A Long Beach Josef Newgarden ha cercato di replicare la vittoria della scorsa stagione, ma il due volte campione IndyCar è stato rallentato dalla necessità di salvaguardare carburante
Per Josef Newgarden il Gran Premio di Long Beach, terza tappa della IndyCar 2023, non è stato certo indimenticabile, nonostante una prima porzione di gara incoraggiante.
Il vincitore dell’ultima PPG 375 – ottavo al via – è stato autore di una buona partenza, risalendo la china. Approfittando della girandola delle soste e della ‘confusione’ successiva alla seconda Safety Car, Newgarden ha conquistato addirittura la testa della gara. Una gara che il portacolori della Penske ha guidato per un totale di 27 tornate.
Il classe 1990 ha però pagato dazio, dopo aver anticipato la seconda sosta rispetto ai più diretti concorrenti. Non fosse stato abbastanza, la necessità di preservare carburante nelle tornate finali, ha costretto Newgarden a rallentare ulteriormente. Il nativo di Nashville è scivolato in classifica, fino a giungere nono sotto la bandiera a scacchi. Decimo, alle sue spalle, il compagno Scott McLaughlin.

Se Andretti ha sbancato la California con una doppietta e Ganassi ha limitato i danni, la squadra con base a Mooresville (Carolina del Nord) non ha visto nessuna delle sue vetture nemmeno in Top 5.
Alla fine, in Penske, la domenica più soddisfacente è stata quella di Will Power. L’australiano, tredicesimo in qualifica, è infatti risalito fino alla sesta piazza.
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Tutta la delusione di Newgarden
Nel 2022, la Penske aveva archiviato le prime tre gare (anche in quel caso, Saint Petersburg, Fort Worth e Long Beach) con il successo di McLaughlin in Florida e quelli di Newgarden in Texas e California.
Quest’anno, in California, Power, Newgarden e McLaughlin si sono dovuti accontentare dei piazzamenti. Soprattutto per Newgarden, però, non è mancato qualche rimpianto, anche alla luce degli episodi e delle scelte tattiche.
Al termine della gara, comunque, il due volte campione IndyCar non ha esitato a rivolgere il proprio pensiero alla squadra, dicendosi “dispiaciuto” per come fosse terminata la domenica. “Sinceramente, sono triste per la mia squadra – ha dichiarato Newgarden al portale Paddock Eye – perchè siamo cresciuti tantissimo durante il fine settimana e avevamo un buon potenziale“.
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“In gara la vettura è stata davvero performante – ha continuato nella sua analisi il pilota Penske – se non che, la bandiera gialla all’inizio ha danneggiato la nostra tattica di gara. Tuttavia, siamo lo stesso rientrati in gioco, ma purtroppo alla fine ho dovuto rallentare, per evitare guai peggiori. Gli ultimi giri sono stati terribili”.
Ricaricate le batterie, per la Penske il prossimo impegno è programmato per il 20 e il 21 di aprile. In quelle date ci sarà infatti la due giorni di prove dell’Indianapolis Motor Speedway, in vista della prossima Indianapolis 500 che si disputerà domenica 28 maggio 2023.
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