Febbraio 15, 2025
Paddock News 24
IndyCarPN24

IndyCar | GP Toronto 2024 – Anteprima e Orari TV

L’approdo in Canada, a Toronto, nel serrato calendario dell’IndyCar, propone l’ultimo tracciato cittadino della stagione 2024

Archiviato il duplice appuntamento dell’Iowa, non c’è pausa per l’IndyCar, che si trasferirà subito a Toronto, per il dodicesimo evento del 2024, l’unico al di fuori degli Stati Uniti d’America. Si rinnova l’appuntamento con il Canada, sulle sponde del Lago Ontario, in una tipica pista cittadina della categoria. Tortuosa, stretta, dall’asfalto poco lineare e con due frenate importanti che incideranno sull’operatività del sistema ibrido.

La gestione delle gomme e il risparmio del carburante, a maggior ragione se vi fossero delle neutralizzazioni, giocheranno un ruolo decisivo, così come le strategie. Rimanere fuori dalla bagarre e impostare un proprio ritmo, anziché ritrovarsi in mezzo al gruppo, faranno la differenza. Anche per questo, le prove di qualifica saranno fondamentali.

In Ontario, Alex Palou andrà da primo della generale, con 379 punti. Alle sue spalle, staccati rispettivamente di trentacinque e e cinquantadue lunghezze, Will Power con 344 e Pato O’Ward a 327. Quarto Scott Dixon, con 322 punti. A seguire, Scott McLaughlin, a quota 314, Colton Herta, con 300 e Kyle Kirkwood, con 274. Tra i motoristi, la Chevrolet si è portata a 904 lunghezze, contro le 845 della Honda.

Il circuito di Toronto

Il circuito cittadino di Toronto, sulle sponde del Lago Ontario, in Canada è ricavato all’interno dell’Exhibition Place, un’area commerciale ed espositiva di 197 acri (o 79,72 ettardi). Qui, ogni anno, si tiene il Canadian National Exhibition, una delle principali fiere del Nord America.

Sport, spettacolo, ristorazione e commercio si ritrovano nel fine settimana della gara, in una sintesi che collima nell’evento dell’IndyCar. Inaugurata nel 1986, nel corso degli anni la pista ha subito diverse modifiche. Le più recenti, nel 2016, hanno comportato lo spostamento della pit lane, per far spazio alla costruzione dell’Hotel X Toronto.

Nella sua attuale conformazione, il tracciato misura 1,786 miglia (equivalenti a 2,874 chilometri) e conta undici curve. Il Gran Premio di Toronto si disputerà sulla distanza di 85 giri, per un totale di 151,81 miglia (o 244,314 chilometri).


Leggi anche: 24 Ore di Le Mans 2024 | Dal successo di Siegel, al piazzamento di Grosjean: quanti ‘incroci’, tra WEC e IndyCar, in Francia


Come detto, la pista rispecchia i canoni e le difficoltà dei cittadini nordamericani. Il rettilineo di partenza e arrivo sfrutta una porzione di PrincesBoulevard. Non è lunghissimo, tant’è che in fondo vi si arriva in quinta marcia, a circa 260 km/h. In curva 1, verso destra – all’imbocco di Canada Boulevard – si frena decisamente, scalando tre marce e mantenendo come riferimento il cordolo interno.

La seconda si mantiene anche nella piega successiva, la curva 2, che immette in Lake Shore Boulevard, di fatto l’allungo più importante del tracciato. I piloti arriveranno a innestare la sesta, stando attenti alle sconnessioni e agli avvallamenti della sede stradale. A 300 metri dalla staccata della curva 3, si sfiorano i 280 kmh.

La curva 3, un tornantino da prima marcia, rappresenta un’altra frenata notevole, la prima di una serie di curve lente che compongono il tratto più tortuoso della pista canadese. La brusca decelerazione della terza curva, insieme alla prima frenata, costituiscono i principali punti di sorpasso. Dosata la staccata della 3, leggera piega verso destra e si sale di un rapporto, per la curva 4.

La seconda si mantiene anche nel breve allungo successivo – in Ontario Drive – poi si frena di nuovo, verso sinistra, per la curva 5 che riporta brevemente su PrincesBoulevard.


Leggi anche: IndyCar | Ufficiale: Christian Lundgaard in Arrow McLaren nel 2025


Non si utilizza il cambio, giacché da qui s’inserisce la vettura in curva 6, un curvone destrorso da lungo raggio – in Manitoba Drivedove il sottosterzo potrebbe giocare un ruolo fondamentale. Proprio in Manitoba Drive, i piloti transiteranno in curva 7 – da quarta – dopo la quale riallineranno il volante, fino a toccare i 240 km/h.

Segue un’altra curva verso destra ad angolo retto, la 8, da seconda. La curva 8 proietta su Nova Scotia Avenue, per una breve accelerazione foriera del tratto conclusivo del circuito, composto dalle curve 9 (in corrispondenza delll’ingresso della corsia dei box), 10 e 11, raccordate in serie.

E’ una sinistra/destra/sinistra tutta di seconda, in cui sarà fondamentale ‘dosare’ l’acceleratore. Dopo la curva 11, in accelerazione, si sale in terza e di qui, ai partecipanti, si riproporrà il rettilineo principale.

IndyCar Toronto 2024
Toronto, in Canada, ospiterà la dodicesima gara del 2024, quando l’IndyCar ormai nella fase nevralgica della sua stagione – Official NTT IndyCar Series Website Credits

Statistiche e record

L’Exhibition Place di Toronto, ufficialmente, ha ospitato delle monoposto per la prima volta nel 1986, grazie alla CART. La vittoria di Bobby Rahal, su March-Cosworth della Truesports, ha aperto una stagione iconica che ha reso presto l’appuntamento come il secondo evento motoristico più importante del Canada, dietro soltanto al Gran Premio della Formula 1 a Montreal.


Leggi anche: IndyCar | Ufficiale: a Mid-Ohio un nuovo capitolo, con evidenti ripercussioni sulla stagione


Toronto ha ospitato la CART fino al 2003 compreso, trovando poi – dopo il suo fallimento – un posto rilevante anche in tutti i calendari della Champ Car, dal 2004 al 2007. Ancora oggi, il primatista di successi è Michael Andretti, con sette. Nel 1989, 1991, 1992, 1995 e 2000, con il Newman/Haas Racing. Si aggiungono quelli del 1994, con il Chip Ganassi Racing e del 2001, con il Team Green.

Nel novero dei plurivincitori, si sono posti anche Al Unser Jr. nel 1988 e 1990 (col Galles Racing) e Paul Tracy, con i primati del 1993 (Penske Racing) e del 2003 (Forsythe Racing).

Dopodiché, una vittoria a testa l’hanno ottenuta Emerson Fittipaldi (1987), Adrian Fernandez (1996), Mark Blundell (1997), Alessandro Zanardi (1998) e Cristiano da Matta (2002). Un discorso a parte, nel quale vanno inclusi anche Sébastien Bourdais e Will Power, ha riguardato Dario Franchitti. Lo scozzese, infatti, come il francese e l’australiano si è affermato sia in CART/Champ Car che in IndyCar.

Franchitti, in effetti, ha ottenuto il primato nel 1999, nell’allora – per motivi commerciali – Molson Indy Toronto, alla guida della Reynard-Honda del Team KOOL Green. Alle sue spalle, il compagno Paul Tracy e il brasiliano Christian Fittipaldi, quest’ultimo sulla Swift 010.c del Newman/Haas Racing.

Con particolare riferimento al ‘capitolo’ della Champ Car ci sono stati quattro vincitori diversi in quattro anni. Nell’ordine, Sébastien Bourdais, Justin Wilson, A. J. Allmendinger e Will Power.


Leggi anche: IndyCar | Quale futuro per Théo Pourchaire? Le incertezze e le variabili di una carriera da ricostruire


Dopo la dismissione di quest’ultima e la ridefinizione di una sola categoria, l’IndyCar Series è giunta a Toronto nel 2009. La vittoria di Dario Franchitti, sulla Dallara-Honda del Chip Ganassi Racing, ha inaugurato questo nuovo, brillante, periodo. Dal 2009, qui si è sempre corso, tranne che nel 2020 e nel 2021, a causa del Covid. Nel 2013 e nel 2014, inoltre, il fine settimana è stato strutturato sulla base di due gare.

Scorrendo le statistiche, oltre all’ennesimo successo di Franchitti, nel 2011, Will Power ha ottenuto due ulteriori primi posti, nel 2010 e nel 2016, entrambi con Penske. La compagine di Mooresville ha primeggiato anche nelle edizioni del 2017, con Josef Newgarden e del 2019, con Simon Pagenaud. Newgarden, inoltre, vi ha vinto anche nel 2015, per il CFH Racing.

Tre anni prima, nel 2012, era stata la volta di Ryan Hunter-Reay, primo per l’Andretti Autosport. Tornando alla Ganassi, Scott Dixon ha conquistato sia Gara 1 che Gara 2 del 2013, ripetendosi nel 2018 e nel 2022. Le due competizioni del 2014 sono state appannaggio di Sébastien Bourdais (KV Racing Technology) e Mike Conway (Ed Carpenter Racing).

Nel 2023, il vincitore è stato Christian Lundgaard, per il Rahal Letterman Lanigan Racing, prima vittoria del danese nell’IndyCar Series.

IndyCar Toronto 2024
Il podio dell’edizione del 2019, vinta da Simon Pagenaud, davanti a Scott Dixon e Alexander Rossi e che al 2024 rappresenta l’ultima vittoria del Team Penske, a Toronto, in IndyCar – Chris Owens/Official NTT IndyCar Series Website Credits

Orari TV e streaming

In Italia, il Gran Premio di Toronto 2024, dodicesima gara stagionale dell’IndyCar Series, sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky Sport, con la telecronaca italiana curata da Matteo Pittaccio e da Biagio Maglienti.

Tutte le altre sessioni (prove libere, qualifiche e Warm Up) si potranno seguire su IndyCar Live (INDYCAR LIVE), previa sottoscrizione dell’abbonamento. Si riportano, negli orari italiani (l’Ontario è sei ore indietro), l’orario d’inizio delle diverse sessioni

Venerdì 19 Luglio

21:00 | Prove Libere 1| Diretta su INDYCAR LIVE

Sabato 20 Luglio

16:30 | Prove Libere 2 | Diretta su INDYCAR LIVE

20:45 | Qualifiche | Diretta su INDYCAR LIVE

Domenica 21 Luglio

16:00 | Warm Up | Diretta su INDYCAR LIVE

19:00 | Gara | (Bandiera Verde alle 19:30) Diretta su Sky Sport Uno


Segui il nostro canale Telegram dedicato all’IndyCar

Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter


Copertina: Travis Hinkle/Official NTT IndyCar Series Website Credits

Articoli Correlati

F1 | Norris carico per il GP di Singapore: “Mi sento preparato” – Anteprima weekend

Vanessa Cravotta

F1 | GP Las Vegas, dalle limousine ai tombini – I Punti Chiave

Francesca Anna Tantone

F1 | GP Belgio – Leclerc: “Il terzo posto? Raccolto il miglior risultato possibile”

Federico Palmioli

Lascia un commento

* By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.