Al Milwaukee Mile, il Chip Ganassi Racing non ha brillato particolarmente, raccogliendo soltanto un podio con Scott Dixon, utile per aggiornare le statistiche dell’IndyCar
Al Milwaukee Mile di West Allis, il Chip Ganassi Racing ha attraversato un fine settimana altalenante, ottenendo con Scott Dixon un podio in Gara 2, utile ai soli fini statistici dell’IndyCar. Il secondo posto del neozelandese – alle spalle di Scott McLaughlin – è stato infatti il suo 142° podio personale. Più sorridente Linus Lundqvist (sesto e ritirato) che si è aggiudicato la graduatoria di “Miglior Esordiente dell’Anno“.
A destare preoccupazione, però, è stato l’ennesimo guasto tecnico, sull’auto di Alex Palou. Lo spagnolo era arrivato quinto in Gara 1 – con Lundqvist sesto e Dixon decimo – pur non mostrando una grande velocità. In Gara 2, è stato di fatto estromesso prima di partire. Non certo un segnale positivo. Alla fine, lo spagnolo ha pouto comunque ravviarsi ed è stato classificato diciannovesimo (a ventinove giri dal vincitore).
Fatto salvo il podio di Dixon – al termine di una gara invero caotica – e la soddisfazione personale dello svedese, nel complesso il rendimento è stato dunque insufficiente. Tranne diciannove passaggi condotti in testa da Lundqvist in Gara 1 (neanche troppo soddisfatto del sesto posto), nessuna vettura del Chip Ganassi Racing ha più preso il comando. Un dato importante, considerando i 500 giri complessivi nelle due corse.
I commenti dei protagonisti
Al cospetto di tali interrogativi di non irrilevante portata, i protagonisti dell’evento del Wisconsin hanno offerto le loro impressioni.
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Notevole anche il fatto che Dixon abbia dovuto rimontare in entrambi i casi dalla diciassettesima posizione di partenza. Così il classe 1980 al termine di Gara 2, secondo quanto riportato da Paddock Eye: “Siamo partiti abbastanza male, ma essere arrivati secondi è stato bello. La macchina si è dimostrata decisamente buona nei long run, veloce. Un enorme ringraziamento a tutta la squadra“.
E sul confronto con il connazionale McLaughlin per il successo, ha aggiunto: “Se ci fossero state più tornate, sarebbe stato meglio. Sembrava che le sue gomme stessero cominciando a degradarsi. Comunque, complimenti a lui per il primo posto“.
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Di ben altra caratura è stata la lettura di un deluso Alex Palou. Il classe 1997, sempre secondo Paddock Eye, ha in effetti dichiarato: “Siamo rimasti tristi e delusi. Non avevamo potenza. Abbiamo anche pensato di aver risolto il problema, ma il motore si è rifermato. Il problema non è dipeso da nessuno. Così è lo sport“.

Successivamente, l’iberico ha spiegato: “Si è allora di cambiare la batteria e siamo riusciti a ripartire. Una volta partiti, eravamo più contenti. Abbiamo guadagnato qualche punto. Certo, non è stata una grande giornata, ma poteva andare molto peggio”.
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Copertina: James Black/Official NTT IndyCar Series Website Credits