Febbraio 16, 2025
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IndyCar | Homestead-Miami Test 2: un altro successo nello sviluppo dell’ibrido

La scorsa settimana, dodici piloti, appartenenti a quattro diverse squadre dell’IndyCar, hanno girato sul circuito interno dell’Homestead-Miami Speedway, inserendo un altro tassello nel lungo sviluppo dell’ibrido

Dodici piloti – di quattro differenti compagini – hanno concluso con successo le prove collettive organizzate dall’IndyCar, all’Homestead-Miami Speedway, per continuare lo sviluppo dell’ibrido.

In pista, nel corso della tre giorni di test della scorsa settimana, i portacolori di Arrow McLaren e Team Penske (entrambe motorizzate Ilmor-Chevrolet). Con loro, quelli di Andretti Global e Chip Ganassi Racing (Honda). In ogni giornata ha guidato un pilota diverso. Alla fine, il più attivo è stato Will Power, autore di 150 passaggi.

Hanno girato anche Marcus Ericsson, Pato O’Ward, Callum Ilott (al posto dell’infortunato David Malukas), Marcus Armstrong, Scott McLaughlin, Alex Palou, Josef Newgarden, Kyle Kirkwood, Alexander Rossi e Scott Dixon. In totale, 1.202 i giri effettuati, per complessivi 4.184 chilometri senza problemi tecnici. Se sommati alle 1.446 tornate delle prime prove dell’Homestead-Miami, nelle ultime settimane gli ibridi hanno immagazzinato ben 5.852 miglia.

Numeri e sensazioni incoraggianti

La soddisfazione di fronte a questi progressi è stata evidente.

In particolare, intervistato da RACER, Kyle Kirkwood ha fornito alcune sue impressioni piuttosto indicative della situazione. “Non abbiamo avuto grossi problemi, completando linearmente le due prove di fila“, ha sottolineato il pilota di Jupiter. “Ci sono stati soltanto un paio di piccoli problemi col software, dovuti alle ultime novità, ma è normale. Ogni volta che si prova qualcosa di nuovo, non funzionerà mai in modo identico a quello che ci si aspetta. Il tutto è comunque stato gestito abbastanza rapidamente e tutti hanno continuato a lavorare“.


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In secondo luogo, l’alfiere dell’Andretti Global ha dichiarato: “La sensazione è che si tratti di un prodotto sicuro e valido, da portare in pista fin da subito. Credo sia questo il motivo per cui i costruttori stanno iniziando ad assumere molti nuovi ingegneri per aggiornarli sulla tecnologia ibrida e su come gestirla mentre noi corriamo“. Poi, ha aggiunto: “E’ stata solo questa la vera differenza rispetto ai test precedenti. Vero, il nuovo software. Certo quel paio di piccoli problemi all’inizio. Una volta superati, però, tutto è filato liscio come l’olio, proprio come nelle prove precedenti. Ora stiamo soltanto girando. Credo che questo sia molto incoraggiante per tutti“.

IndyCar Homestead
E’ un Kyle Kirkwood soddisfatto, quello che ha rimarcato gli importanti passi in avanti che la IndyCar ha ottenuto dopo i test dell’Homestead-Miami – RACER/Michael Levitt/Motorsport Images

Le prossime prove collettive si terranno sul tracciato permanente di Indianapolis. Il 28 e 29 Marzo venturi – subito dopo l’evento ‘spettacolo’ del Thermal Clubgli ibridi saranno insomma nuovamente messi alla prova.


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Copertina: RACER/Joe Skibinski/Motorsport Images Credits

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