Settembre 15, 2024
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IndyCar | Grand Prix of Portland – Altra perla di Alex Palou: “È stato un anno fantastico”

Vincendo a Portland, Alex Palou ha ottenuto il secondo titolo IndyCar della sua carriera, con una gara d’anticipo, al termine di una stagione straordinaria, durante la quale il Chip Ganassi Racing è sempre stato protagonista

Grazie al successo nel Gran Premio di Portland, Alex Palou ha scritto la parola ‘fine’ sul titolo IndyCar 2023. L’alfiere del Chip Ganassi Racing – al secondo campionato IndyCar vinto in carriera, dopo quello del 2021 – ha suggellato una stagione straordinaria, vincendo in Oregon la quinta gara dell’annata. Fondamentali, ancora una volta, sono state le strategie.

A Portland, Ganassi ha portato al traguardo tre vetture in Top 10. Oltre a Palou, infatti, Scott Dixon è arrivato terzo. Marcus Ericsson è invece arrivato settimo. La storica compagine statunitense avrebbe potuto addirittura completare una doppietta. Sennonché la caution del giro 85 – la seconda e ultima di giornata – ha sfavorito il neozelandese, aiutando Felix Rosenqvist. Lo svedese, in effetti, doveva ancora compiere l’ultima sosta, effettuata poi durante la neutralizzazione. Ripresa la gara, poi, Dixon non è più stato in grado d’impensierire l’alfiere dell’Arrow McLaren e si è dovuto accontentare del terzo posto.


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La vittoria del compagno Palou, per altro, ha tagliato fuori dai giochi lo stesso veterano. L’unico – dopo Gateway – che avrebbe matematicamente potuto insidiare il classe 1997. “Penso che avessimo una buona macchina, da secondo posto e forse il ritmo di Palou“, ha dichiarato Dixon a Paddock Eye. “Comunque, complimenti a lui e al suo gruppo di lavoro“.

L’importanza delle strategie

Anche nell’evento del Portland International Raceway, l’unione Dallara/Honda/Ganassi ha dato il meglio nel giorno della gara. Quinto nelle qualifiche, al via Palou è stato autore di una partenza molto aggressiva. Alla prima staccata – e nel successivo allungo tra la curva 1 e la curva 2 – l’iberico ha scavalcato Dixon e Colton Herta, assestandosi in terza posizione.

IndyCar Portland Palou
Alex Palou, impegnato nella gara di Portland, poi vinta dall’iberico – James Black/NTT IndyCar Series Credits

A quel punto – con il poleman Graham Rahal in testa e Scott McLaughlin alle sue spalle – l’iberico non ha tentato la scalata al vertice diretta. Scelte le gomme primary usate per lo stint iniziale, Palou è riuscito ad allungare la prima sezione di gara, fino al termine del giro 31. Ancora meglio ha fatto Dixon (su prime nuove), fermandosi alla fine della tornata 32.

Rahal e McLaughlin (entrambi al via con le alternative nuove), si erano invece fermati – rispettivamente – a conclusione del passaggio numero 22 e del 21. L’overcut del duo Ganassi è perfettamente riuscito, dando a Palou e Dixon la possibilità di involarsi in testa alla gara. Al loro insegumento, Pato O’Ward e soprattutto Felix Rosenqvist.

Per contro, Rahal e l’alfiere del Team Penske si sono ritrovati ‘imbottigliati’ a centro gruppo. Alla fine, il pilota del Rahal Letterman Lanigan Racing si è classificato dodicesimo. McLaughlin, invece, nono.

Palou e Dixon

La gara di Portland ha così dato nuova linfa al confronto tra Palou e Dixon. Per il secondo stint, l’europeo ha scelto gomme morbide mai rodate, montando poi due treni di primary già rodate. Il neozelandese – nuovamente su dure nuove – è andato più lungo nella seconda sezione di gara. Al secondo pit stop, Dixon è passato alla morbida nuova. In secondo luogo, ha scelto – nella fermata conclusiva – la dura usata per l’ultima porzione di evento.

In realtà, con Palou in prima posizione – preoccupato più che altro di gestire il mezzo – l’unico sussulto è arrivato in seguito all’errore di Agustin Canapino, al giro 85. Sia Palou (fine giro 79) che Dixon (fine tornata 81) avevano effettuato le loro soste. Non così Rosenqvist – particolarmente efficace nel corso dell’intera domenica dell’Oregon – che ha sfruttato la caution per effettuare il terzo pit stop. Dunque, alla ripartenza, tra i primi Rosenqvist era l’unico con gomme morbide e nuove.

IndyCar Portland Alex Palou
A Portland, Palou ha beneficiato delle ottime scelte strategiche, che gli hanno permesso di prendere la testa della gara – Karl Zemlin/NTT IndyCar Series Credits

Il finale

Nonostante una situazione particolarmente delicata, il numero 10 ha gestito il finale perfettamente. Sebbene Palou disponesse di pneumatici duri e consumati – a fronte di quelli alternative e nuovi di Rosenqvist – la vittoria finale non è mai stata davvero messa in discussione.

Al termine dei 110 giri in programma – di cui 69 trascorsi in testa – Alex Palou ha vinto il Gran Premio di Portland, aggiudicandosi anche la classifica generale dell’IndyCar 2023.

La grande soddisfazione di Alex Palou

Chiaramente, raggiunto l’obiettivo, la gioia irrefrenabile del vincitore è emersa in tutta la sua grandezza. Una volta parcheggiata la Dallara-Honda numero 10 di fronte al podio, Palou si è lasciato andare a notevoli festeggiamenti e ha coinvolto nell’esultanza tutti i meccanici.

Poi, di fronte ai microfoni, lo spagnolo ha rivolto un pensiero a Barry Wanser, stratega personale. Wanser, infatti, a Portland era assente per motivi di salute, gli stessi che lo costringeranno a saltare anche la prossima tappa di Laguna Seca. Il suo posto, ‘a fianco di Palou’, è stato comunque perfettamente assunto da Mike O’Gara (che fino allo scorso appuntamento, quello di Gateway, aveva seguito Marcus Ericsson).

Così, Palou ha voluto rimarcare quest’ultimo aspetto. “Abbiamo raggiunto la victory lane a Portland e non potrei essere più felice di questo momento perché abbiamo conquistato il campionato“, ha dichiarato lo spagnolo a Paddock Eye.

L’alfiere Ganassi ha aggiunto, rimarcandolo: “Ci manca Barry Wanser, ma non vediamo l’ora di rivederlo presto. Un ringraziamento all’American Legion e a Parkland per tutto il sostegno di quest’anno. È stato un anno fantastico“.


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Copertina: Official Paddock Eye Website Credits

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