La vittoria di Pato O’Ward a Mid-Ohio ha rilanciato il messicano in IndyCar, visto che è arrivata al termine di una gara molto tirata, gestita sapientemente in ogni sua fase
Il successo di Pato O’Ward a Mid-Ohio è stato il secondo stagionale in IndyCar per il messicano. Considerando però che quello di Saint Petersburg è arrivato dopo la squalifica di Josef Newgarden, era da due anni che il classe 1999 non transitava per primo sotto la bandiera a scacchi. Nessuna differenza per le statistiche, certo, ma una immensa, dal punto di vista sportivo e della soddisfazione personale.
A maggior ragione, per come è stata costruita. Secondo al via – sulle primary nuove – nel primo stint, il numero 5 è apparso meno veloce di Alex Palou, rispetto al quale ha anticipato di un giro la prima sosta, alla fine del passaggio 27, per le alt nuove. Sulle morbide, il messicano si è riavvicinato, controllando fino alla seconda sosta, a fine giro 54, per le dure (nuove). Palou è rimasto fuori una tornata in più.
Complice anche il traffico, l’undercut è riuscito perfettamente. Presa la testa (mantenuta per 24 giri sugli 80 in programma) e nonostante l’iberico negli scarichi, il nativo di Monterrey non si è scomposto, abile soprattutto a gestire le Esses, dove Palou gli si rifaceva maggiormente sotto. Lexington, inoltre, ha dato alla Chevrolet la prima vittoria in assoluto dell’era ibrida, valorizzando ancora di più l’evento.
L’analisi del vincitore
Terminata la gara, Pato O’Ward ha analizzato i passaggi nevralgici della ‘sua’ Honda Indy 200 at Mid-Ohio, parlando direttamente al portale ufficiale dell’Arrow McLaren.
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“È stata una gara molto combattuta“, ha rimarcato il centramericano. “Eravamo davvero molto forti con le morbide. Palou era veloce con le dure. Tutto quello che dovevo fare era tenerlo a bada nel primo stint, poi mettere le rosse per cercare di colmare il divario e quindi raggiungerlo in pista“.
![IndyCar Mid Ohio O'Ward](https://paddocknews24.com/wp-content/uploads/2024/07/16C-OWENS-MID-OHIO-24-6772-1024x682.webp)
Poi, ha aggiunto: “Il team Arrow McLaren e la Chevrolet hanno svolto un ottimo lavoro per tutto il fine settimana. È passato un po’ di tempo dall’ultima volta. Certo, so che abbiamo vinto a Saint Petersburg, ma questa è una vittoria vera e propria. Ce la siamo guadagnata lungo l’intera tre giorni. Tanto di cappello all’Arrow McLaren. Mi hanno dato un razzo“.
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