Al Gran Premio di Long Beach, terza tappa del campionato IndyCar 2023, Kyle Kirkwood conquista il primo successo in carriera, convertendo in trionfo la pole position
Kyle Kirkwood ha conquistato il Gran Premio di Long Beach, terza gara della stagione IndyCar 2023.
Al termine di 85 giri di notevole intensità, il classe 1998 è giunto alla prima vittoria IndyCar della carriera. Per il campione Indy Lights 2021, in IndyCar dallo scorso anno, il trionfo californiano è coinciso anche con il primo podio nella categoria.
Il nativo di Jupiter ha così decisamente riscattato un inizio stagione difficile e deludente, massimizzando la pole position nel giorno della gara. Andretti è tornato dalla California forte di una doppietta, visto il secondo posto di Romain Grosjean. Quarto si è classificato Colton Herta.
Warm Up
Come da prassi, il Gran Premio è stato preceduto dal Warm Up, della durata di trenta minuti. Primo si è classificato Josef Newgarden, con il tempo di 1’06″5611. Il portacolori Penske ha preceduto Rossi, Herta e Dixon. Quinto Kyle Kirkwood, il poleman di giornata.
Si comincia
Alla bandiera verde, Kirkwood si deve difendere da Ericsson. Nelle retrovie Castroneves perde la vettura e va a sbattere. Il brasiliano riesce comunque a ripartire e approfitta della Safety Car per cambiare il musetto, pur perdendo un giro. La gara ricomincia alla tornata quattro, con Kirkwood capofila.
Palou scavalca O’Ward per la quinta posizione, imitato da Dixon per la sesta. C’è battaglia anche tra le Arrow McLaren di Rosenqvist e Rossi. L’americano ha la meglio e si porta nella Top 10.
Neanche Ilott è esente da errori. Il britannico, alla fine del sesto giro, deve infatti riparare ai box per sostituire l’anteriore destra danneggiata contro le barriere. Anche l’alfiere Juncos Hollinger Racing perderà un giro pieno.
Davanti, dietro a Kirkwood e Ericsson, il primo duello di giornata s’infiamma al giro 19. Newgarden è scatenato e dopo una finta all’esterno, allunga la prima staccata su Grosjean per prendersi la terza piazza provvisoria.
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Il primo colpo di scena: Dixon a muro
Trascorso un passaggio dal confronto tra Newgarden e Grosjean, la gara rischia di perdere un grande protagonista. O’Ward vuole infatti rendere il favore a Dixon e lo attacca all’interno della curva 8. L’anteriore sinistra del messicano e quella destra di Dixon, però, si toccano. Il neozelandese ha la peggio e picchia contro il muro di gomme. Così come Castroneves dopo il via, anche Dixon riprende la pista. Se non che, il veterano della Ganassi sprofonda in venticinquesima posizione.
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E’ di nuovo Safety Car e l’occasione è quella giusta per i primi cambi gomme. Tranne Canapino – che infatti si ritrova primo, ma lo sarà per poco – i battistrada rientrano tutti. Nella girandola confusionaria delle soste, Newgarden sopravanza Ericsson.
Si ricomincia dal giro 26, il portacolori Penske va in testa e O’Ward si gira nel tentativo di scartare Kirkwood. Poco più indietro – è il giro 29 – Ericsson, non certo favorito dalla confusione della Safety Car, costringe Alexander Rossi alla settima posizione. Will Power, intanto, all’inizio della tornata 34 ha recuperato fino all’ottavo posto. Dixon concluderà anzitempo la propria domenica, alla tornata 39, quando era in una mesta ventitreesima posizone.
Herta all’attacco
Con Newgarden, Kirkwood e Grosjean a condurre, è la battaglia per il quarto posto ad essere decisamente calda. Chi ci rimette è McLaughlin, che nell’arco di pochi istanti passa dal quarto al sesto posto. McLaughlin è sopravanzato prima da Herta (giro 39), poi da Ericsson. Lo svedese si porta in scia del californiano e lo mette sotto pressione. Sotto pressione è anche il leader Newgarden, che non riesce a fare il vuoto.
Al giro 51 Ericsson rompe gli indugi alla prima staccata. Lo svedese tenta l’affondo e frena tardissimo, rischiando di andare a muro. Herta ne incrocia la traiettoria e torna quarto. Trascorre soltanto un giro, però, e con una manovra fotocopia – in questo caso finalizzata – il pilota Ganassi sopravanza quello Andretti.
Nuova girandola di pit stop: overcut di Kirkwood
Newgarden pitta per nuove gomme e benzina alla fine del giro 52. Grosjean, alla fine del 53. Kirkwood, Ericsson, Herta, Power, al termine della tornata 54. Così facendo, il tentativo di overcut – riuscito – consente a Kirkwood di scavalcare Newgarden.
A sua volta, il pilota Penske si era ritrovato anche alle spalle di Grosjean, pure lui favorito dalla sosta ‘posticipata’. Gli scambi dovuti ai pit stop, sono per Newgarden i prodromi di un terzo stint davvero complicato.
Al giro 57, la Top 5 recita: Kirkwood, Grosjean, Newgarden, Ercsson e Herta. Newgarden sarà presto costretto a scendere di un’altra posizione. E’ il giro 60 – sempre alla frenata dopo il rettilineo – e Ericsson lo scavalca, come del resto avverrà con Herta.
Newgarden è chiaramente in difficoltà con il carburante e al passaggio numero 66, opponendo una resistenza minima, deve lasciare strada anche a Palou.
Gli ultimi 15 giri
In principio di giro 71, Kirkwood è in testa, incalzato da Romain Grosjean. Il distacco si mantiene intorno al secondo. La questione, tutta interna alla squadra Andretti, si risolve in favore del numero 27. Il classe 1998 – che non era mai andato oltre una decima piazza in gara – non ha infatti avuto grandi problemi nella gestione degli ultimi passaggi.
Con Grosjean – e Ericcson – alle spalle, Kirkwood ha sfruttato al meglio la situazione, arrivando fin sotto la bandiera a scacchi, da meritato vincitore.
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Al penultimo giro, Rossi finisce contro le barriere della curve 9 a causa di un guasto alle sospensioni, ma la Direzione Gara non chiama la caution.
A completare la Top 10 sono Herta, Palou, Power, Rosenqvist, Armstrong (buono il suo recupero), Newgarden (solamente nono, pur con 27 giri condotti in testa) e McLaughlin. Il prossimo appuntamento, tra due settimane, in Alabama, per il Children’s of Alabama Indy Grand Prix.
La classifica ufficiale del Gran Premio di Long Beach 2023
Di seguito, la classifica ufficiale del Gran Premio di Long Beach, terza gara del campionato IndyCar 2023.
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