Newgarden, che è rimasto tranquillamente vicino ai primi. La sosta di Chip Ganassi è più lenta del necessario, Power guadagna un secondo su Palou, mentre dietro Ferrucci controattacca e supera Herta dopo che il californiano è stato spinto sull’erba da Grosjean.
Complessivamente, Kirkwood e Newgarden sono i piloti che più hanno guadagnato dal ciclo di soste, arrivando in terza e quarta posizione, a 4 e 9 secondi dai leader. Il duo però non ha lo stesso passo di Power, che monta le rosse usate e allunga sia su Palou, che su di loro, con Newgarden che retrocede a -14 secondi al 48° giro, subito davanti a Grosjean.
Disastro Grosjean in curva 1
Kirkwood torna ai box al giro 51, dopo 30 giri sulle Option e dopo aver montato le prime, ma rientrato in pista si ritrova dietro a Toby Sowery, perdendo tempo. Grosjean rientra al giro 55, e Krikwood riesce a superarlo a malapena mentre è ancora su gomme fredde.
E’ quindi il turno ai box di Palou e Newgarden (giro 57) e Power (giro 58), che rientrano in pista senza patemi, con 5 secondi tra i primi 2 e 12 tra Power e Newgarden.
Nel frattempo Toby Sowery e Nolan Siegel, pure appena rientrati dai box, lottano in curva 10, con il pilota McLaren che esagera e blocca finendo sull’erba.
😬
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Romain Grosjean si rende quindi protagonista di un episodio che distrugge una gara fin qui ottima: prima va in testacoda in curva 1, poi dopo aver riacceso il motore con il sistema ibrido, riparte ma senza guardare chi arriva… e tocca la Ed Carpenter di Rasmussen, che rompe l’ala anteriore. Il tutto rimane sotto bandiera gialla locale, malgrado il doppio incidente.
Will Power guida dopo la seconda sosta con 1,5 secondi su Palou, 10 su Newgarden e 15 su Herta., con Ferrucci quinto, Armstrong sesto, Rahal, Kirkwood (che ha perso terreno), Ericsson e McLaughlin in top-10. Con l’eccezione di Ferrucci, Armstrong e Kirkwood, sono tutti sulle gomme option rosse, le preferite in questa gara.
Stallo per Heta nell’ultima sosta.
Herta si ferma ai box all’86° giro, non senza un brivido dovuto a uno stallo durante la ripartenza. Power e Palou seguono nei giri successivi, con Palou che rientra ancora 2 secondi dietro a Power. Dietro Ferrucci ha perso tre posizioni nella sosta, a vantaggio di Armstrong, Ericcson e McLaughlin.
Power, sulle option nuove, ha un passo decisamente migliore di Palou sulle Prime usate, e va conquistare la corsa con ben 10 secondi di vantaggio sotto la bandiera a scacchi.
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Copertina: Travis Hinckle/Official NTT IndyCar Website Credits