Long Beach non ha sorriso ad Arrow McLaren Indycar e a far discutere è stato soprattutto il contatto tra O’Ward e Dixon, un episodio che ha estromesso il neozelandese dalla gara
Quello di Long Beach, terzo appuntamento della IndyCar 2023, non è stato certamente un evento esaltante per la Arrow Mclaren, in particolare per Pato O’Ward e per Alexander Rossi. Tra gli incidenti, le rotture e le controversie, l’unico che ha salvato la giornata è stato alla fine Felix Rosenqvist, settimo sotto la bandiera a scacchi.
L’azzardo di O’Ward non ha pagato
Dopo due secondi posti – a Saint Petersburg e nella PPG 375 – O’Ward in California ha ottenuto solamente un diciassettesimo posto, ad un giro di distanza dal vincitore Kirkwood. Chiaramente, non sono mancate le polemiche.
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La domenica del messicano è stata infatti piuttosto movimentata. Qualificatosi sesto, il classe 1997 si è giocato il primo jolly al giro 20. Il tentativo di sorpasso su Dixon – all’interno della curva 8 – che si è però concluso con il contatto tra le due vetture.
"I'm not gonna apologize for that." 👀🍿 pic.twitter.com/hmQrjd3MNx
— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) April 16, 2023
Sulla vicenda, O’Ward non ha certo adottato un atteggiamento displomatico. “Non ho intenzione di scusarmi per quello che è successo“, ha dichiarato laconicamente l’alfiere Arrow McLaren al portale Paddock Eye.
L’errore più grave, però, O’Ward lo ha commesso al giro 26, il primo in regime di bandiera verde dopo la seconda neutralizzazione di giornata. Il messicano, forte del sorpasso appena finalizzato su Grosjean per la quinta posizione (in curva 6), ha poi provato – in un colpo solo – a scartare sia Ericsson, che Kirkwood.
Una manovra azzardata, che si è conclusa con un testacoda. O’Ward ha colpito le fatidiche barriere in curva 8 con il posteriore e pur potendo proseguire, la sua domenica è materialmente terminata in quell’esatto frangente.
Le impressioni di O’Ward
“È semplicemente stato uno di quei fine settimana in cui tutto è andato male. La gara era iniziata discretamente, ma alla fine non abbiamo portato a casa nulla. Sono dispiaciuto per la squadra, in quanto la vettura era veloce“, ha ribadito il messicano nelle dichiarazioni post gara.
Nel concludere, O’Ward ha spiegato come l’evento californiano, ormai compromesso, non avesse più nulla da offrire. “Nella seconda metà della competizione, abbiamo anche dovuto risparmiare carburante, per cui non c’era più nessun obiettivo da raggiungere. Dobbiamo metterci subito alle spalle questa gara e focalizzarci sulla prossima, quella di Birmingham, una delle mie preferite“.
Arrow McLaren tornerà subito in pista, il 20 e il 21 aprile, nella due giorni di prove di Indianapolis, in vista della prossima 500 Miglia. Nell’occasione, esordiranno anche le nuove livree celebrative, già presentate, con cui O’Ward, Rossi e Rosenqvist correranno il 28 maggio.
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