Settembre 19, 2024
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IndyCar | Grand Prix of Portland – Solido secondo posto per Felix Rosenqvist: “Mi sono davvero divertito”

A Portland, Felix Rosenqvist ha completato un’ottima rimonta, dall’undicesima posizione di partenza, conquistando il secondo podio della sua stagione IndyCar 2023

Tra i grandi protagonisti del Gran Premio di Portland, Felix Rosenqvist ha completato una bella rimonta, conquistando un piazzamento di prestigio – alle spalle di Alex Palou – al secondo podio in IndyCar nel 2023. Undicesimo in qualifica, lo svedese ha sfruttato al meglio le cautions e i pit stop per tornare in Top 3, come non gli succedeva da Detroit.

Dietro l’imprendibile Palou – aiutato ancora una volta dalla strategia – l’alfiere Arrow McLaren si è tolto la doppia soddisfazione di arrivare davanti a Scott Dixon e di essere il migliore tra i piloti della scuderia diretta da Gavin Ward.

In attesa che si definisca il suo futuro – sono sempre più insistenti le voci che lo vedrebbero in Meyer Shank Racing per il 2024 – il nativo di Värnamo ha impreziosito una stagione dai connotati fin troppo altalenanti.

Rosenqvist, il migliore in casa Arrow McLaren

La compagine di Zak Brown, in Oregon, è stata nel complesso la seconda forza in campo, dietro al solo Chip Ganassi Racing. Detto di Rosenqvist, Pato O’Ward ha concluso la gara in quarta posizione. Il messicano si presenterà a Laguna Seca, nell’ultimo appuntamento stagionale, distanziato di soli nove punti da Josef Newgarden (quinto a Portland). In California, dunque, il messicano e l’alfiere del Team Penske si giocheranno un piazzamento comunque di prestigio.


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Al contrario, molto meno positiva è stata la prova di Alexander Rossi. In lizza per una posizione tra le prime dieci, Rossi ha commesso un errore nel corso del novantesimo giro. Una sbavatura, di fatto, che lo ha estromesso dalla competizione. Nel tentativo di contendere a Marcus Ericsson la settima posizione, sfruttandone la scia nell’allungo verso la curva 10, Rossi lo ha tamponato, divellendo l’ala anteriore. Costretto ad una sosta supplementare – al termine di quella stessa tornata – il numero 7 è alla fine arrivato ventesimo, doppiato di un giro.

Solidità ed efficacia al serivizo della tattica di gara

Rosenqvist, dal canto suo, di errori non ne ha commessi. Scattato undicesimo con pneumatici primary nuovi, il numero 6 al terzo giro era già ottavo. L’alfiere Arrow McLaren ha sfruttato la mescola dura per allungare lo stint, effettuando il primo pit stop al termine della tornata 29. Montato un altro treno nuovo di gomme dure, Rosenqvist si è assestato alle spalle di Dixon, rifermandosi al termine del giro 58 (per le dure già rodate).

La regolarità dell’ex pilota di Formula E ha tratto dalla seconda caution di giornata il massimo vantaggio. Il portacolori dell’Arrow McLaren si è infatti fermato per l’ultima sosta – passando alle alternative nuove – alla fine del giro 84, tre dopo Dixon. In testa dalla tornata 81 alla numero 84, quella neutralizzazione – causata involontariamente da Agustin Canapino – ha permesso a Rosenqvist di completare l’overcut sul neozelandese.

IndyCar Portland Rosenqvist
Felix Rosenqvist ha conquistato un ottimo podio a Portland, arrivando secondo – Joe Skibinski/Official NTT IndyCar Series Credits

Secondo alla ripartenza – con la mescola morbida e fresca – Rosenqvist non ha mai attaccato il capofila Palou. Piuttosto, si è limitato a controllare Dixon, regolato senza troppi problemi. La bandiera a scacchi, dunque, ha certificato il miglior risultato dello scandinavo nel 2023.

Per Rosenqvist, un podio che fa morale e classifica

Ultimati i 110 giri dell’evento dell’Oregon, Rosenqvist ha espresso tutta la propria soddisfazione nelle interviste del dopo gara. “Non abbiamo ottenuto la vittoria, ma per me è stata una sorta di ritorno“, ha dichiarato lo svedese, secondo quanto riportato da Paddock Eye.

Il portacolori Arrow McLaren, poi, ha spiegato, felice: “Abbiamo avuto un’ottima strategia. Il motorista Chevrolet ci ha fornito un motore dotato di un’ottima potenza e tutto è andato per il verso giusto, come non accadeva da tempo. Lo sviluppo delle fasi di gara non ha subito scossoni. È stato divertente. Io stesso, mi sono davvero divertito“.


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Copertina: Joe Skibinski/Official NTT IndyCar Series Credits

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