Colton Herta ha raggiunto la pole position nelle qualifiche della Honda 200 di Mid-Ohio, ottenendo il californiano la seconda partenza al palo consecutiva nella stagione IndyCar 2023
Colton Herta ha conquistato la pole position della Honda Indy 200 di Mid-Ohio, nono appuntamento stagionale della IndyCar. L’alfiere Andretti ha preceduto, al termine di un turno davvero combattutto, Graham Rahal e Kyle Kirkwood. Quarto si è qualificato Alex Palou.
Le prove libere
La tre giorni in Ohio comincia con il primato di Pato O’Ward nelle libere del venerdì. Il messicano scende ben oltre sotto l’1’07”, fermando il cronometro sull’1’06″4935. In classifica, il messicano ha preceduto Palou, Ericsson e Lundgaard.
Nella sessione di libere del sabato, invece, in prima posizione si issa Will Power. L’alfiere Penske ritocca il primato di O’Ward, portandolo ad 1’06″4905. Più che il cronometro, però, a destare interesse o meglio, grande preoccupazione, è stato l’incidente occorso a Simon Pagenaud, volato fuori in curva 4.
Scary incident in practice 2 for @simonpagenaud.
Pagenaud has been seen and released. #INDYCAR // #Honda200 pic.twitter.com/0tmi9IOgGs
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Il francese, portacolori del Meyer Shank Racing, non subisce conseguenze, come si è evinto dagli esami ospedalieri. Tuttavia, sulla base del protocollo IndyCar, Pagenaud è costretto a saltare le qualifiche.
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Il Gruppo 1
Del Gruppo 1, Pedersen e Castroneves cominciano sulle alternative nuove. Gli altri sono sulle prime. Nello specifico, prime usate per Newgarden, Rosenqvist e McLaughlin. Il primo giro cronometrato è quello di Josef Newgarden, in 1’11″3355, subito migliorato da O’Ward, da Palou e poi ancora dal messicano (1’06″9058).
Proprio O’Ward, in uscita dalla curva Keyhole, non controlla un sovrasterzo, perde il posteriore e finisce in testacoda, spegnendo la vettura. Con 5’48” rimasti, c’è la bandiera rossa. Come da regolamento, l’aver causato – anche se involontariamente – la sospensione, costa al classe 1999 la cancellazione dei due migliori tempi siglati.
Heartbreak for @PatricioOWard 💔
O'Ward brings out the red flag in qualifying.
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Sulla griglia della gara, l’alfiere Arrow McLaren dovrà dunque schierarsi in venticinquesima posizione.
Si ricomincia e tutti scendono in pista con gli pneumatici più morbidi e nuovi. Ericsson abbassa ancora il primato – 1’07″0916 – raggiunto da Rossi, poi da Palou. Con meno di un minuto, ancora lo svedese del Chip Ganassi Racing sigla l’1’05″9252 che gli conferisce la testa del gruppo.
Alle sue spalle, il compagno Palou, Rosenqvist, McLaughlin, Harvey e Malukas. Eliminati – rispettivamente settimo e ottavo – Rossi e Josef Newgarden. Per la gara, i due scatteranno dalla tredicesima e quindicesima posizione.
Il Gruppo 2
Il run iniziale del secondo gruppo vede tutti sulle prime nuove. Herta è il primo capofila della sessione, in 1’09″2826, poi scende in 1’06″8866 e ancora in 1’06″2999. Dietro al numero 26, si issano – con cinque minuti alla fine – Dixon e Kirkwood. Power passa terzo con poco più di 4’30” sul cronometro. Il tentativo dell’australiano precede le soste ai box per cambiare gli pneumatici.
Il secondo run assiste subito alla zampata di Lundgaard. Il danese, sulle alt nuove, scende sotto l’1’06” e segna un riferimento di 1’05″8933. I distacchi sono minimi. Kirkwood (sulle alternative nuove) prende la testa nel finale – 1’05″7240 – confermandosi davanti a tutti.
Dixon, Herta, Lundgaard, Power e Rahal gli fanno compagnia nella fase successiva delle qualifiche. Settimo e ottavo (ossia quattordicesimo e sedicesimo alla domenica), si sono classificati Romain Grosjean e Rinus VeeKay.
Il secondo round
I dodici più veloci a giocarsi le posizioni di vertice, nella seconda parte delle qualifiche, cominciano tutti quanti con pneumatici primary già rodati.
Di Colton Herta il primo giro rapido, in 1’09″1071, ma i tempi sono destinati a scendere velocemente. Il californiano, con 1’07″3405, si migliora, poi tocca a Lundgaard (1’07″2496) issarsi al vertice. Vertice che di nuovo l’alfiere Andretti si riconquista, col tempo di 1’06″8404.
Il guizzo del classe 2000 è il prologo dei pit stop, in proiezione degli ultimi quattro minuti. La mescola più morbida e nuova è la scelta condivisa.
Al vertice si susseguono Rahal, Lundgaard, Herta. Proprio Herta alla fine mette tutti d’accordo e col riferimento di 1’05″8576 proietta la sua Dallara numero 26 nel round conclusivo di giornata. Insieme ad Herta, concorrono Lundgaard, Rahal – ottima la prestazione del Rahal Letterman Lanigag Racing – Kirkwood, Dixon e Paloud.
Dalla settima alla dodicesima piazza, si sono classificati – nell’ordine – Will Power, Scott McLaughlin, Ericsson, Rosenqvist, Harvey e Malukas.
La sfida per la pole position di Mid-Ohio
La prima notizia, da Lexington, è la mancanza di un qualsivoglia alfiere Penske a giocarsi le proprie carte in Fast 6.
In pista, Palou e Herta compiono un giro solo, nemmeno ultimato, poi cambiano subito gomme. Palou per le dure nuove (dalle alt usate). Anche Herta per un treno di prime nuove (al posto di uno di prime usate).
Il confronto finale è aperto da Christian Lundgaard, col tempo di 1’07″1854. Rahal, lo ritocca, in 1’06″9663 e poi si ferma ai box, ribadendo la scelta della morbida già rodata. Il danese si prende nuovamente la testa, in 1’06″7805 e poi si ferma (sempre per delle alt usate), con 3’30” rimasti.
I novanta secondi finali sono tiratissimi. Su alternative usate Rahal s’inventa un 1’06″3528 che sembrerebbe assicurargli la partenza al palo. I concorrenti si avvicinano al numero 15, ma mai abbastanza. All’ultimo respiro però, quando ormai sventolava la bandiera a scacchi, è Colton Herta a trovare il guizzo finale.
Il californiano – premiato dalla scelta degli pneumatici – ferma il cronometro sul riferimento di 1’06″3096, battendo Graham Rahal ‘sulle strade di casa’. La seconda pole position consecutiva di Colton Herta dona lustro al sabato dell’Andretti. Terzo è infatti Kyle Kirkwood.
POLETON HERTA BACK-TO-BACK!
Take a ride around @Mid_Ohio with @ColtonHerta. #INDYCAR // #Honda200 pic.twitter.com/EZUYXQkA8g
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Tutta la contentezza di Herta
Herta, alla pole position numero undici della carriera, ha avuto modo di esprimere tutta la propria soddisfazione a qualifiche appena ultimate.
Raggiunto dai microfoni della NBC Sports, il nativo di Santa Clarita ha dichiarato: “Eravamo tutti vicini nel secondo run e la differenza tra le due tipologie di pneumatici non era enorme. La scelta di montare un treno di prime nuove è stata decisiva. Un ringraziamento alla squadra, anche perchè la macchina volava. Adesso la testa è proiettata alla gara di domani”.
La graduatoria ufficiale delle qualifiche
Di seguito – con Colton Herta in qualità di poleman – la classifica finale delle qualifiche della Honda Indy 200, nono appuntamento del campionato IndyCar 2023. La classifica è stata scaricata direttamente dal sito ufficiale della IndyCar.
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